Szerző: Kris Dátum: Tárgy: [Forumgenzano] Fw: Volantino no guerra
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To: "Kris (E-mail)" <kmeltemi@???>
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Sent: Thursday, October 03, 2002 3:45 PM
Subject: Volantino no guerra
> Dopo aver ricevuto il testo da Kris del volantino mi son permesso di fare
> alcuni accorgimenti. Quanto segue per me potrebbe essere la versione
> definitiva.
> Se avete altri accorgimenti vi prego di comunicarmeli entro le 17 in maniera > tale che già in tarda serata si possono stampare i volantini per Venerdì
> (vediamoci venerdì alle 17:30 al circolo del Prc per andare insieme giù alla > Reseda ?)
> hasta siempre
>
> p.s. Per Kris se hai difficoltà a inviare la comunicazione delle nostre
> iniziative fammelo sapere, al limite lo posso fare io. Un abbraccio
>
>
>
>
> Oggi per il petrolio, domani per l'acqua.
>
> La "guerra globale al terrorismo" è uno stratagemma per coprire gli
> interessi economici degli USA e la battaglia per il controllo delle risorse. >
> Fermiamoli!
>
> 11 settembre 2002 - un anno dopo. Le vittime delle twin towers sono state
> usate strumentalmente come pretesto per convincere popoli e governi della
> giustezza del prossimo attacco all'Iraq. Naturalmente, le presunte
> motivazioni ideologiche nascondono biechi interessi economici: la guerra
> arricchisce le lobbies delle armi e della ricostruzione, autentiche potenze > finanziarie, seconde solo alle lobbies petrolifere - di cui George W. Bush
> ne è un autorevole esponente.
> Basti pensare che le riserve petrolifere dell'Iraq sono seconde soltanto a
> quelle dell'Arabia Saudita e che grazie all'embargo imposto all'Iraq la
> produzione di greggio è stata mantenuta bassa, a vantaggio delle regioni
> confinanti, tra cui appunto l'Arabia Saudita. E' evidente che l'embargo ha
> garantito non solo il blocco delle mire territoriali irachene, ma anche
> l'eliminazione di un pericoloso concorrente.
> La nuova guerra all'Iraq si appresta ad essere combattuta per un controllo
> totale del mercato petrolifero mondiale.
> L'altra scusa adottata a giustificazione dell'attacco all'Iraq è il mancato > rispetto delle risoluzioni dell'ONU e il trattamento dei kurdi iracheni,
> ragionamento questo che avrebbe dovuto portare allora a bombardare anche
> Israele e la Turchia. Ma non è così.
> L'aggressione all'Iraq rientra anche nel tentativo di stornare l'attenzione > del popolo americano dalla recessione economica e soprattutto dagli scandali > finanziari (Enron, WorldCom) che avrebbero coinvolto l'intera
> amministrazione Bush e che sono stati "dimenticati", così come nel
> 1998-1999 lo scandalo Levinsky rientrò in seguito agli attacchi all'Iraq
> prima ed al Kosovo poi.
> E in futuro?
> Già nel 1995 Ismail Serageldin, vicepresidente della banca mondiale,
> sostenne che in questo secolo le guerre scoppieranno per l'acqua. Infatti,
> già da qualche anno in varie zone del mondo vi sono tensioni fra Stati per
> lo sfruttamento di sorgenti, lotte interne generate da una distribuzione
> iniqua dell'acqua, appropriazione da parte di multinazionali e
> privatizzazione di sorgenti pubbliche - prima l'oro nero, poi l'oro blu.
> Se passa la logica neo-liberista della sopraffazione, del controllo delle
> risorse mondiali attraverso guerre travestite da iniziative umanitarie e
> iniziative di giustizia, ci dovremo aspettare altri scenari sanguinosi.
> Occorre quindi raccogliere tutte le forze possibili, senza attendere che la > guerra sia formalmente esplosa, e costruire iniziative di protesta,
> manifestare per impedire che, come al solito, i nostri governanti, già
> solertemente predisposti a schierarsi dalla parte del più forte, ci
> dichiarino in guerra contro la nostra volontà e contro ogni nostro
> ragionevole interesse.
>
>
>
> UN ALTRO MONDO E' POSSIBILE E NECESSARIO!
>
> corteo il 5 ottobre alle ore 17
> a Piazza Esedra
>
> GENZANO SOCIAL FORUM
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