[Forumgenzano] NO ALLA GUERRA

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Szerző: Emiliano
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Tárgy: [Forumgenzano] NO ALLA GUERRA
"Care amiche e cari amici, care compagne e cari compagni, alla luce del
nuovo e terribile spirare di venti di guerra, Rifondazione comunista ha
deciso di caratterizzare la manifestazione nazionale, già
programmata per il prossimo 28 settembre a Roma, ponendo al suo centro il
tema della pace. Uno striscione che recita 'NO ALLA GUERRA' aprirà il
corteo. Abbiamo deciso di rivolgere un
invito alla partecipazione alla manifestazione, il più ampio possibile,
nelle forme e nei modi con i quali ognuno riterrà di farlo. In particolare,
l'addensarsi dei segnali dell'imminente scatenarsi di un nuovo micidiale
conflitto, rende veramente fondamentale che si faccia sentire subito e con
grande determinazione il 'popolo della pace'. E' questo il principale
strumento che abbiamo in
mano per contrastare questa nuova recrudescenza della guerra infinita. Le
immagini e le notizie che giungono in queste ore dalla Palestina impongono
una immediata risposta di mobilitazione internazionale contro la guerra
globale di Bush e Sharon. In questo senso, vorremmo che la manifestazione
del 28 settembre
possa essere vissuta come una prima iniziativa nella quale tutti coloro che
si riconoscono, senza alcuna condizione o qualunque 'se' o 'ma', nella
discriminante del rifiuto della guerra e del terrorismo, possano sentirsi
insieme protagonisti.
Così, allo stesso tempo, vorremmo che, tutti coloro che si riconoscono nella
discriminante del rifiuto delle politiche neoliberiste, possano trovare un
comune terreno di confronto per una piattaforma di alternativa, a cominciare
dall'estensione dei diritti del lavoro - a partire da quello dell'articolo
18 sul licenziamento senza giusta causa - dei diritti sociali e di quelli di
libertà e civiltà, così duramente attaccati dal governo delle destre, come
nel caso della legge Bossi Fini sull'immigrazione. Bisogna
contrapporre alle destre un modello sociale alternativo, a partire da una
lotta intransigente per la difesa dello stato sociale, dell'ambiente, della
democrazia.L'atteggiamento di molti esponenti dell'Ulivo invece continua ad
essere ambiguo, basti pensare alle posizioni espresse da D'Alema o alle
critiche di Rutelli allo sciopero generale convocato dalla Cgil.
L'allergia per i movimenti degli stati maggiori del centrosinistra
rappresenta la continuazione dei comportamenti che li hanno caratterizzati
quando erano al governo (neoliberismo, sostegno alle guerre della NATO,
inciucio permanente).
Non è a loro che ci rivolgiamo, ma ai tanti che hanno partecipato alle
mobilitazioni del
'movimento dei movimenti', agli scioperi e alle manifestazioni di questi
ultimi mesi. Le politiche del governo Berlusconi suscitano una sempre più
vasta indignazione. Lo stravolgimento dei fondamenti dello stato di diritto,
i provvedimenti
legislativi confezionati per garantire l'impunità ai corrotti e ai potenti,
il monopolio delle reti televisive e l'attacco alla libertà
dell'informazione hanno spinto tanti cittadini e cittadine a riscoprire il
valore
dell'impegno civile e della partecipazione. Il successo di tutte le
mobilitazioni di resistenza, da Genova agli scioperi fino alla
manifestazione di Roma del 14 dimostrano che c'è nella società italiana una
diffusa disponibilità a mobilitarsi per contrastare una politica arrogante e
pericolosa.
Abbiamo, in questi mesi, intrecciato relazioni e svolto comuni iniziative
che hanno determinato una feconda comunicazione tra forze politiche, forze
sindacali, realtà di movimento, associazioni e realtà del volontariato.
Abbiamo imparato come sia realmente possibile intrecciare esperienze e
percorsi e contemporaneamente mantenere la propria autonomia e la propria
identità politico culturale.
In questo senso, pensiamo che la nostra manifestazione del 28 settembre
possa essere vissuta come una tappa di questa feconda relazione, allo stesso
modo dei successivi momenti di lotta, a partire dallo sciopero generale
indetto dalla Cgil per il 18 ottobre.
Sabato 28 si svolgerà contemporaneamente a Londra la manifestazione contro
la guerra di Bush che raccoglierà sindacati, associazioni e personalità
della sinistra alternativa ( da Ken Loach ad Harold Pinter) che contestano
la posizione guerrafondaia di Tony Blair. E' fondamentale che a Roma come a
Londra si esprima forte il NO ALLA GUERRA".
I compagni e le compagne di Rifondazione comunista.