[Cerchio] fly & drive

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Autor: Pkrainer
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Assunto: [Cerchio] fly & drive
----- Original Message -----
From: "marina" <fe11408@???>

>ma scusa se devo fare la rivoluzione per poi faticare tutta la vita come

una
bestia ... CHE CAZZO LA FACCIO A FARE LA RIVOLUZIONE???
m


ci sono almeno due ordini di ragioni per cui molti pensano, in condizioni
comparabili con le tue, che convenga farla.
La prima é che non sopportano più le condizioni in cui vivono oggi, e sono
dell'idea che convenga loro uscire quanto prima da questa civiltà, e gettare
le basi di una civiltà nuova. Che questo possa comportare un aumento delle
fatiche, ammesso che sia vero (e non molto concesso, sulla base
dell'esperienza storica delle rivoluzioni passate), gli pare cosa di
secondaria importanza. Aggiungi che c'é poi la pressione dei molti che pure
oggi faticano come bestie, ammesso che tu non sia una di loro
La seconda è che, comunque, questo equilibrio attuale appare precipitare
per una china disastrosa e insostenibile. E che questo precipitare c'é chi
pensa che convenga governarlo e viverlo soggettivamente che subirlo
semplicemente. Proprio a causa dell'alienazione galoppante, il fatto cioè
che ogni fatica é parcellizzata in microfatiche che coinvolgono numeri
immensi di persone al posto di una grossa fatica individuale, concediamo a
noi stessi scelte deliranti, che distruggono noi stessi e la realtà. Ciò che
ci permette di compierle senza troppi scrupoli é la separazione fra la
nostra azione e le sue conseguenze, che ricadono parcellizzate a distanze
irraggiungibili. Se non si inverte questa tendenza, affogheremo nella merda
con la velocità della luce, e questo processo già in corso. La fatica é
un'ottima valvola di verifica delle nostre scelte. Non faremmo molte delle
cose che facciamo, se le dovessimo fare noi, da soli. E' solo grazie al
presente meccanismo che l'insensatezza può installarsi, al riparo da ogni
critica pratica.
In sostanza, la condizione in cui ci troviamo é transitoria, e verrà
travolta dagli eventi: conviene subire questo fatto o agire in prima
persona? la scelta di tenersi il mondo com'é - oltre che desolante (perché
sappiamo tutti com'é il mondo che c'é) - é totalmente irrealistica