pk
> da un lato é vero; dall'altro però é chi ha il potere della legge nelle
sue
> mani a liquidare chi non ottempera come trasgressore, come reattivo, come
> oppositivo, etc...a me pare che occorra prima di tutto ascoltare non
l'uomo
> della legge, ma il suo avversario, per stabilire se lo si possa liquidare
> così allegramente come trasgressore, figura subalterna e infantile, o non
si
> tratti piuttosto di qualcuno che la legge la trascende e la scagazza.
malega
Mi piace precisare la natura dell'avversario.
Chi e' l'avversario? L'avversario e' uno che avversa il potere,che lo
contrasta.
Ma ci sono due tipi di avversari:
a)l'avversario che nega il potere perche' sia lui,una volta preso il
potere,ad esercitarlo.
.Costui non contesta il potere,ma il potere del suo avversario.Maledice il
potere dell'altro.
E' convinto che lui sapra' esercitarlo meglio e per il bene comune.
b)Poi c'e' l'avversario che si situa al di la' del potere,non perche' non
gli riconosce un certo ruolo
nella storia delle vicende umane,ma perche' vuole rompere quel circuito
vizioso
che rende gli uomini schiavi gli uni degli altri.
Nega il potere perche' nel potere vede l'impotenza dell'uomo.
come scrive R.Vaneigem," La volontà di potenza e' l'inversione della volontà
di vivere.".
Chi ama il potere lo fa a spese della vita.
malega
Dal
> punto di vista della legge, infatti, tutto é interno anche ciò che si
pensa
> esterno. Quindi l'antireligione é essa stessa religione, Satana il
"cattivo"
> un po' ridicolo, il Capitan Uncino del PeterPan del golgota. Ma se si sta
> fuori della dimensione religiosa, ogni percorso si confronta solo con sé
> stesso
>
>
> per cancellarsi dalla lista, andare su
https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio
