[Lecce-sf] Firenze, 9.11.02 - Un corteo enorme contro la gue…

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Aihe: [Lecce-sf] Firenze, 9.11.02 - Un corteo enorme contro la guerra
Presentato a Firenze l'appuntamento di novembre dei No global
Un grande corteo contro la guerra e la paura di una nuova Genova

"Niente provocazioni sul Social forum europeo"
I Disobbedienti promettono "conflitti"
di ANDREA DI NICOLA
http://www.repubblica.it/online/politica/socialforum/socialforum/socialforum
.html

ROMA - La speranza è che fra circa un mese Firenze diventi "la Porto Alegre
d'Europa", ovvero discussioni serrate su "Un'altra Europa è possibile",
balli, allegria. Ma, dall'altra parte, c'è anche la paura che possa
trasformarsi in una nuova Genova con Vittorio Agnoletto che già denuncia:
"vediamo segnali che sembrano indicare che qualcuno vuole ripercorrere la
strada della provocazione". Oscilla fra questi due sentimenti la
presentazione del primo Forum sociale europeo che si terrà nel capoluogo
toscano dal 6 al 10 novembre e che ha in calendario, oltre alle discussioni,
un grande corteo contro la guerra, "il più grande fatto in Europa",
promettono gli organizzatori e sullo sfondo le giornate di Genova.

''Questo clima di paura costruito intorno al Social Forum è propedeutico a
eventuali azioni assurde - ha detto Luca Casarini - ed è un qualcosa che ho
già visto a Genova. Anche il modo utilizzato è lo stesso, ad esempio far
girare veline che indicano che a Firenze ci sarà un nuovo G8''. E Agnoletto
di rimando: "Temiamo infiltrazioni. Chiediamo che ci sia un'attenzione
grande affinché non si infiltrino gruppi d'estrema destra".

Queste le paure. Per il resto tutti i promotori del Forum sono convinti che
il corteo del 9 novembre sarà "da parte nostra - sottolinea Agnoletto -
assolutamente pacifico" oltre che imponente, con il tam tam del movimento
che parla di centinaia di migliaia di partecipanti in arrivo da tutta Europa
a partire dai treni speciali che spagnoli e francesi hanno intenzione di
organizzare. E per questo Agnoletto, pronto a discutere il percorso del
corteo con la questura, ("non ci impunteremo su una strada piuttosto che
un'altra"), chiede ai fiorentini "di essere con noi" e Casarini assicura:
"Noi amiamo i monumenti, a differenza di Berlusconi che vuole svenderli".

Ma pacifico non vuol dire senza conflitti. Casarini ha qualche idea.
"Occupare banche che lucrano comprando le azioni delle multinazionali delle
armi", è una. "Ma quando parlo di azioni di conflitto - ha quindi spiegato
l'ex leader delle Tute Bianche - è evidente che sono azioni di conflitto e
consenso nella disobbedienza, come le abbiamo sempre fatte". E per questo
non esclude l'occupazione di appartamenti: "Occupare una casa per chi non ce
l'ha ma che razza di violenza è mai?".

Di questo i Disobbedienti discuteranno domenica in un'assemblea che dovrà
decidere come far entrare le azioni di "disobbedienza sociale" dentro il
percorso del Social forum. "Un'occasione - spiega Nicola Fratoianni neo
segretario dei Giovani comunisti - per pensare come tornare a produrre
conflitto dopo il rilassamento degli ultimi mesi".

Che forme prenderà questo conflitto è da vedersi, quello che è certo è che a
Firenze esordirà la rete di disobbedienti a livello europeo. A partire da
questa estate, dal campeggio No Border di Strasburgo i Disobbedienti
italiani hanno contattato Spagnoli, tedeschi, inglesi di Globalize
Resistence, Sloveni, scandinavi, per serrare le fila delle parti più
"focose" del movimento No global e lavorare insieme. "Sì - conferma
Fratoianni - sono pezzi di movimento affini a noi che hanno avuto un
ripensamento dopo Genova e che in questo modo, a differenza del G8, staranno
dentro il Forum sociale e non fuori e in azione per conto loro".

Questo dovrebbe evitare una nuova Genova ma Agnoletto avverte: "Noi ci
auguriamo che non arrivino gruppi violenti ma è evidente che il compito di
controllo di gruppi di questo tipo spetta alle forze dell'ordine perché non
accada ciò che avvenne a Genova. Voglio che sia chiaro: che nessuno tenti di
realizzare provocazioni''.

(1 ottobre 2002)