[Cm-crew] in viaggio da Graziano

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Aihe: [Cm-crew] in viaggio da Graziano
domenica ho inforcato la biga e ho macinato i 27 Km di argine (sterrato e non)
che mi separano da Este, per raggiungere l'imbocco della strada per Baone,
sulle pendici euganee, dove Graziano Predielis fu ucciso.
Da un'auto.
Lungo la via ho registrato misteriose scritte gialle che vi accludo in foto.
http://www.inventati.org/criticalmass/toni_i/predielis5.gif
Ho attreversato paesini in festa pagana, pagani di quelli che continuano a
santificare fascisti per intenderci, che questa volta distraevano il contado
per non farlo andare al referendum abrogativo regionale (sulla legge che dà
sovvenzioni alle famiglie dei ricchi per mandare i figli a studiare dai pagani
di cui sopra).
Passo Mezzavia, che era esattamente al centro della carrozzabile Vienna-Roma
del settecento: era una stazione di posta.
Numerosi altri ciclisti (un fotografo di colombare in disuso e di auto
rottamate, gruppi amatoriali, coppiette, anziani col cane e gli immancabili
tedeschi over60 venuti a farsi i fanghi) percorrevano l'argine da Mons
Aegrotum fino a Mons Silicis (Mons Ilicium secondo altri). Sento i clacson
impazziti dietro l'argine opposto (il canale è del 1189, costruito dal
libero comune in guerra con vicenza per permettere alle pale dei mulini di
Ponte Molino di girare anche se il Bacchiglione fosse stato fatto
tracimare-come avvenne- all'altezza di torri di quartesolo), sulla strada
Battaglia c'è l'ingorgo unico continuato. Imponente, ma nulla a che vedere con
la Barriera di Mestre, la madre di tutti gli ingorghi. Dicono che su, dietro
il Catajo (non centra la cina: viene da Ca' Tajo, la casa sulla confluenza di
un fiume in un canale) ci siano pure dei cerbiatti. In effetti su ad asiago li
servono in umido con una polentina gialla.
Da lì l'argine gira a sudest e poi a est, ed è deserto e pieno di erbacce. Di
moscerini dell'uva invece ce ne sono sempre. Pare siano attratti dalle gengive
e dagli occhi (ma solo dei ciclisti).
Di tanto in tanto si diradano i capannoni e si riesce a vedere uno scorcio di
campagna. Vigneti, il trenino per Chioggia. Cavalli, un bosco di noci, anatre
nel canale, pantegane in ricognizione.
Infine vedo il castello di Este, giro a dx e poi ancora, e mi immetto sulla
fatidica strada.
E' una strada con dislivelli, molte strettoie e curve, vecchie case in
muratura, alle pendici dei colli boscosi, tutto sommato un luogo che mi appare
bello ma lugubre.
Lì scatto le foto che vi accludo.
http://www.inventati.org/criticalmass/toni_i/predielis1.gif
http://www.inventati.org/criticalmass/toni_i/predielis2.gif
Nessun fiore e nessun cartello segnala il posto esatto. Ma il punto più
stretto, quello indicato dal giornale, lungo un muro, è a senso unico
alternato comandato da un semaforo e, nonostante il limite di 30 km/h, tutti
sfrecciano ad almeno cento. E la sera il semaforo viene sostituito da una luce
gialla intermittente. Ecco come è morto.
Faccio le foto e mestamente me ne torno da dove ero venuto.
http://www.inventati.org/criticalmass/toni_i/predielis3.gif
http://www.inventati.org/criticalmass/toni_i/predielis4.gif

baci e bici
toni_i

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"La testa è tonda
per far girare le idee"