Rif: [RSF] Grazie Berlusconi a buon rendere

Delete this message

Reply to this message
Autore: stalkern
Data:  
Oggetto: Rif: [RSF] Grazie Berlusconi a buon rendere
Cara MT,
    ti sento forte e chiara per cui rilancio: dove andiamo? 


Il Movimento potrebbe essere oggi:
    _un glorioso revival per chi ha fatto il 77
    _uno psicopartito di disadattati
    _una macchinetta per fare le tazzine di egemonia a quelli che senza egemonia 
e brioche al mattino non si svegliano
    _un circo dove i Disobbedienti fanno volantinaggio e megafoni, Lilliput fa le 
luci, i media fanno le ombre e i Social Forum quando non mangiano fuoco 
siedono in galleria osservando i portavoce del Movimento fare salti mortali 
senza rete
    _un topelefante (un topino che si trascina dietro un culo da elefante), cioé 
una roba che si porta faticosamente avanti magari chiamando se stesso 
elefante e basta
    _un movimento di élite per populisti popolani
    _una sopraelevata che al confronto quella del Pigneto è nana e che ci porta 
su di una tangenziale talmente eccentrica che d'ora in poi incontreremo solo 
polli e capre...


Io penso parafrasandoti che dovremmo anche essere più loquaci su quello che ci
succede intorno, infatti non sapevo che sabato fosse andata tanto bene quanto
stai raccondando tu adesso.

Ma allora, dove andiamo? Se seguiamo l'insieme delle indicazioni
dell'assemblea di Genova 2001, andiamo dappertutto, e vige il principio che
che chi non viene dove vado io è fesso.
O stiamo forse col nostro fido amico Rutelli smantellando il neoliberismo per
andare verso una nuova civiltà fondata sul craxismo? Stiamo tirando la volata
a Bertinotti per un partito che si incenerisce volentieri pur di rinascere?
Partecipiamo anarchisticamente alla rivoluzione perché nel momento in cui
l'ordine costituito cade, tutt* capiscano che un mondo senza padroni è
possibile e preferibile?
O siamo solo classi medie calanti, frustrate e deluse dall'andamento
dell'economia? o "sovversivi" come diceva la Ciociara "uno cor core bbono che
non c'ha voglia de lavorà"? Ma noi, siamo dell'Ottocento o del Novecento?
Potrei continuare per molti dischi rigidi, ma penso che possa continuare
chiunque (ne facciamo una tenzone poetica sotto la statua di Quirino se dite)

E se invece, se invece fosse sbagliata la domanda. Dico, se il problema non 
fosse l'obiettivo ma il cammino. Nel senso che per trovare un obiettivo 
comune o si scende fino all'ABC: "no guerra no WTO il resto non so", o si 
sale "verso una sintesi politica superiore", eufemismo per dire sia nuota 
Pierino che l'America è lontana, sia che è una sintesi politica per 
"superiori" e voi truppe a sfilare. Potremmo chiederci CON CHI lo vogliamo 
fare questo cammino, e qui o salta fuori che io voglio farlo con Nicoletta 
che è la mia amichetta, oppure io voglio farlo coi catto-catto perché i 
miscredenti son violenti, oppure voglio farlo col più gran numero, e qui 
    _o io vendo aspirapolvere ma siccome tutti li hanno già comprati da 
Berlusconi non gli servono più, 
    _oppure faccio il comitato degli uomini che ne valgono centomila sapendo che 
un cinese porta milioni di italiani mentre un italiano porta a quanto si sa 
zero cinesi, 
    _oppure devo togliere le barriere architettoniche della politica. Non perdere 
neanche un frullare di politica, neanche un sospiro politico, neanche la 
gioia di chi alla manifestazione è felice non perché pensa "Vedrai! con 
questi numeri negozieremo un casino!" ma perché gli piace stare cogli altri 
ed è emozionato e pensa a un sacco di futuro meraviglioso che poi gli passa 
ma intanto gli fa un sacco di bene, come dicevi.


La politica deve essere un sapere pubblico e di pubblica istruzione. La forza
del Movimento si deve misurare guardando il più debole dei suoi soggetti, non
il più forte.

Ciao Maria Teresa, grazie

Ernesto




Il Friday 11 October 2002 10:33, mt.gennari@??? ha scritto:
> Caro Stalkern,
> siamo ottimisti e quindi pensiamo l'impossibile! No, scherzo. Allora la
> lista per quanto mi riguarda è abbastanza morta perchè....i perchè sono
> tanti e diversi tra loro. Io penso che dovremmo davvero essere più attenti
> a quello che ci succede intorno: per quanto mi riguarda il fatto che 300
> donne sabato sono riuscite, nel silenzio dei media o nello svilimento dei
> fatti cosi come riportati dall'Unità, a bloccare la vippissima Via Veneto
> ed a sostenere l'azione delle disobbedienti ammanettatesi all'ambasciata
> statunitense (non succedeva dai tempi del Vietnam!!!) mi ha dato una carica
> incredibile.