[Lecce-sf] L'IMPERIALISMO

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Autor: Gaetano Bucci
Data:  
Assunto: [Lecce-sf] L'IMPERIALISMO
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Piccoli "nuovi Bismark" (Blair, Amato, D'Alema, Fischer, ecc.) si =
aggirano per l'Italia e l'Europa svelando il riformismo come =
"real-politic", cio=E8 come "realismo regressivo" proprio dei reazionari =
che partono dalla realt=E0 per conservarla, contrapposto al "realismo =
progressivo" di chi parte dalla realt=E0 per trasformarla=20

"Guerra preventiva". O imperialismo?

Riparliamo, per favore, di "imperialismo". "Cosa c'=E8 di pi=F9 =
'imperialista' di una 'guerra preventiva' ?", ha chiesto a Blair il =
leader liberale inglese. Nessuno in Italia ha osato tanto. Il termine, =
"imperialismo", =E8 di quelli che ha caratteri concettuali forti, =
specifici, anche per la storia poco revisionistica che evoca, storia che =
in Italia si vuole o riscrivere o dimenticare. Importante sia per quanto =
riguarda la descrizione di un fenomeno che si presenta con tratti =
distintivi e marcati, sia per il problema squisitamente storiografico =
relativo alla periodizzazione dell'et=E0 contemporanea, di cui si parla =
anche come et=E0 dell'imperialismo.
La storia. Coniato in Francia per Napoleone III, entr=F2 nell'uso comune =
proprio in Inghilterra, con l'espansionismo del governo Disraeli, verso =
l'880. Ed =E8 in Inghilterra che il liberal-fabiano (da Quinto Fabio il =
temporeggiatore), Hobson, nel '902 l'individua come nesso tra economia =
capitalistica ed espansione e spartizione del mondo, con ogni mezzo, =
fino alla guerra.=20
Ma =E8 la scuola marxista (dalla Luxemburg a Bucharin), soprattutto =
Lenin, a porre con estrema chiarezza sia le questioni attinenti alla =
natura dell'imperialismo, al suo collegarsi, con elementi di =
continuit=E0 e di differenza, allo sviluppo del capitalismo, sia la =
questione del posto che il fenomeno occupa nella storia contemporanea, =
assumendo il concetto di "fase" e storicizzando l'imperialismo come =
forma e "fase" suprema del capitalismo monopolistico che si concentra =
in trust sovranazionali, e usa lo stato, la scienza, il capitale =
finanziario nato dalla simbiosi tra capitale industriale e bancario, per =
dominare il mondo.=20
Tesi che trova elementi di grande importanza soprattutto in Francia, =
dove a partire dagli anni '80, avviene un "rapido incremento del =
capitale finanziario" - peculiarit=E0 storica del fenomeno - "mentre il =
capitale industriale decadeva, determinando un grande intensificarsi =
della politica annessionistica (coloniale".=20
Il "secolo lungo". E' la fase del "secolo lungo" (non "il secolo breve" =
che mistifica il titolo del bro di Hobsbawm, che in inglese =E8 "il =
secolo degli estremi"), iniziato con le lotte di fine '800 per la =
spartizione delle risorse mondiali; che ha dato luogo in tutto il '900 a =
conflitti inter-capitalistici-imperialistici e a lacerazioni di classe, =
tra cui 2 guerre mondiali e la Rivoluzione d'Ottobre; e arrivato, per =
successive acquisizioni, all'attuale c.d. "globalizzazione" del =
capitalismo che si concentra e centralizza in "200 trust e monopoli che =
dominano il mondo e le menti"("Le Monde diplomatique", 4/97). Dunque, =
non =E8 un "nuovo capitalismo", diverso da quello di Marx e Lenin, come =
mistifica la "sinistra di sistema" di piazza o di governo che li ha =
abiurati. Tanto che, nel '97, il finanziario "New Yorker" proclam=F2 =
Marx "il prossimo grande pensatore". Un genio, per i capitalisti, che =
affront=F2 la "globalizzazione" gi=E0 nel 1848, nel pi=F9 famoso =
"Manifesto" politico di tutti i tempi, come ineluttabile spinta =
espansiva insita nell'accumulazione capitalistica che porta la borghesia =
a creare " un mondo a propria immagine e somiglianza".=20
L'et=E0 contemporanea. E' il capitalismo e la fase dell'et=E0 =
contemporanea, o dell'imperialismo, diversa dell'et=E0 moderna, e dal =
colonialismo, e che inizia, appunto, quando la frattura dialettica tra =
capitalismo e le forze antagonistiche che tendono a rovesciare il suo =
meccanismo economico e sociale, diventa - nella realt=E0 e nelle =
coscienze - potenzialmente eguale in tutto il mondo, proprio per la =
progressiva "globalizzazione". =20
Le tre scuole dei rapporti internazionali. Ne risulta potenziato lo =
sviluppo della teoria marxista dell'imperialismo, la sola delle 3 =
principali scuole dei rapporti internazionali - la =
"realista"(nazionalista), a cui si riferisce Kissinger per intendersi; =
la "pluralista" (liberale); la "marxista" -, la cui ultima tappa (fine =
anni '60) coglie il fenomeno dell'internazionalizzazione del capitale, =
come esportazione "del modo di produzione" e "riproduzione dei rapporti =
sociali capitalistici", dove non c'erano. Con l'insediamento di filiali =
di imprese transnazionali, che mantengono forte il loro insediamento =
nazional-statale d'origine. Che permette a trust e monopoli di usare lo =
stato sia come committente che come sostegno dei kombinat =
politico-industriali-militari, per politiche economico-commerciali e =
militari aggressive, contro gruppi e paesi capitalisti concorrenti e =
quelli capitalisticamente "meno sviluppati". Confortando la teoria =
marxista con la connessione tra struttura e sovrastruttura, e con =
relazioni globali che come oggi avvengono tra strutture sia =
politico-statali, sia economico-mercantili". A disdoro della scuola =
"realista" (nazionalista) - Kissinger ad es. -, che riconosce solo la =
conflittualit=E0 tra stati, senza distinguere tra capitalismo e =
precapitalismo; e di quella "liberale" per la quale gli attori sono =
solo gli individui o le singole famiglie e aziende.
Il rafforzamento dello stato. E' ancora imperialismo, quindi. Anche =
perch=E9 il "liberismo", non ha indebolito ma rafforzato lo Stato come =
sostegno delle imprese, proprio perch=E9 ha privatizzato e ridotto il =
sostegno sociale e .Il liberismo ha, quindi , rilanciato l'uso =
imperialistico, con tante guerre (pi=F9 le prossime) in 10 anni di =
"nuovo ordine". Un "ordine " non pi=F9 frenato dal contrasto dialettico =
imperialismo-socialismo che =E8 venuto meno. Un ordine senza piu' stati =
socialisti" ad esso avversi. Stati socialisti che, ai tempi di Lenin , =
costituivano la vera novit=E0 , ora sostanzialmente azzerata.=20
Dipendenza e impero. Non ha quindi senso parlare genericamente di =
sfruttamento capitalistico o "dipendenza" tra Paesi e da un Nord che =
drena ricchezza. Forzando un "terzomondismo" che non spiega "come" si =
produce questa ricchezza, con lo sfruttamento che avviene in un "modo di =
produzione" che viene imperialisticamente diffuso in tutto il mondo, =
anche al Sud.
Ne ha senso parlare, in un mondo in cui c'=E8 evidente concorrenza e =
gerarchia tra capitalismi (e paesi) dominanti e dipendenti, di "sistema =
imperiale": un ultra-imperialismo con cui Toni Negri (come il =
"rinnegato" Kautsky contro cui Lenin scrisse "L'Imperialismo" ), =
vorrebbe rendere concordi stati e capitalismi tutti. Quasi ripetendo =
pedissequamente sul piano mondiale, quella che =E8 stata la storia della =
formazione dello stato unitario (uno pi=F9 forte che unifica tutti i =
pi=F9 deboli). E ricopiando la storia dell'impero romano traslata da =
Asimov sul piano galattico, in cui per Negri l'indistinta moltitudine =
che sostituisce popoli e classi, diventa come per Asimov la "Seconda =
Fondazione" della "Trilogia galattica": pu=F2 solo disturbare l'impero, =
che rimane comunque invincibile.
La teoria come arma di lotta. Necessita piuttosto studiare i rapporti di =
produzione e le alleanze di classe e le tendenze e strutture del =
capitalismo contemporaneo, distinguendo anche tra le leggi del moto del =
capitale e quella che =E8 la cosciente attivit=E0 ideologica e politica =
dei soggetti che operano. Ovvero ricordando che nell'analizzare la =
complessit=E0 del mondo attuale, ha rilievo l'uso degli strumenti di =
analisi. E quindi che il ricorso al marxismo si configura esso stesso =
come strumento di lotta contro il capitalismo e l'imperialismo; e il suo =
abbandono come una componente importante del successo imperialistico nel =
dividere la classe operaia all'interno dei singoli paesi, e nel =
contrapporre una contro l'altra le singole parti della classe operaia =
internazionale.
Tutte le trasformazioni del capitalismo si spiegano solo nel contesto =
globale dei rapporti dialettici tra stati - proprio della scuola =
marxista -, in cui si globalizzano le relazioni ma si concentrano e =
centralizzano potere e produzione in strutture politico-statali ed =
economico-mercantili che sono in continua lotta nel mondo, per cercare =
di dominarlo. Da ricondurre al processo di accumulazione e necessit=E0 =
di valorizzazione dei capitali attraverso la mobilit=E0 ed espansione =
continua.=20
Il volano del capitalismo. Eppure, ci=F2 nonostante, la categoria =
d'analisi dell'imperialismo, molto usata fino al '75, poco lo =E8 oggi. =
Anche da chi vuole essere contro la guerra ma non sa bene come, perch=E9 =
non sa quanto "pesa" nell'economia capitalistica e viene =
sistematicamente ignorata nella sua reale dimensione e portata, la spesa =
militare. Tanto che sparita l'Urss, =E8 stata incrementata con un =
ordine "vigilato" da armamenti e smaltimenti di guerra. Perch=E9 lo =
scopo non =E8 mai stato e non =E8 l'equilibrio fra potenze, ma =
l'equilibrio sulle risorse e nell'economia mondiale.=20
Il pacifismo imbelle. La crisi dell'accumulazione capitalistica, da ben =
prima dell'11 settembre richiede, soprattutto nell'Angloamerica, il =
frequente uso del suo volano: la guerra. Contro cui si rischia un =
pacifismo imbelle, magari rifacendosi all'art. 11 di una C. che non =E8 =
per un generico pacifismo, ma per la rimozione della causa =
economico-sociale che determina, insieme, disuguaglianze di classe e =
guerra. Un pacifismo impotente se, dai "noglobal" ai girotondini, ecc., =
non si indica un "fine" socialista, contro il meccanismo di =
accumulazione capitalista e ci si riduce alla Tobin Tax, in quanto non =
si sa di formazione del capitale, plusvalore, sfruttamento salariato, =
ecc. Il che fa pensare di certi movimenti quel che Brecht dice ne =
"L'abic=EC della guerra": "era nemico del loro nemico, =E8 vero, ma =
c'era in lui una colpa che non ha perdono". Per lo smarrimento della =
potenza teorica e pratica, generato anche da chi da "antisistema" e =
"per il socialismo" =E9 diventato "sinistra di sistema" e "per il =
liberalismo".














Non interessa la parola, ma la categoria d'analisi. Tutte le =
trasformazioni del capitalismo si spiegano solo nel contesto globale dei =
rapporti dialettici tra stati , ( come sostiene la scuola marxista ) , =
in cui si globalizzano le relazioni, ma si concentrano e =
centralizzano le produzioni: in "200 trust e monopoli che dominano il =
mondo" ("Le Monde diplomatique, n. 4, 97). Trasformazioni da =
ricondurre , appunto , al processo di accumulazione capitalistica, vera =
causa anche della guerra.=20











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quello di Marx e Lenin, come mistifica la =93sinistra di sistema=94 di =
piazza o di
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forte il loro
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d=92origine. Che permette a trust e monopoli di usare lo stato sia come
committente che come sostegno dei kombinat =
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politiche economico-commerciali e militari aggressive, contro gruppi e =
paesi
capitalisti concorrenti e quelli capitalisticamente =93meno =
sviluppati=94.
Confortando la teoria marxista con la connessione tra struttura e
sovrastruttura, e con relazioni globali che come oggi avvengono tra =
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- Kissinger ad
es. -, che riconosce solo la conflittualit=E0 tra stati, senza =
distinguere tra
capitalismo e precapitalismo; e di quella =93liberale=94 per la quale =
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guerre (pi=F9 le prossime) in 10 anni di =93nuovo ordine=94. Un =
=93ordine =93 non pi=F9
frenato dal contrasto dialettico imperialismo-socialismo che =E8 venuto =
meno. Un
ordine senza piu=92<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 </span>stati =
socialisti=94 ad
esso avversi. Stati socialisti<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0
</span>che,<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 </span>ai tempi di =
Lenin ,
costituivano<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 </span>la vera =
novit=E0 , ora
sostanzialmente azzerata. <o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><b><i><font =
size=3D2
face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana;font-weight:
bold;font-style:italic'>Dipendenza e impero</span></font></i></b><font =
size=3D2
face=3DVerdana><span style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'>. =
Non ha quindi
senso parlare genericamente di sfruttamento capitalistico o =
=93dipendenza=94 tra
Paesi e da un Nord che drena ricchezza. Forzando un =93terzomondismo=94 =
che non
spiega<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 </span>=93come=94 si produce =
questa
ricchezza, con lo sfruttamento che avviene in un =93modo di =
produzione=94 che viene
imperialisticamente diffuso in tutto il mondo, anche al =
Sud.<o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'>Ne ha senso parlare, in =
un mondo
in cui c=92=E8 evidente concorrenza e gerarchia tra capitalismi (e =
paesi) dominanti
e dipendenti, di =93sistema imperiale=94: un ultra-imperialismo con cui =
Toni Negri
(come il =93rinnegato=94 Kautsky contro cui Lenin scrisse<span =
style=3D"mso-spacerun:
yes">=A0 </span>=93L=92Imperialismo=94 ), vorrebbe<span =
style=3D"mso-spacerun: yes">=A0
</span>rendere concordi stati e capitalismi tutti. Quasi ripetendo
pedissequamente sul piano mondiale, quella che =E8 stata la storia della
formazione dello stato unitario (uno pi=F9 forte che unifica tutti i =
pi=F9 deboli).
E ricopiando la storia dell=92impero romano traslata da Asimov sul piano
galattico, in cui per Negri l=92indistinta moltitudine che sostituisce =
popoli e
classi,<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 </span>diventa come per =
Asimov la
=93Seconda Fondazione=94 della =93Trilogia galattica=94: pu=F2 solo =
disturbare l=92impero,
che rimane comunque invincibile.<o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><b><i><font =
size=3D2
face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana;font-weight:
bold;font-style:italic'>La teoria come arma di =
lotta.</span></font></i></b><font
size=3D2 face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'>
Necessita piuttosto studiare i rapporti di produzione e le alleanze di =
classe e
le tendenze e strutture del capitalismo contemporaneo, distinguendo =
anche tra
le leggi del moto del capitale e quella che =E8 la cosciente attivit=E0 =
ideologica
e politica dei soggetti che operano. Ovvero ricordando che =
nell=92analizzare la
complessit=E0 del mondo attuale, ha rilievo l=92uso degli strumenti di =
analisi. E
quindi che il ricorso al marxismo si configura esso stesso come =
strumento di
lotta contro il capitalismo e l=92imperialismo; e il suo abbandono come =
una
componente importante del successo imperialistico nel dividere la classe
operaia all=92interno dei singoli paesi, e nel contrapporre una contro =
l=92altra le
singole parti della classe operaia =
internazionale.<o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'>Tutte le trasformazioni =
del
capitalismo si spiegano solo nel contesto globale dei rapporti =
dialettici tra
stati - proprio della scuola marxista -, in cui si globalizzano le =
relazioni ma
si concentrano e centralizzano potere e produzione in strutture
politico-statali ed economico-mercantili che sono in continua lotta nel =
mondo,
per cercare di dominarlo. Da ricondurre al processo di accumulazione e
necessit=E0 di valorizzazione dei capitali attraverso la mobilit=E0 ed =
espansione
continua. <o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoNormal =
style=3D'text-align:justify;text-indent:35.45pt'><b><i><font
size=3D2 face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana;
font-weight:bold;font-style:italic'>Il volano del =
capitalismo</span></font></i></b><font
face=3DVerdana><span style=3D'font-family:Verdana'>. Eppure, ci=F2 =
nonostante, la
categoria d=92analisi dell=92imperialismo, molto usata fino al =9275, =
poco lo =E8 oggi.
Anche da chi vuole essere contro la guerra ma non sa bene come, perch=E9 =
non sa
quanto =93pesa=94 nell=92economia capitalistica e viene sistematicamente =
ignorata
nella sua reale dimensione e portata, la spesa militare. Tanto che =
sparita l=92Urss,
=E8 stata<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 </span>incrementata con =
un ordine
=93vigilato=94 da armamenti e smaltimenti di guerra. Perch=E9 lo scopo =
non =E8 mai
stato e non =E8 l=92equilibrio fra potenze, ma l=92equilibrio sulle =
risorse e
nell=92economia mondiale. <o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoNormal =
style=3D'text-align:justify;text-indent:35.45pt'><b><i><font
size=3D2 face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana;
font-weight:bold;font-style:italic'>Il pacifismo =
imbelle.</span></font></i></b><font
face=3DVerdana><span style=3D'font-family:Verdana'> La crisi =
dell=92accumulazione
capitalistica, da ben prima dell=9211 settembre richiede, soprattutto
nell=92Angloamerica, il frequente uso del suo volano: la guerra. Contro =
cui si
rischia un pacifismo imbelle, magari rifacendosi all=92art. 11 di una C. =
che non
=E8 per un generico pacifismo, ma per la rimozione della causa =
economico-sociale
che determina, insieme, disuguaglianze di classe e guerra. Un pacifismo
impotente<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 </span>se, dai =
=93noglobal=94 ai
girotondini, ecc., non si indica un =93fine=94<span =
style=3D"mso-spacerun: yes">=A0
</span>socialista, contro il meccanismo di accumulazione capitalista e =
ci si
riduce alla Tobin Tax, in quanto non si sa di formazione del capitale,
plusvalore, sfruttamento salariato, ecc. Il che fa pensare di certi =
movimenti
quel che Brecht dice ne =93L=92abic=EC della guerra=94: =94<i><span =
style=3D'font-style:
italic'>era nemico del loro nemico, =E8 vero, ma c=92era in lui una =
colpa che non
ha perdono</span></i>=94. Per lo smarrimento della potenza teorica e
pratica,<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 </span>generato anche da =
chi da
=93antisistema=94 e =93per il socialismo=94 =E9 diventato =93sinistra di =
sistema=94 e =93per il
liberalismo=94.</span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'>Non interessa la parola, =
ma la
categoria d=92analisi. Tutte le trasformazioni del capitalismo si =
spiegano solo
nel contesto globale dei rapporti dialettici tra stati ,<span
style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 </span>(<span style=3D"mso-spacerun: =
yes">=A0
</span>come sostiene la scuola marxista ) ,<span style=3D"mso-spacerun: =
yes">=A0
</span>in cui si globalizzano<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 =
</span>le
relazioni, ma si concentrano<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 =
</span>e
centralizzano<span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0 </span>le produzioni: =
in =93200
trust e monopoli che dominano il mondo=94<i><span =
style=3D'font-style:italic'> (=93Le
Monde diplomatique, n. 4, 97).</span></i><span style=3D"mso-spacerun: =
yes">=A0
</span>Trasformazioni da <span style=3D"mso-spacerun: =
yes">=A0</span>ricondurre ,
appunto , <span style=3D"mso-spacerun: yes">=A0</span>al processo di =
accumulazione
capitalistica, vera causa anche della guerra. =
<o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.45pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText><font size=3D2 face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:10.0pt;
font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText><font size=3D2 face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:10.0pt;
font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText><font size=3D2 face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:10.0pt;
font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.4pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.4pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.4pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.4pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

<p class=3DMsoBodyText style=3D'text-indent:35.4pt'><font size=3D2 =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:10.0pt;font-family:Verdana'><![if =
!supportEmptyParas]>&nbsp;<![endif]><o:p></o:p></span></font></p>

</div>

</body>

</html>

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