[ssf] [ssf(yahoo)] ogm e ricatti

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Author: paolaefranco
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Subject: [ssf] [ssf(yahoo)] ogm e ricatti
da liberazione del 28 settembre

      ciao
      franco



      Il Programma Alimentare dell'Onu preme perch=E9 il paese utilizzi gli=
 ogm=20=20
      La scelta dello Zambia=20=20
      Sabina Morandi=20
=20=20=20=20=20
      Si chiamava "La scelta di Sofie" ed era un film che lasciava il segno=
. Nella trama il sadismo nazista si concretizza nell'imporre a una madre di=
 scegliere quale figlio salvare e quale condannare. Durante il vertice di J=
ohannesburg di fine agosto si =E8 assistito alla versione geo-politica del =
dramma umano raccontato dal film. Abbiamo un piccolo stato, lo Zambia, in g=
ravissima crisi alimentare, una crisi provocata da cause naturali - sempre =
che naturale possa venire definita la desertificazione di vaste aree del pi=
aneta - e umane - uragani tariffari sul mercato delle materie prime aliment=
ari che sono spesso pi=F9 imprevedibili degli uragani veri. Abbiamo un orga=
nismo internazionale, il Programma Alimentare delle Nazioni Unite, che pres=
enta un semplice ultimatum: o accettate cibo geneticamente modificato oppur=
e niente.=20


      Chiudiamo i rubinetti=20
      La situazione =E8 ben esemplificata dalla lettera del dottor Raj Pate=
l dell'Institute for Food and Development Policy, e pubblicata qualche gior=
no fa sul "Financial Times": "La pressione internazionale esercitata per fa=
re accettare allo Zambia il cibo geneticamente modificato ha messo questo p=
aese in una situazione insostenibile. In sostanza si tratta di accettare gl=
i ogm che gli Stati Uniti non riescono a vendere in Europa o in Giappone, o=
ppure rinunciare agli aiuti umanitari". Lo Zambia deve scegliere se morire =
di fame oggi o esporre i propri cittadini non soltanto ai rischi connessi c=
on il consumo di un cibo non sicuro, quanto alla certezza che l'effetto dum=
ping - ovvero l'invasione di cibo-spazzatura che nessun altro vuole comprar=
e - roviner=E0 le esportazioni del paese, aumentando in poco tempo il numer=
o dei contadini affamati.=20


      La scelta =E8 terribile e se lo Zambia riesce a tenere duro, richiama=
ndosi al principio di precauzione sancito da Rio (non utilizzare nuove tecn=
ologie finch=E9 non =E8 provato che sono sicure) =E8 un piccolo miracolo di=
 testardaggine e di solidariet=E0 africana. Ma perch=E9 questo piccolo paes=
e =E8 cos=EC importante nella strategia globale della lobby biotech? Si tra=
tta soltanto di non cedere sui principi - =E8 noto che gli americani rifiut=
ano a priori di separare coltivazioni ogm da quelle naturali - o sempliceme=
nte di liberarsi di enormi derrate svendendole alle Nazioni Unite? Oppure l=
a posta in gioco =E8 ancora pi=F9 alta?=20



      Una testa di ponte
      Il 29 agosto scorso, con il Vertice in pieno svolgimento, il governo =
sudafricano ha dato il via alla sperimentazione in campo aperto di alcune p=
iante geneticamente modificate. Secondo Earthlife Africa, Ong ambientalista=
 locale, si pianteranno mele, patate e soia fino ai pi=F9 noti mais e coton=
e. Di fatto, mentre i mercati pi=F9 importanti del mondo si sono mostrati r=
estii ad accettare gli ogm, il governo sudafricano promuove attivamente l'i=
ndustria biotecnologica. Oltre ai ben noti problemi sanitari e ambientali l=
'immissione massiccia di questo tipo di raccolti minaccia l'antica pratica =
della conservazione e dello scambio dei semi da parte degli agricoltori, mi=
nando alle radici l'agricoltura di sussistenza con cui le popolazioni afric=
ane resistono ai capricci del clima e del mercato.=20


      L'arrivo dei semi ogm, oltre ad aggravare la crisi di un mercato inte=
rno invaso da prodotti a basso costo, con cui i coltivatori locali non ries=
cono a competere, minaccia di compromettere la biodiversit=E0 africana. Si =
tratta di una ricchezza biologica relativamente incontaminata della quale i=
 governi africani sono ben consapevoli cos=EC come sanno benissimo che, da =
un punto di vista sociale, un continente ancora prevalentemente contadino n=
on ha certo bisogno di un'agricoltura basata sull'alta tecnologia e sul bas=
so impiego di manodopera. Inoltre le tecnologie in questione finiranno per =
legarla ancora di pi=F9 alle imprese internazionali marginalizzando i picco=
li agricoltori.=20


      Dell'importanza dei piccoli agricoltori, del resto, si sono resi perf=
ettamente contro gli esperti che hanno stilato per l'Organizzazione per l'U=
nit=E0 Africana due dei pi=F9 avanzati modelli legislativi in circolazione,=
 la Legge modello africana sulla protezione dei diritti delle comunit=E0 lo=
cali, dei piccoli agricoltori e dei mezzadri e il Progetto modello di legge=
 nazionale per la sicurezza in biotecnologia, entrambi stilati insieme all'=
Institute for Sustainable Development di Addis Abeba. Entrambi i modelli, c=
he hanno avuto alta diffusione a Johannesburg, si basano sulla difesa del r=
uolo dei piccoli agricoltori e sviluppano la vecchia idea di un diritto bre=
vettuale comunitario contenuta nella proposta africana di modifica della no=
rmativa Wto relativa alla propriet=E0 intellettuale.=20



      L'anima del commercio
      Nei giorni del contro-vertice non era raro vedere contadini asiatici =
arringare platee gremite di agricoltori neri. Gli asiatici, e soprattutto g=
li indiani, hanno gi=E0 affrontato l'offensiva di promesse, menzogne e rica=
tti che sta piovendo oggi sulla testa degli africani. Il ricatto degli aiut=
i umanitari biotech, gi=E0 denunciato nel giugno scorso durante il summit d=
ella Fao, in un continente che sta letteralmente morendo di fame si sta tra=
sformando in un'offensiva in grande stile. Le trasmissioni televisive pro-b=
iotech si sprecano, cos=EC come gli articoli che entusiasticamente inneggia=
no al miracolo degli ogm mentre agitano lo spettro della fame.=20


      A parte i vecchi adagi sulla produttivit=E0 delle piante transgeniche=
, la versione africana della propaganda accusa "gli attivisti anti-ogm euro=
pei" di non capire la situazione semplicemente perch=E9 hanno "la pancia pi=
ena" come scrive The Star, quotidiano di Jo'burg, mentre i governi europei =
"non vogliono che la dipendenza africana dagli aiuti alimentari venga debel=
lata perch=E9 =E8 il loro modo di smaltire le scorte in eccedenza". L'agric=
oltura biotech "diversificando i raccolti agricoli fornir=E0 prodotti alime=
ntari sofisticati per il mercato globale". Peccato che il biotech tutto fac=
cia meno che "diversificare" e che il mercato globale sia lontanissimo - co=
me si fa a raggiungerlo senza infrastrutture? - e poco accessibile - come s=
i fa a competere con l'agricoltura sovvenzionata delle multinazionali?=20


      Mentre quasi tutti gli istituti di ricerca individuano nella sovranit=
=E0 alimentare gestita dalle comunit=E0 di piccoli coltivatori l'unico modo=
 di uscire dalla crisi alimentare, governi come quello sudafricano cantano =
il vecchio adagio dell'ingegneria genetica come panacea per tutti i mali. M=
a non tutti la pensano cos=EC. Karl Eklund, dell'associazione Fairwood, sot=
tolinea gli stretti legami del Programma Alimentare Mondiale con l'industri=
a, "legami probabilmente causati dalla mancanza di fondi pi=F9 che da una s=
celta consapevole". Ma il Pam "dovrebbe fermarsi a riflettere sulle consegu=
enze, per la gente, di ritrovarsi a dipendere da linee brevettate di mais e=
 grano che, fra l'altro, non possono venire stoccate per un'altra stagione"=
.=20



      La risposta africana
      Al Summit di Johannesburg il cibo geneticamente modificato =E8 stato =
sponsorizzato non solo dal Pam ma anche dal Wto e dalla Commissione economi=
ca delle Nazioni Unite per l'Africa, mentre i governi europei non esitavano=
 a spingere un prodotto rifiutato in casa propria. Il governo dello Zambia,=
 non avendo al momento alcuna possibilit=E0 di controllare il flusso degli =
aiuti, per evitare che i semi ogm vengano poi piantati e coltivati come =E8=
 avvenuto altrove nel mondo, ha deciso di rifiutare l'offerta richiamandosi=
 al principio di precauzione. Il dottor Lewanika, consulente scientifico de=
l governo, ha assicurato che "i piccoli coltivatori preferiscono morire di =
fame che usare cibo geneticamente modificato".=20


      I governi dell'Uganda e la Tanzania hanno offerto allo Zambia aiuti a=
limentari ogm free. Alcuni funzionari hanno messo il dito nella piaga: gli =
aiuti del Pam vengono elargiti sotto forma di fondi per comprare mais dall'=
industria biotech, e sono quindi regali al settore privato statunitense pi=
=F9 che alle popolazioni affamate. Secondo le Ong africane presenti a Jo'bu=
rg quello che serve per combattere la crisi alimentare =E8 ben altro. Sul l=
ungo periodo si tratta di rilanciare i sistemi di coltivazione tradizionale=
 perch=E9 gli agricoltori riprendano il controllo dei propri mezzi di produ=
zione mentre, sul breve termine, occorre migliorare le infrastrutture cos=
=EC che il cibo possa venire trasportato, all'interno del continente africa=
no, dalle aree di surplus a quelle di scarsit=E0.=20




=20=20=20=20=20



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