[Lecce-sf] intervento del "comitato per la difesa delle mari…

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Autore: luca ruberti
Data:  
Oggetto: [Lecce-sf] intervento del "comitato per la difesa delle marine di melendugno"
come convenuto nelle riunioni precedenti di "comitato per la difesa delle
marine di melendugno", ho approntato il testo (che copio incollo in coda) di
un intervento sulle pagine dei giornali locali, per aprire il dibattito
sull'argomento (una fatica stare nelle 2500 battute.. infatti sono 2900).

domattina (domenica) potrebbero esserci stralci sulla gazzetta del
mezzogiorno, che ha ricevuto pure copia delle nostre memorie.

per gli altri quotidiani non si fa più in tempo.. mi spiace.
invierò quindi domani per permettervi di leggere e proporre correzioni.

con questo è tutto..
sono in partenza per roma, quindi approfitto di questa mail per salutarvi.
buon proseguimento di tutto..

luca
........................................................

Alla cortese attenzione dei media
Intervento del "Comitato per la difesa delle marine di Melendugno"


Sette Conferenze dei servizi annunciate il 14 Agosto scorso dallo Sportello
Unico per le attività produttive del Comune di Melendugno hanno da qualche
giorno avviato la valutazione di altrettante varianti ad un PRG approvato
appena otto mesi addietro. Obiettivo, fare spazio alla realizzazione di
nuovi insediamenti turistico-alberghieri per complessivi 105.000 mc (1.400
nuovi posti letto)!

Nella recente circostanza della sua approvazione, però, il Piano ha già
conosciuto "l'eliminazione di tutte le nuove previsioni sul settore
turistico-alberghiero" ad opera della Regione Puglia che - non a caso -
ritiene "già sopravvalutata la capacità insediativa della costa" di
Melendugno, che - invece - "ancorché antropizzata, conserva ancora
apprezzabili valori ambientali e paesaggistici" degni di tutela.

Ciononostante, su terreni interessati da altra destinazione e da vincoli
paesaggistici, idrogeologici, forestali e storico-artistici, le indicazioni
dello strumento urbanistico vigente, frutto di un iter meditato e
partecipato da diversi soggetti, rischiano di andare in frantumi, in nome di
un presunto sviluppo turistico delle marine di Melendugno. Eterogenesi dei
fini dopo solo otto mesi o subalternità all'interesse dell'impresa privata?

Capace di sfidare la raggiunta cifra politica di un Piano e derubricare ad
una serie di lacci da sciogliere quei vincoli di tutela di beni capaci di
dispiegare ben altro valore, questa idea di turismo aveva già anticipato il
suo volto liberista la scorsa estate, con la drastica riduzione degli
accessi liberi alle spiagge della medesime marine.

Può il turismo che sposa gli interessi dei grandi tour operators più che i
valori del luogo, mentre segna una vistosa aggressione e mercificazione
ambientale, la demolizione dell'urbanistica quale strumento di assetto
territoriale ed un arretramento degli interessi collettivi, proporsi ora
quale fattore di progresso e volano per il territorio?

Il Comitato per la difesa delle marine di Melendugno, aggregando gente di
Borgagne, Melendugno, Martano, Castrì, Zollino, Galatina e Lecce,
organizzata (e non) in associazioni, fori sociali e partiti ha voluto così
costituirsi soggetto portatore di interesse diffuso e prendere parte alle
sette Conferenze dei servizi convocate per il 26 Settembre scorso,
depositando osservazioni e memorie per ognuna delle sette varianti.

Marcando una controtendenza partecipativa sulle decisioni che riguardano il
territorio, il Comitato intende scongiurare un'ipotesi invasiva di
insediamenti turistico-alberghieri a tutto danno di valori del luogo già
contraddistinti da vincoli di tutela, propositi di siti di interesse
comunitario e soprattutto da una tradizionale ospitalità che suggerisce
semmai lo scenario di un Salento come un albergo diffuso.

Si dispone ora ad una nuova fase di mobilitazione in vista delle prossime
Conferenze dei servizi del 24 Ottobre e rivolge un invito alla comunità
territoriale, alle istituzioni, gli ordini professionali... a prendervi
parte.

per il "Comitato per la difesa delle marine di Melendugno"
Luca Ruberti