[Cerchio] Undici poliziotti uccidono 11 innocenti (e tutti f…

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Autore: anarres
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Vecchi argomenti: [Cerchio] gasati dalla fretta
Oggetto: [Cerchio] Undici poliziotti uccidono 11 innocenti (e tutti fanno finta di nulla)
Da "Umanit=E0 Nova" n. 35 del 27 ottobre 2002

Omicidi in famiglia/1
Undici poliziotti uccidono 11 innocenti (e tutti fanno finta di nulla)

La mattanza inizia il pomeriggio del luned=EC a Reggio Emilia. R.F. uccide la
moglie, dopo averla torturata ustionandola con l'acido, la figlia e il
fidanzato di questa. A futura memoria, riprende tutto con una videocamera,
suicidio finale compreso. Il nastro, dato subito in pasto alla stampa,
riempie per giorni le cronache splatter dei quotidiani.

La sera dello stesso giorno, a Roma A. S. uccide la moglie che =E8 appena
andata a letto e poi si suicida facendo harakiri.

La mattina dopo, invece, a Chieri in un allegro quartiere di villette che s=
i
chiama Borgo Venezia (perch=E9 =E8 abitato da immigrati veneti che lo hanno
fatto diventare il pi=F9 forte bastione locale della Lega) M. A. a colpi di
pistola e di mitraglietta uccide in pochi minuti l'ex moglie, il cognato, l=
a
cognata, un'operaia, la suocera e due vicini. Per prepararsi alla strage
(pianificata in ogni dettaglio) si =E8 fatto un mix di psicofarmaci - ha pres=
o
insieme sedativi ed eccitanti, come i piloti americani in Afganistan.

In totale le vittime delle 24 ore di massacri familiari sono state undici.
Le armi che le hanno uccise erano tutte detenute legalmente e i loro
proprietari avevano tutti il porto d'armi. I tre assassini erano un ex
colonnello della Guardia di Finanza (R. F.), un maresciallo dei carabinieri
(A. S.) e una ex guardia giurata ( M. A.). Tre poliziotti.


Alla fine degli anni Settanta, la rivista americana "Psychology Today"
pubblic=F2 un lungo articolo (uscito poi anche nell'edizione italiana
"Psicologia Contemporanea") sulla vita familiare dei poliziotti, partendo d=
a
una serie di ricerche apparse negli anni precedenti su varie pubblicazioni
specialistiche. Il quadro emerso dall'articolo era assolutamente
agghiacciante. I poliziotti erano la categoria professionale con il pi=F9 alt=
o
tasso percentuale di separazioni e di divorzi e numerose statistiche
registravano una frequenza di violenze familiari contro i coniugi, i figli =
e
i genitori superiore a qualunque altro gruppo sociale (compresi quelli
comunemente ritenuti pi=F9 a rischio, come gli ex detenuti e i reduci del
Vietnam). Tra i tratti patologici che venivano associati alla condizione
professionale degli agenti, gli psicologi indicavano in primis l'incapacit=E0
di controllare i propri impulsi violenti e distruttivi, associata ad una
percezione personale di onnipotenza. Completavano l'inchiesta alcune
interviste anonime a mogli e figlie di poliziotti che raccontavano vite
fatte di paura.

Nulla fa pensare che in questi vent'anni la situazione sia cambiata. Anzi,
nel dossier di Amnesty International dedicato agli Stati Uniti (che indicav=
a
nello strapotere della polizia USA una delle principali minacce per i
diritti civili) viene detto che negli ultimi anni si =E8 registrato un aument=
o
degli atti violenti dei poliziotti anche fuori dell'esercizio delle proprie
funzioni. La "war on drugs" e le politiche di "tolleranza zero" hanno
enormemente aumentato, d'altra parte, i poteri degli agenti, con leggi che
colpiscono con l'arresto comportamenti diffusi (consumare droghe, ma anche
attraversare fuori dalle strisce pedonali o non pagare il biglietto sulla
metro, ad esempio) e che quindi hanno moltiplicato a dismisura il numero de=
i
cittadini "cattivi" o quanto meno "sospetti". I controlli sugli agenti sono
stati nel frattempo ridotti e, come rileva Amnesty, "decine di migliaia di
denunce circostanziate a proposito delle violazioni della polizia sono stat=
e
fatte cadere nel nulla dalle autorit=E0 giudiziarie". Sul sito
dell'associazione di poliziotti newyorkesi "The right wing" (letteralmente
"la parte giusta", ma anche "la destra politica") viene dichiarato
apertamente che "=E8 importante mostrarsi minacciosi (.) le persone devono
avere paura pi=F9 di noi che dei criminali". In un paese che ha pi=F9 di due
milioni di detenuti e altri quattro milioni e mezzo di cittadini in libert=E0
vigilata, non c'=E8 da stupirsi che la vista di uno sbirro possa suscitare un
genuino terrore.=20

L'aumento dei poteri (e degli abusi) della polizia non =E8 comunque un
fenomeno solo americano. In Europa, negli ultimi anni Amnesty International
ha registrato un aumento dei casi di violazione dei diritti umani anche in
paesi tradizionalmente liberali come la Danimarca, l'Austria e l'Olanda.

La situazione italiana, intanto, sta diventando sempre pi=F9 simile a quella
statunitense. I governi di centrosinistra hanno aumentato notevolmente gli
effettivi delle forze di polizia (ed i loro stipendi), lasciando in eredit=E0
alle bande fasciste del Polo un esercito di circa 600mila uomini armati (tr=
a
PS, carabinieri, Guardia di Finanza, polizia carceraria e Corpo Forestale
dello Stato) a cui andrebbero aggiunti i Vigili Urbani - che, ormai, in
quasi tutte le citt=E0 girano con la pistola - e i vari corpi di guardie
giurate. Leggi come quelle antiimmigrazione e come quelle antidroga (che ne=
l
nostro paese - in barba a quel che dice la propaganda di regime - sono
sempre rimaste assai restrittive) hanno messo la polizia nella condizione d=
i
poter tenere sotto controllo e minacciare milioni di persone, tutte
potenzialmente colpevoli di essere nate in un paese straniero o di consumar=
e
sostanze proibite. I fatti di Genova e di Napoli dello scorso anno hanno be=
n
dimostrato quanta ferocia le forze dell'ordine sappiano mettere in campo.

Questa ferocia non =E8 casuale, ma piuttosto =E8 pianificata da lontano. I
poliziotti italiani vengono arruolati in base a criteri che considerano
fattori positivi cose come la partecipazione ai gruppi di ultras o la
frequentazione di palestre di pugilato o di arti marziali. Norme come quell=
e
impongono loro di fatto di dover tenere sempre con s=E9 la propria pistola
d'ordinanza tengono queste persone nella condizione di poter essere sempre
un pericolo per gli altri.

Quando la violenza diventa un mestiere, =E8 facile che questa violenza possa
strabordare e che un po' di botte e magari un paio di pistolettate possano
diventare il mezzo pi=F9 spiccio per risolvere i propri problemi familiari.
Nel mondo neoliberista, una polizia forte e aggressiva =E8 indispensabile ai
Padroni della Terra per poter portare avanti le proprie politiche criminali=
.
Questo =E8 particolarmente vero in Italia dove il governo fascista =E8 - come
dimostra, tra l'altro, il successo dello sciopero generale - sempre pi=F9
impopolare e isolato. Per questo =E8 utile diffondere la consapevolezza che
alcune centinaia di migliaia di uomini armati sono un potenziale pericolo
per tutta la societ=E0, e non solo quando fanno il loro sporco lavoro.

I fatti di Reggio Emilia, Roma e Chieri stanno l=EC tragicamente a
dimostrarlo.=20

robertino=20