[Cerchio] berlusconi porta iella

Autor: dp
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BERLUSCONI PORTA JELLA!

Se dovessi banalizzare queste buie giornate italiane (e planetarie) viene
spontaneo affermare: noi italiani tra i tanti pregi abbiamo alcuni difetti
ormai consolidati: siamo non raramente opportunisti e superstiziosi.
Dovremmo approfittare di questo sentimento che ha le sue radici nel credo
fortuna e sfortuna per chiedere le dimissioni immediate del nostro premier e
del suo governo (alluvioni catastrofiche, incidenti ferroviari mortali,
acquedotti dove vi è necessità ed urgenza che appena inaugurate (dal
premier) vanno in tilt, terremoti, catastrofico mondiale di calcio dopo la
sua benedizione, aumento degli incidenti in genere sulle strade e nel
lavoro, licenziamenti e crac di grandi complessi industriali, aumento dei
suicidi, scomparsa delle stagioni, pedofilia e sfruttamento minorile
dilaganti, crollo di palazzi ecc. ecc.), emigrazione (aumento mostruoso di
morti nel tentativo di raggiungere le coste della speranza nel futuro: è più
che sufficiente mentre assistiamo al ritorno di un razzismo di non lontana
memoria. Intanto un autorevole rappresentante del governo chiede scusa per
le leggi razziali del ventennio: le cose sono due: o è fascista, e anche su
questo la Costituzione è chiara, e perciò chiede scusa per le sue colpe o
dei suoi simili o non lo è e non si comprende perché porga delle scuse visto
che chi ha lottato per la democrazia repubblicana era anch'egli vittima di
quelle ed altri vili leggi ). Come se non bastasse lo iettatore quando
pronuncia una frase trascina con sé ogni sorta di sventura: promesse sul
lavoro (si sono trasformate in abolizione di diritti, nuova disoccupazione,
lavori in nero, licenziamenti a catena, mortificazione dell'esperienza
cooperativistica, del mutuo soccorso e dell'associazionismo ecc.), legalità
(aggressioni a manifestanti e morte nelle piazze, autorizzazione a
realizzare falsi in bilancio, aumento dell'evasione fiscale e condoni per i
furbi, mancanza di contributi agli Enti Locali, manomissione continuata
della Carta costituzionale, norme anticostituzionali anche nel sistema
carcerario, scioperi per la legalità della stessa magistratura, omicidi e
furti a largo raggio, esplosione della criminalità organizzata, processi per
i potenti mai consumati ecc.), servizi (ritorno dei ticket sanitari,
difficoltà nei trasporti di mare, terra e cielo, distruzione del sistema
pubblico dell'istruzione, messa in discussione dell'intero sistema
pensionistico ecc. ecc.), ambiente (no comment), pace (Dio ci liberi dagli
iettatori su scala planetaria) e mille altri drammi non solo in Italia ma
nel pianeta intero (anche perché chi porta male non ha confini e quindi s'
intromette anche nelle questioni estere esportando i suoi nefandi poteri).
Più che di unto del Signore dovremmo parlare di anticristo: anche il
sentimento religioso è diffuso in Italia ed è bene spiegare alle masse che
qui non si tratta solo di sfiga. Evitiamo di parlare di sistema
informativo, di messa all'asta dei beni ambientali, storici ed artistici,
inflazione e recessione, carovita e mille altre tragedie. Non deve stupire
se mentre scriviamo tocchiamo ferro e se abbiamo iniziato ad acquistare, noi
che superstizioni non eravamo, decine di amuleti e ogni tipo di
portafortuna. Alcuni di noi vagano disperatamente nelle vie delle nostre
città cercando disperatamente un gobbo da abbracciare e terrorizzati al
pensiero che l'unico gobbo ancora in circolazione sia un vecchio generale
democristiano. Se invece volessimo (mentre il centrosinistra e dintorni
allegramente e sciaguratamente insistono a voler attendere il 2006 per
chiedere di allontanare il male dalle nostre case forse perché contaminati
nelle scelte dalla iella) rifiutarci di credere nella iella e negli
iettatori c'è parecchia carne al fuoco per chiedere semplicemente che
chiunque non rispetti la Carta costituzionale se ne chiama fuori e deve
essere perseguito come previsto dalla stessa. In sostanza: se anche un
piccolo furto impone la mano pesante della legge non si può evitare di
pretendere che la trasgressione delle regole di una nazione sia una cosa che
può accadere. Se io rubo o non so cos'altro di simile sono un "criminale" e,
quindi, la legge si attiva per la conseguente pena (in genere non si fanno
né dibattiti morali né ci si limita a semplici lamentale: questo accade solo
quando i colpevoli, i corrotti e i corruttori sono sufficientemente "lor
signori"). Se io esco dalla legalità costituzionale sto commettendo un reato
(in altri paesi il farlo richiama al golpismo) e pertanto è un obbligo che
la legge faccia il suo corso. E' interessante ipotizzare (sulla questione
migranti e la proposta di legge per l'impunità dei malfattori, sui diritti
del lavoro e lo stato sociale, sulla detenzione e il ruolo della
magistratura, sugli scioperi e la cooperazione, sui servizi e le libertà,
sui soldi alle scuole private e le devastazioni ambientali, sul federalismo
e la devolution, sulla guerra preventiva e le stesse regole della
rappresentanza nelle istituzioni ecc. ecc.) che si formi un comitato che
aiuti la Corte Costituzionale e la Magistratura ad intervenire per il
ripristino dello stato di diritto come è doveroso che avvenga.

menene ( scrivano per la democrazia popolare)

P.S.: facendo circolare questi appunti ingenui chiunque può aggiungere la
propria firma (personale o collettiva). Invitiamo avvocati e magistrati
democratici, giuristi ed esperti di diritto costituzionale a collaborare per
denunciare chiunque si macchi del crimine di violazione della legge
inventando una costituzione parallela (Licio Gelli insegna). Chiunque
volesse ricevere il libro la Costituzione della Repubblica Italiana (con
interventi di Claudio Fracassi, Bruno Giordani, Michele Capuano, Ines
Venturi, Enrico Giardino, Piero Calamandrei, Umberto Terracini (il testo e
la storia) supplemento de "La Comune" invii un proprio indirizzo di
riferimento.

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