[Lecce-sf] Gli alpini dividono l'opposizione

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Autore: Lecce Social Forum
Data:  
Oggetto: [Lecce-sf] Gli alpini dividono l'opposizione
Riceviamo da:

Grazia Manni
Consigliere Comunale Margherita
Comune di Lecce

CONTRO LA GUERRA, DISSENTO DALLA MARGHERITA

L'Ulivo -in altri tempi simbolo di pace- indossa l'elmetto con la piuma
degli Alpini e va in guerra , in Afghanistan.
Non importa, alla maggioranza dei parlamentari dell'Ulivo, che la
Costituzione italiana ripudi la guerra come strumento di composizione delle
vertenze internazionali; non importa, alla maggioranza dei parlamentari DS,
la loro storia di solidarietà internazionale, di condanna dell'imperialismo
sovietico almeno dalla primavera di Praga in avanti; e la maggioranza dei
parlamentari del mio partito, della Margherita, hanno smarrito la grande
tradizione pacifista del cattolicesimo, scordato l'insegnamento di don
Milani che dimostrava -storia alla mano- come la guerra nel mondo
contemporaneo non sia mai stata un guerra giusta, scordato l'impegno di don
Bello per il quale il ricorso alla guerra alienum est a ratione, è roba da
pazzi.
Anche a prescindere da tutto ciò (ma non voglio e non posso prescindere:
senza memoria siamo marionette idiote, strumenti ciechi di chi decide anche
per noi), è evidente a chiunque non mascheri loschi interessi dietro le
dichiarazioni di principio, la inutilità ed inefficacia pratica della guerra
in Afghanistan come di quella in Irak, decise ambedue dell'amministrazione
statunitense in rappresentanza, in nome e per conto delle potentissime lobby
dei petrolieri e dei militari.
In Afghanistan era obbiettivo perentorio e prioritario eliminare Bin Laden,
e non si è riusciti; bisognava ristabilire l'ordine politico, ed appena
qualche mese fa il presidente insediato dagli Stati Uniti ha subito un
attentato, si presentava alla liberazione delle masse popolari dal fanatismo
e le donne dal burka: burka e barbe sono ancora li.
E in Irak? L'odioso (a noi ed agli irakeni) dittatore Saddam Hussein è
ancora al suo posto, e anzi la guerra gli ha ricompattato intorno un favore
ed una solidarietà interna e nell'area araba che aveva in parte perdute; e l
'embargo fa morire di fame e di malattie che sarebbero curabili, ad avere i
farmaci, tanti innocenti.
Cosa ha risolto la guerra in queste due aree, oltre a rimpinguare le casse
di alcune lobby ed a rafforzare la posizione mondiale degli Stati Uniti?
Forse è stato eliminato il terrorismo, o almeno poste le basi per evitare il
ripetersi di atti terribili come quello dell'11 settembre?
Ci pensino, i parlamentari dell'Ulivo e soprattutto -per quanto mi concerne-
quelli della Margherita, e mi rispondano: altrimenti non mi rappresentano; e
ci penserò al momento di decidere se votarli.

Grazia Manni

P.S. Una precisazione: don Bello, affermando che la guerra è roba da
manicomio, citava Giovanni XXIII, quel grande papa che molti parlamentari
della Margherita vorrebbero santo, mentre contemporaneamente votano per la
guerra.