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::di|sud|bidienti-newsletter#02::
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Alla società civile, ai centri sociali, alle realtà autorganizzate e di
movimento, a fratelli e sorelle disobbedienti, ai media e a tutti i coloro
che hanno espresso solidarietà al c.s. "Coppolarossa"
Dopo l'ultimo tentativo di sgombero senza ordinanza (21 ottobre 02) da parte
della coop.Spazio Esse, perpetrato con le stesse modalità mafiose dello
scorso 8 agosto (taglio della catena, forzatura degli ingressi), la
situazione entra nella sua fase più critica, attendiamo a giorni la notifica
dell'art. 700 e conseguente sgombero.
Irrompono nel centro sociale, minacciano gli attivisti di violenze fisiche
("vi bruciamo!"), si mettono a pedinare un giornalista accorso sul luogo per
raccogliere interviste e testimonianze, rifiutano domande dirette e
dichiarano il falso: "il cancello era aperto!!!"
Questo va aldilà di ciò che noi stessi avremmo immaginato: non solo dobbiamo
prepararci alla visita della celere che una di queste mattine verrà a
"svegliarci", ma dobbiamo anche guardarci le spalle da mafiosi travestiti da
operatori sociali.
Occorre ricordare inoltre che quasi tutti i ragazzi "in cura" presso Spazio
Esse, che ieri sono stati cooptati dai propri "educatori" per irrompere nel
coppolarossa, sono sottoposti a terapie riabilitative, ci chiediamo quindi
come siano compatibili tali atti (rottura dei cancelli, salire sui tetti)
col programma riabilitativo e socio-pedagogico.
Ma il piatto forte è la colossale speculazione immobiliare che si nasconde
dietro la vendita dell'immobile: la zona in cui insistono i manufatti, è
passata, sotto osservazione dell' U.T.C. di Adelfia, da zona agricola a
terziario, decuplicandone quindi il valore.
E' necessario quindi continuare a denunciare l'ingiustizia che si sta
consumando, continuare a denunciare le gravi responsabilità politiche di un
sindaco-fantoccio e cieco di fronte alle esigenze reali, continuare a
denunciare la responsabilità del Prefetto, che assuntosi in un primo momento
il ruolo di mediatore tra collettivo coppolarossa e amm. Comunale, si è reso
poi "latitante" ad ogni confronto, continuare a denunciare le responsabilità
dei locali carabinieri che ancora una volta, lasciano che illecitamente i
neo-proprietari si introducano nell'ex-mattatoio senza autorizzazione del
magistrato.
CHIEDIAMO a tutti coloro che hanno espresso la loro solidarietà a
partecipare all'assemblea che si terrà al centro sociale mercoledì 23
ottobre alle ore 16.30.
Per difendere i nostri spazi, per difendere i nostri sogni, perché un altro
mondo è possibile!
ASSEMBLEA POPOLARE al c.s.o.a. COPPOLAROSSA, ore 16,00
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