Autore: Pkrainer Data: Oggetto: [Cerchio]
Re: [Cerchio] Re: [movimento] Bagdad match: ma dov'è la nostra squadra?
----- Original Message -----
From: "Linbo" <aborrone@???>
> Me ne frega perche' la disperazione degli altri, cosi' come la
> felicita', non mi sono indifferenti.
> Me ne frega perche' dicendo si', parlano a mio nome.
> Me ne frega perche' per i loro giochetti mi fottono a me la vita con
> costrizioni e manganellate.
> Me ne frega perche' per fare la merda che cade su Bagdad spargono merda
> pure sulla mia testa.
> Me ne frega per uno e mille altri motivi.
>
> Credo che dimentichi di considerare che gli uomini non vivono in tante
> campane di vetro ma in un'unica sfera.
>
> Ciao, Andrea
>
> PS
> A me pare che bombardare l'Iraq non sia altro che aiutare Saddam.
> Gli fanno fuori qualche sovversivo, magari, e danno una ragione in
> piu' agli idioti (e si sa che ce ne sono sempre tanti altrimenti non ci
> sarebbe la dittatura) a sostenere il regime. Chi vorrebbe vivere una
> vita da umano la prende in culo due volte: una da terra e una dal cielo.
> Non trovi?
Trovo sì, ma non mi apre che questa guerra - ammesso che venga - modifichi
granché la situazione. L'Iraq già lo bombardano, e bombardano un sacco di
altri posti: a me pare che chiamare quello che verrà "guerra", si
sottintenda che quella che c'era prima, che c'é in questo momento, sarebbe
"pace". Col risultato che ti inducono a difendere la situazione che c'é,
facendoti balenare che c'é di peggio: e domani ci sarà qualcosa di peggio
ancora. Insomma, quel che voglio dire, é che occorre rendersi conto e
rendere evidente che non é che siano merde se faranno la guerra; ma che sono
merde, e perciò fanno pure le guerre, ma se anche non le facessero merde
rimangono. Dire che lo stato va male se fa questa o quella porcheria - la
guerra o il taglio delle pensioni - nasconde il fatto che é l'esistenza
stessa dello stato che consente cose del genere. E che lo stato va abolito,
diciamo così, a prescindere. Gli alpini dispersi sia che vadano a rompere i
coglioniagli afgani, sia che rimangano a rompere i coglioni a noi.