R: [Forumgenzano] Ricevo dal Brescia Social Forum

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Szerző: Emiliano
Dátum:  
Tárgy: R: [Forumgenzano] Ricevo dal Brescia Social Forum
Provo a dare una versione del questionario da reinviare al Brescia social
forum. Ovviamente la mia proposta vuole stimolare altri contributi.
HASTA SIEMPRE

P.S. IN MERITO AL MESSAGGIO DI ATTILIO NON MI SENTO DI INTERVENIRE SE NON
AUSPICANDO UN CHIARIMENTO CHE A QUESTO PUNTO CREDO SIA OPPORTUNO E
NECESSARIO PER CONTINUARE NEL NOSTRO PERCORSO POLITICO TUTTI INSIEME.
HASTA SIEMPRE

-----Messaggio originale-----
Da: forumgenzano-admin@???
[mailto:forumgenzano-admin@inventati.org]Per conto di
bignoose@???
Inviato: lunedì 28 ottobre 2002 12.35
A: Gruppo Forum
Oggetto: [Forumgenzano] Ricevo dal Brescia Social Forum


Come gestore della lista ad interim vi invio questo messaggio del Brescia
Social Forum

Max

Carissime/i,

i Social Forum che hanno promosso il
seminario "Movimenti,democrazia ,autorganizzazione e territorio" che
si terrà VENERDI 8 NOVEMBRE alle ore 14.30 nell'ambito del Forum
Sociale Europeo a Firenze invitano tutti i Social Forum ad aderirvi e
partecipare. E' stato formulato un questionario, che trovate sotto
insieme alla presentazione del Seminario,
con lo scopo di costruire la mappatura dei social forum, delle loro
attività e iniziative.
Le adesioni al seminario e le risposte al
questionario vanno inviate a bs.socialforum.org
Il questionario è stato inviato a 140 Social Forum, tutti quelli
di cui conosciamo l'esistenza.

                 Saluti a tutti/e


Abruzzo Social Forum,Baggio Social Forum,Brescia Social Forum,Firenze
Social Forum,Roma Social Forum,Verona Social Forum,Genzano Social
Forum,Cinisello Social Forum,Verona Social Forum,Basilicata Social
Forum

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QUESTIONARIO

Forum Sociale Europeo
Firenze 6-10 novembre


La nascita e lo sviluppo del movimento dei movimenti si è avuta, oltre
che
per le oggettive condizioni sociali, politiche e culturali anche per la
capacità di utilizzare gli strumenti che permettono una migliore e/o
diffusa circolazione della conoscenza.

Per questo, come organizzatori del seminario "Movimenti, democrazia,
autorganizzazione e territorio" riteniamo utile proporre il seguente
questionario al fine di costruire una mappa, la più esaustiva
possibile, dei forum sociali attivi.

I dati elaborati serviranno anche per confrontare ,oltre all'aspetto
quantitativo e alla distribuzione geografica dei Forum, anche i metodi
di confronto e di lavoro utilizzati.

Denominazione Forum....GENZANO SOCIAL
FORUM....................................

Riferimenti (indirizzo/telefoni/mail altro).....Via Tevere, 10 00045 Genzano
di Roma (non ricordo il numero di tel.).......................

Data/periodo di nascita del Forum.......Agosto
2001..........................

Soggetti che compongono il Forum (partiti, associazioni, ecc.)
.....PRC, LEGAMBIENTE, MIR, GENZANO DOMANI, CICAR, ALTRI NON ME NE VENGONO
IN MENTE NON ME NE VOGLIATE A
MALE..................................................................
.....
.......................................................................
.....
.......

Adesione di soggetti singoli (si o no) ........SI......................

Tematiche di interesse globale o nazionale affrontate negli ultimi mesi
.NO ALLA GUERRA CON PERCORSI DI
CONTRO-INFO....................................................
.ACQUA COME BENE PRIMARIO E NON COME MERCE DI
MERCATO....................................................
.FORUM SOCIALE EUROPEO...................................................
Iniziative assunte in merito
..PRESIDIO DURANTE LA CASA ECOLOGICA ITINERANTE IL 6
OTTOBRE.................................................
.....................................................
....PERCORSO PER ARRIVARE AD UN LABORATORIO CONTRO LA GUERRA INSIEME ALLE
ALTRE REALTA' DI MOVIMENTO PRESENTI NEI CASTELLI
ROMANI.................................................

Tematiche locali affrontate
...DISOBBEDIENZA ALLA
BOSSI-FINI..................................................
...EMERGENZA ACQUA..................................................
.....................................................
Iniziative assunte in merito
....APERTURA DI UN PUNTO DI PRIMO SOCCORSO PER
IMMIGRATI.................................................
.....................................................
...CAMPAGNA MIDA ALL'INTERNO DEGLI ISTITUTI
SCOLASTICI..................................................

Metodo di lavoro (commissioni, gruppi di lavoro ecc.)
.......COLLETTIVI TEMATICI (BAH NON MI VIENE IN MENTE
ALTRO)..............................................
.....................................................

Quale metodo decisionale viene usato
......FINORA NON SE NE E' SENTITA L'ESIGENZA DI ADOTTARNE UNO
SPECIFICAMENTE...............................................
.....................................................

Rapporto con le istituzioni locali
...A QUESTA PREFERISCO CHE RISPONDIATE
VOI!!!!..................................................
.....................................................
.....................................................

Rapporti con reti/organizzazioni sul territorio
.....GROTTAFERRATA SOCIAL FORUM
COMPAGNI DI ARICCIA
APRILE ................................................
.....................................................
.....................................................

Partecipazione ai momenti di confronto e decisionali del movimento a
livello
nazionale
....UN PO' TROPPO BLANDA ANCORA
(AHINOI!).................................................
.....................................................
.....................................................

Quali tematiche e/o iniziative pensate di affrontare nel prossimo
futuro e
quali avete in corso
.......COSTRUIRE UNA MOBILITAZIONE AI CASTELLI ROMANI PER UN NO DECISO A
TUTTE LE GUERRE SENZA SE E SENZA MA IN PROPSETTIVA MAGARI DI COSTRUIRE UNO
SPAZIO POLITICO DI CONFRONTO E DI INIZIATIVA POLITICA TRA LE DIVERSE REALTA'
DI MOVIMENTO PRESENTI NELLA NOSTRA REALTA'
LOCALE..............................................
.....................................................
.....................................................

Suggerimenti e/o commenti liberi
.....E' ORMAI NECESSARIO CHE IL MOVIMENTO DEI MOVIMENTI SI RIESCA A DOTARE
DI PROPRI SPAZI DECISIONALI PER EVITARE VERTICISMI PERSONALISTICI E
DINAMICHE RICONDUCIBILI AI COSIDETTI "INTERGRUPPI"..RILANCIANDO "LO SPIRITO
DI GENOVA" CHE CONTRADDISTINSE L'ESPERIENZA DEL GENOA SOCIAL
FORUM..............................................
.....................................................
.....................................................




Forum Sociale Europeo - Firenze 6-10 novembre 2002

Presentazione del Seminario

" Movimenti, democrazia, autorganizzazione e territorio"

Venerdi 8 Novembre 14.30 ? 17.30 Fortezza da Basso ? Firenze -

Promosso dai Social Forum dell?Abruzzo, Basilicata, Brescia, Cinisello
Balsamo, Firenze, Roma, Verona, Genzano,Baggio


I social forum in quanto espressione di un movimento contro il
neoliberismo,
si sono sviluppati attraverso tappe politico-simboliche di
contestazione
dei vertici del 'potere globalizzato' :Seattle, Praga, Washington e
soprattutto Genova. In età contemporanea, dopo la fine delle
Internazionali
socialista e comunista, non si era mai espresso un 'organismo' di
dimensioni
mondiali frutto, questa volta, non dell'impegno di partiti ma
direttamente
di movimenti diversi per base sociale, per ispirazione ideale,
per forme
organizzative. Essi sono uniti però nella lotta alla globalizzazione
neoliberista per affermare un modello di società radicalmente
democratica,
in grado di affrontare le sfide del mondo ( la fame, la salute, l'acqua
l'abitazione,
l'educazione, la terra, l'energia la precarizzazione del
lavoro, i diritti di cittadinanza), a cui l'impresa e il mercato
rispondono
con la privatizzazione. Riproponendo meccanismi produttivi e allocativi
capaci solo di aumentare le disuguaglianze tra Nord e Sud e
all'interno
degli stessi paesi ricchi , di provocare danni irreparabili
all'ambiente e
di generare guerre infinite e preventive.
Il movimento antiliberista è stato solitario protagonista della
resistenza
ai governi della globalizzazione, di destra o di centrosinistra; in
Italia
per mesi - da Genova contro il G8, dove venne ucciso Carlo Giuliani,
alla
mobilitazione contro la guerra in Afghanistan, e poi contro la
privatizzazione della scuola e per la difesa dei diritti del lavoro e
le prime significative lotte dei lavoratori e lavoratrici precari/e,
contro la
Bossi-Fini e i diritti universali di cittadinanza per i migranti,
contro l'occupazione
militare dei Territori palestinesi - i social forum hanno
mantenuto aperte le vie dell'opposizione sociale. I social forum si
trovano
a dover crescere e confrontarsi con movimenti che si oppongono al
governo su
questioni importanti, senza far propri gli assi culturali e politici
del movimento antiliberista e senza, soprattutto, assumere la
globalizzazione
come orizzonte delle proprie lotte e proposte. I social forum si sono
sforzati di essere uno spazio pubblico e un luogo di attivizzazione su
questioni relative a bisogni e diritti, in cui si saldano
rivolta etica,
prospettiva politica, nuove forme di partecipazione democratica.
La Carta degli intenti varata a Bologna avrebbe potuto essere la base
di una
costruzione di un movimento plurale, senza essere centralizzato e
burocratizzato, internazionalista per una visione solidale con i popoli
del Sud e per l' esigenza di affrontare questioni primarie
(dall'acqua alla
terra alla salute) su scala planetaria, che ormai si impone come la
dimensione di qualsiasi attività collettiva. I social forum potrebbero
essere lo strumento d'innovazione della politica, non più limitata alle
sfere istituzionali o di ceto, ma tesa a 'fare società', a sperimentare
nuove forme di relazione, di produzione e di consumo.
Il movimento dei social forum, però, attraversa su scala nazionale un
difficile momento. Punto di riferimento per grandi campagne - la
guerra, i migranti, l'Europa -
ma lasciato solo nell'attività quotidiana.
Il radicamento nei territori è la condizione necessaria perché
i social forum
vivano di mobilitazioni reali, insufficiente per affrontare i compiti
che la
situazione richiede: dalla continuità della lotta contro la guerra,
alla
disobbedienza alla Bossi-Fini, alle lotte del lavoro dipendente e
precario,
alla battaglia contro la privatizzazione delle risorse e dei beni
pubblici,
alla difesa dei diritti universali, alla lotta per la preservazione
della
natura. La riflessione su sé stessi corre sempre il pericolo dell'
autoreferenzialità, perdendo così di vista i condizionamenti e i
vincoli
esterni; però il silenzio sulle forme dell'organizzazione sta a
significare
sia l'accettazione di leadership di fatto - in un movimento che non
dovrebbe
consentire la democrazia personalistica e mediatica - e, dunque, di
processi
decisionali non trasparenti e partecipati, sia - e ciò è più grave - la
sottovalutazione del fatto che gli spazi pubblici devono crescere come
istituzioni di movimento tali da essere permanentemente espansive e
inclusive.
Ci sono, comunque, delle esperienze altamente positive che ci spingono
a
riflettere e a discutere sulla possibilità di generalizzarle. Il tavolo
dei migranti, Bastaguerra, il Forum sociale europeo,
una serie di esperienze
locali dicono che è possibile sviluppare un movimento a rete in cui
siano
presenti associazioni, forze sindacali, movimenti e partiti politici
insieme con e dentro i social forum territoriali capaci di elaborazione
e di conflitto.
Dunque, non sull'astratta modellistica organizzativa e su
strategie politiche calate dall'alto, è possibile far crescere il
movimento
dei social forum sulla base di organismi dedicati a grandi temi e
di rapporti orizzontali su questioni 'territoriali'. La capacità di
produrre
conflitto è legata a quella di produrre cultura e strategie sociali,
culturali, politiche. Il movimento ha creato nuovo "senso comune
"alternativo al pensiero unico. Non si accettano più come verità
rivelate le
decisioni delle èlites dominanti.
Da queste esigenze è nata la proposta di organizzare un seminario,
nell'ambito del Social forum europeo,
su 'Movimenti, democrazia,autorganizzazione e territorio'.
Questa può essere una sede in cui al
confronto sulle esperienze in atto, a livello italiano e internazionale
(soprattutto europeo), si accompagni anche quello su nuovi campi di
lavoro
comune. Questi nuovi campi sono stati attraversati dal movimento senza
però
divenire impegno permanente: il precariato, i diritti del lavoro e del
non
lavoro, la privatizzazione generalizzata dei beni pubblici sociali, il
territorio e le grandi opere - tutto in un'ottica europea e mondiale -
sono
temi che insieme a quelli dei migranti e della pace possono essere i
fili
che tengono insieme e promuovono una rete nazionale e
internazionale dei
social forum e di strutture simili. Dinanzi a noi ci sono scadenze
cruciali
che possono costituire momenti di un ulteriore sviluppo di lotte
contro il
liberismo (temperato o meno), in cui occorrerà dire dei sì e dei no:
sulla
guerra, sui referendum (relativi all'art. 18, alla scuola,
all'ambiente),
sulle privatizzazioni, sulla costituzione europea, su nuovi rapporti di
solidarietà con il Sud del mondo contro i poteri transnazionali che
vedono
le persone e l'intero pianeta solo come oggetti di sfruttamento e di
arricchimento.



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