[Cerchio] ustica

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著者: Emiliano Bussolo
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題目: [Cerchio] ustica
Ustica, il governo: bomba o quasi collisione in volo

Per il disastro di Ustica il governo italiano ritiene che l'ipotesi di una bomba sia ormai la più plausibile, anche se resta in piedi quella di una "quasi collisione" in volo. E', invece, ormai "definitivamente uscita di scena da tutte le ricostruzioni" l'ipotesi di un missile.
Lo ha affermato oggi alla Camera in una dettagliata ricostruzione il ministro dei Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi, nel corso della quale egli dà conto anche della collaborazione di governi francese e americano nella ricostruzione della vicenda, fornendo anche il testo integrale delle lettere inviate recentemente dal presidente francese Jacques Chirac e da quello americano Bill Clinton all'allora presidente del Consiglio italiano Giuliano Amato.

Il ministro ha sottolineato che dopo le varie perizie giudiziarie sul disastro che nel 1980 vide precipitare sul cielo di Ustica il Dc9 della compagnia Itavia e le "conclusioni interlocutorie" date dalla magistratura, restano le due possibilità della bomba o della quasi collisione.

L'ipotesi del giudice (istruttore Rosario) Priore - afferma Giovanardi - è quella "di una battaglia aerea" nella quale però il Dc9 non sarebbe stato colpito da un missile ("L'ipotesi del missile è definitivamente uscita di scena in tutte le ricostruzioni") ma sarebbe rimasto coinvolto subendo una 'quasi collisione': un'aero militare sarebbe passato molto vicino al Dc9 e tale vicinanza avrebbe provocato la sua totale destrutturazione, facendolo precipitare in mare. Questa ipotesi - sottolinea il ministro - presenta un punto debole: "Nella storia dell'aeronautica non si conosce la 'quasi collisione'. In cento anni di aviazione non esiste un precedente secondo il quale un aereo sia collassato e sia caduto perchè un 'altro aereo sia passato nelle sue vicinanze".

Quanto alla collaborazione degli altri Paesi, Giovanardi ha affermato che "la Libia non ha mai risposto, Israele ha confermato di non avere elementi, mentre l'ex Jugoslavia ha affermato di non avere avuto coinvolgimenti specifici. La Germania e l'Inghilterra hanno assicurato di non avere avuto velivoli in volo nel basso Tirreno la sera del 27 giugno 1980. La Francia e gli Usa hanno fornito risposte dirette da parte dei presidenti Chirac e Clinton, al governo Amato nel 2000 affermando per l'ennesima volta di non avere elementi, a loro conoscenza, di responsabilità. Francia e Stati Uniti hanno risposto rispettivamente per 13 e per 63 volte alle varie richieste di rogatorie e di collaborazione da parte dell'Italia".