[Cm-roma] Critical Mass Newsletter #7

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Autore: +cauz./filipp0.
Data:  
Oggetto: [Cm-roma] Critical Mass Newsletter #7
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Critical Mass Newsletter
numero 7
Mercoledi' 25 Settembre 2002


__________ rave against the machine _________________



::::::::::::::::::::::::apPuntamenti:::::::::::::::::::::::



_ il 27 settembre si festeggieranno i primi dieci anni di vita di Critical
Mass, e mentre a San Francisco si organizzano per una festa che coinvolgera'
migliaia di ciclisti (<http://www.talkfastrideslow.org/10/10.html>,
<http://www.critical-mass.org/10/>) , in italia (in questi giorni la notizia
avra' spazio anche su <http.//italy.indymedia.org>) si festeggia
criticamente a:

* MILANO
ore 18: ritrovo per la massa critica in piazza dei mercanti,
ore 20: aperitivo alla ciclofficina caotica, presso il deposito bulk (via
niccolini ang. piazzale cimitero monumentale),
e a seguire, ore 22: bici/video/musica/biciriparazioni,
carboidrati/doping/AUTO_depilazione...

* ROMA, massa critica a partire dalla fermata della metropolitana di
piazzale ostiense, ritrovo alle ore 18.

* TORINO, doppia massa critica a partire dalle 18.30: una si ritrova in
piazza statuto, l'altra alle gru.




_ CM a VICENZA
primo incontro: sabato 28 settembre, ritrovo ore 17
piazzale del mercato nuovo



_ CM ad ANDRIA
ogni domenica
ritrovo ore 10.30
e tutti i giovedi'
ritrovo ore 21.15
partenza dal monumento ai caduti
<http://www.inventati.org/criticalmass/andria.htm>



_ CM a PISA
secondo appuntamento: 26 settembre
con l'intenzione di ritrovarsi ogni giovedì
ritovo ore 18
davanti alla facoltà di Veterinaria in Viale delle Piagge
<http://www.inventati.org/criticalmass/pisa.htm>



_ CM a FIRENZE
primo appuntamento: 11 ottobre
ritrovo ore 18
piazza ss. annunziata



_ CM a CAGLIARI
ogni ultimo giovedi' del mese (prossimo appuntamento il 26 settembre)
ritrovo ore 20.00
piazza della repubblica



_ CM a GENOVA
ogni venerdi'
ritrovo ore 21.30
giardini di fronte alla stazione brignole (fermate autobus)
<http://www.inventati.org/criticalmass/genova.htm>



_ CM a BOLOGNA
ogni giovedi
ritrovo ore 21
piazza nettuno
<http://www.inventati.org/criticalmass/bologna.htm>



_ CM a BRESCIA
ogni giovedi
ritrovo ore 20.30
piazza della loggia
<http://www.inventati.org/criticalmass/brescia.htm>



_ CM a MILANO
ogni giovedi
ritrovo ore 21.30
Piazza dei mercanti
<http://www.inventati.org/criticalmass/milano.htm>


_ milano, ogni domenica
dalle 16.00 alle 22.00
alla ciclofficina (c/o deposito bulk, piazza cimitero monumentale)
aperitivo tra autoriparazioni di biciclette



_ PEDALI NELLA NOTTE a NAPOLI
ogni giovedi' sera
ore 21.00
piazza Plebiscito
<http://www.inventati.org/criticalmass/napoli.htm>



_ CM a ROMA
ogni ultimo venerdi' del mese (la prossima e' il 30/8)
ore 18
piazzale Ostiense, fermata metropolitana
<http://www.inventati.org/criticalmass/roma.htm>



_ CM a TORINO
ogni due giovedi
partenza ore 21.30
davanti al municipio, via palazzo di citta
<http://www.inventati.org/criticalmass/torino.htm>






_ per qualsiasi aggiornamento consulatare il sito
<www.inventati.org/criticalmass>
o contattare la ML cm-crew@???




:::::::::::::::::::::::::WorkInProGres:::::::::::::::::::::::



_ Giungono richieste per una massa critica a Padova, Parma, Modena e Savona;
_ Si sta ipotizzando una massa critica a Firenze in occasione dell'European
Social Forum di inizio novembre, per tale occasione e' stata proposto anche
un invito ad utilizzare la bicicletta come "mezzo ufficiale" dell'incontro ;
_ E' in via di nascita la massa critica pisana, un primo appuntamento c'e'
stato la scorsa settimana, altri si spera seguiranno presto...
_ Si cerca ancora un editore italiano per il libro sulle Critical Mass di
tutto il mondo, gia' pubblicato negli Stati Uniti, e curato da Chris
Carlsson chiunque sia interessato lo faccia sapere in lista
cm-crew@??? ;
_ A giorni sara' disponibile la seconda edizione della magliette di Critical
Mass ;




critical mass italia e' un'entita ancora all'inizio della sua evoluzione,
ma per creare +kaos e per raggiungere una massa critica e' necessaria
anche la tua collaborazione iscriviti alla ML della cm-crew:
<http://www.inventati.org/mailman/listinfo/cm-crew/>
oppure segnalaci la tua disponibilita': cm-crew@???




:::::::::::::::::::::::::dallaMassa:::::::::::::::::::::::::::::




_____ CM report:



_* CriticalMass ad ANDRIA

qui ad andria abbiamo iniziato in 4 la prima domenica di luglio e
ora... siamo in un centinaio. Sicuramente cresceremo ancora per tutta una
serie di motivi. il primo volantino "distribuito ad un concerto di
musica popolare" scritto a mano da veri amanuensi in tiratura di 25
copie. riaperto il centro servizi sono diventati migliaia di volantini,
tutti fotocopiati. per un mese eravamo sempre sempre 5 o 6. al terzo
incontro mentre pedalavamo abbiamo incontrato un signore con due
bambini lo abbiamo seguito e subito siamo diventati 9 e poi sempre di
più. il nostro problema è il giovedì: siamo solo una trentina. l'ultima
critica di giovedì ci siamo fatti il centro storico, una signora dal
balcone si è spaventata ha iniziato a gridare e ci ha innaffiato con
due secchi d'acqua. penso che in città piccole come la nostra
"100.000 abitanti" si possono ottenere grandi risultati. infatti già
un bel gruppo di persone ha iniziato ad andare al lavoro in bici.



_* CriticalMass a MILANO, 01 agosto

fedelissimi a padre pio, a mastella e all'ultima campagna pubblicitaria di
non si sa quale compagnia di voli ad alto prezzo... i
criticalmassonipiduisti milanesi ieri sera si sono spinti la dove nessuno
prima aveva osato, la dove non volano le aquile per la paura di incidenti,
la dove nessuno aereo mai riusci' a prendere le misure della pista,
insomma, all'allegro parco giochi dell'aeroporto milano linate.
questa la chicca della massacritica di iersera, con lunga volata lungo viale
forlanini (praticamente un'autostrada) ed ingresso a carosello di una
sostanziosa parte dei piu' di cento ciclici presenti all'interno della hall
partenze/departures, deserta come poche piazze agostane e affollata solo
da qualche addetto alle pulizie arrabbiato (ma sotto sotto, secondo me,
ridevano...) e da una coppia di poliziotti sorpresi. meno sorpreso il signor
"sono il gran capo dei marescialli dei carambigneri" che ha puntato la
massa cercando il frontale contromano a sirene spiegate, per poi
scendere dall'auto e riuscire a dire soltanto "siete contromano, vi do la
multa a tutti!", condito da pietosa scenetta da servo chiedendo i
documenti al primo malcapitato del gruppo che fortunatamente l'ha
ignorato come si merita e si e' incamminato (meglio... impedalato) col
resto della massa in direzione opposta.



_* CriticalMass a MILANO, 19 settembre

Notte di scighéra ["nebbia", n.d.t.] a Baggio, ieri.
Dopo un po' di giovedì piovosi che hanno intasato il centro di mi l'ano,
la massa ha preso il volo. Periferia.
Ormai autunno, si vede che arriva prima in periferia, la massa gli è
andata incontro. Autunno senza pioggia però. Si passa da luoghi
ormai cari: il cavalcavia delle Nord vicino alla Triennale, decine di giri
ottovolante, gioia e rivoluzione, poi San Vittore (Filangeri n. 2) la
massa omaggia i galeotti, ma Baggio è una calamita.
Per molti è solo un nome, per altri un luogo dello spirito, qualcuno
favoleggia di spingersi ben più in là, nella favolosa Baggiòlo, una
specie di Ur-Baggio, che sulle carte e nei catasti manco esiste.
Baggio, se guardate la cartina, è frutto del colonialismo ambrosiano:
uno stretto budello la collega a Mi l'Ano. Un cartello inganna il
viaggiatore: "centro". E io che credevo di arrivare in un attimo a S.
Apollinare e sono invece arrivato in piazza Duomo dopo quasi un'ora.
Ai baggesi tocca la sventura di avere anche loro per sindaco l'Albertini.
E poi ieri non siamo andati solo a Baggio, periferia, ma alla periferia
della periferia: cavalcavia sulla tangenziale salita-discesa, sotto gli
autosauri. Ignari che sopra le loro teste qualcuno stava liberando
anche il quartiere degli Olmi, la periferia di Baggio. Dopo non c'è più
niente. Le colonne d'Ercole e ancora scighéra.




_____ CM photos


_ Roma
*
http://it.briefcase.yahoo.com/bc/mynameismarlowe/lst?.dir=/Le+mie+foto/CM+26
+luglio
(se l'URL e' troppo lungo e va a capo... ricomponetelo!)



_____ CM videos


_ Torino
* http://italy.indymedia.org/news/2002/09/84385.php
* http://www.inventati.org/criticalmass/video/massmail01.mov


_ Milano
* http://italy.indymedia.org/news/2002/09/84384.php o
http://www.inventati.org/criticalmass/video/massa_milano.mpg
(!Attenzione!: video di 20MB, non compresso in nessun modo e
privo di audio!...)
* un video e' presente anche su:
http://vivimilano.corriere.it/servizi_speciali/230702_criticalmass/index.htm


_ Roma
* http://italy.indymedia.org/news/2002/09/84447.php
* http://www.geocities.com/strettoia/CMovies/


_ Genova
http://italy.indymedia.org/news/2002/07/64665.php




_____ CM audios:

_ * una rikombinazione di audio della massa critica di milano e
dell'intervista a chris carlsson e' disponibile su skizoradio (seguire il
link dalla freccia):
http://radio.autistici.org






:::::::::::::::::::::::::segnalAzioni:::::::::::::::::::::::



____Avvistamenti:



_ * da "il manifesto", 11 agosto

Cicli e ricicli di protesta

Si chiamano Critical mass e ogni venerdì bloccano le strade di San Francisco
con le biciclette. «Vogliamo conquistare spazi nelle strade occupate dalle
auto», spiega il fondatore Chriss Carlsson

Compleanno A settembre il movimento festeggerà i dieci anni dalla nascita

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Con quella scritta sulla maglietta da battaglia - one car less (un'auto di
meno) - Chris Carlsson, 45 anni, ha tutta l'aria di un professore di Berkley
in vacanza. E' scrittore, editore, produttore e designer multimediale, da
venti anni factotum del movimento californiano. Dieci anni fa ha avuto
un'idea geniale che sta facendo il giro del mondo. «Stavo pedalando quando
mi è venuto in mente che sarebbe stato bello formare una massa compatta di
ciclisti in grado di conquistarsi uno spazio di libertà nelle strade di San
Francisco». La sua idea si chiama critical mass, è diventata un movimento
senza capo ne coda che ha cambiato la storia sociale della bicicletta
spingendo migliaia di anarco-ciclisti a formare grumi di resistenza nel
traffico per contrastare un sistema che si regge sul dominio segregante
dell'automobile (e per divertirsi). E' tutto scritto nel libro che Chris
Carlsson ha curato e che presto potrebbe essere tradotto anche in italiano,
Critical mass. Bicycling's defiant celebration. Le masse critiche oggi si
ritrovano in centinaia di città nel mondo (180 negli Usa, 111 in Europa) e
anche i ciclisti critici nostrani si sono mossi per dire Noi non blocchiamo
il traffico, noi siamo il traffico. E siccome il decennale di critical mass
è alle porte - festa a San Francisco, 27 settembre 2002 - ovunque fervono i
preparativi per rispondere con una pedalata all'invivibilità del modello
urbano contemporaneo.

Torniamo al 1992

A San Francisco per le biciclette è sempre stata piuttosto dura. Negli Stati
uniti, anche se per legge le biciclette hanno tutto il diritto di circolare,
l'automobile è sacra. L'impianto stradale di San Francisco è stato concepito
solo per le automobili e fino a dieci anni fa poche persone avevano il
coraggio di scendere dall'auto per salire su una bicicletta. Se pedalavi,
rischiavi di finire per terra fuori strada. I ciclisti prima di critical
mass erano degli individui che passavano nella stessa strada senza
conoscersi e senza entrare mai in contatto tra loro. Poi, una scelta
individuale considerata stravagante si è trasformata in una svolta
collettiva per la conquista di uno spazio di libertà. Una specie di
zerocrazia dove ognuno fa quello che gli pare, nel gruppo si chiacchiera, si
stringono amicizie, ognuno è libero di prendere l'iniziativa.

Come è andata la prima volta?

Dopo cinque o sei mesi di interminabili discussioni, ho proposto di
incontrarci una volta al mese per organizzare una sorta di coincidenza
collettiva. Per due settimane ho girato San Francisco mettendo un volantino
su ogni bicicletta. Alla fine, era il 25 settembre del 1992, un venerdì, ci
siamo trovati in un punto preciso alle 18 del pomeriggio - in Market
Street - perché volevamo riunirci tutti insieme per tornare a casa dal
lavoro in bicicletta, come una massa compatta che le automobili non
avrebbero potuto fare a meno di superare. Avevamo intenzione di chiamare
tutto questo Grumo del Pendolarismo, come un blocco nelle vene che fa
saltare il sistema circolatorio, poi abbiamo scelto Critical Mass.

E' filato tutto liscio?

Le prime volte eravamo come invisibili, circa 45 biciclette, la gente ci
salutava sorridendo come si sorride a una comitiva che va a farsi una
scampagnata. Fin da subito la piccola massa critica ha espresso una
contraddizione: c'erano ciclisti che non vedevano l'ora di bloccare il
traffico e fare casino con gli automobilisti perché li consideravano
avversari, altri invece, la maggioranza, cercavano di farseli alleati:
scendete dall'automobile, gridavano. Il nostro slogan era: «Noi non
blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico». E' stato subito un successo,
perché non si trattava di una manifestazione per conquistare qualcosa in
futuro ma di una cosa bella da vivere nell'immediato, era come se si fosse
concretizzata la possibilità di crearsi uno spazio dove sperimentare un
mondo migliore da vivere subito. Le prime volte arrivava gente che ci
portava fiori e noi li gettavamo agli automobilisti.

Possibile che nessuno ce l'avesse con voi?

Beh, quando siamo diventati un migliaio il traffico di San Francisco si è
bloccato completamente. La polizia non sapeva come comportarsi, arrivava e
cercava di individuare chi avesse organizzato la manifestazione, voleva
parlare con il "leader", chiedevano se era un appuntamento politico o
sportivo. Facevano multe a caso, 50 o 200 dollari, per esempio se un
ciclista passava col rosso, ma non ha funzionato: presentavamo ricorso in
tribunale, poi è bastato rispettare le regole del traffico per farli
impazzire.

Un venerdì però è finita male...

Nel luglio del 1997 il sindaco di San Francisco si era messo in testa di
sradicare critical mass. Voleva aprire una trattativa e si affannava a
cercare un leader per raggiungere un ragionevole compromesso. Insomma,
voleva stabilire una specie di percorso protetto per trasformare il tutto in
un'insipida parata ecologica. A dire il vero, qualche leader improvvisato è
andato a trattare, ma critical mass non ha mai risposto ad alcun leader e il
tentativo del sindaco è fallito. Quel giorno il sindaco si è presentato
all'appuntamento per augurarci buon divertimento, ma ha raccolto solo una
tremenda bordata di fischi. La polizia era già piuttosto nervosa. Al primo
tentativo di blocco, più di 7 mila ciclisti si sono sparpagliati come uno
sciame per tutta la città bloccandola completamente. Non sapevano più cosa
fare. Gli elicotteri volteggiavano in cielo senza sapere dove andare, sono
arrivati i poliziotti con i caschi anti-sommossa e hanno inutilmente cercato
di costruire una diga per bloccare la massa critica. Alla fine, sono
riusciti a imbottigliare un centinaio di ciclisti, prima li hanno pestati
per bene e poi li hanno arrestati: a ripensarci adesso fa anche un po'
ridere vedere un cop tutto bardato che manganella una povera ciclista, ci
sono le foto...

Adesso il venerdì è tutto ok?

I poliziotti hanno imparato che non possono controllare critical mass, hanno
anche imparato che devono stare alla larga. Ci tollerano. Ormai siamo circa
7-800 ciclisti fedeli e un venerdì al mese San Francisco ha lo stesso
"problema".

Ma essere ignorati non può anche significare che la massa critica è stata
assorbita e quindi disinnescata? Insomma, la mancanza di conflitto non
rischia di fiaccare i movimenti?

La storia non finisce mai. E' proprio in quel momento che si può portare
un'esperienza a un altro livello: perché se veniamo lasciati soli siamo
davvero liberi di rendere le nostre iniziative più interessanti, il
difficile è che a questo punto tocca a noi. Quando il conflitto rientra,
siamo gli unici responsabili dello spazio che ci siamo guadagnati.

Dopo dieci anni, quali risultati concreti avete ottenuto?

Molti. Intanto la città è cambiata radicalmente: basta pensare che dal 1992
a San Francisco ci sono in circolazione il 700% di biciclette in più. Oggi
finalmente la bicicletta esiste nella testa della gente, anche se è
difficile misurare il grado di consapevolezza delle persone sulla reale
portata politica di questo cambiamento. Sono convinto che chi ha partecipato
a critical mass è cambiato, perché la gente, anche persone che con la
politica non avevano niente a che fare, ha sperimentato per una volta che si
può essere protagonisti di un cambiamento, anche se piccolo.

Davvero non c'è niente che non abbia funzionato?

Mi sarebbe piaciuto che lo spirito situazionista di critical mass avesse
contagiato altri punti di rottura del sistema dove stanno nascendo i
conflitti. Invece non è così.

Perché proprio attraverso la bicicletta è stato possibile aggregare una
massa inedita capace di porre con forza una questione fondamentalmente
politica? Quanto conta il mezzo?

In una società dove il capitalismo governa tutto e lo scontro di classe,
incredibilmente, sembra superato - in America tutti sgobbano ma si credono
potenziali milionari... - credo che nel trasporto ci sia ancora un piccolo
spazio per sottrarsi alla strategia del controllo: staccarsi dal volante
dell'automobile. Magari lo fai anche perché sei spinto da alcuni principi
anti-sistema, ma il fatto è che appena pedali stai bene perché realizzi
subito alcuni tuoi bisogni. Salire in bici è un modo immediato per disertare
un mondo atomizzato realizzando subito qualcosa di diverso.

Il problema è come tradurre una scelta individuale in una azione politica.

Per molti la forma più normale di resistenza alle forze economiche più
deteriori è il sabotaggio, l'attacco frontale, l'azione collettiva. Io
personalmente sono molto più individualista. Se qualcosa nei meccanismi che
regolano la società non mi piace, semplicemente dico «ciao, io me ne vado».
Per molti della mia generazione la forma più normale di opposizione è la
diserzione. Non mi piace stare fermo in coda col culo incollato al sedile?
Mollo l'auto e mi diverto molto di più. Il problema però è che le scelte
individuali sono poco visibili, poco politiche. Noi disertori dobbiamo
metterci insieme in gruppi temporanei e far vedere agli altri quanto si viva
meglio da disertori, in un'azione di comunicazione in positivo, da individuo
a individuo. Credo che questo sia il significato di critical mass.

Immagino che attorno alla massa critica sarà fiorito un marketing molto
insidioso. Siete di moda?

In America si vende tutto e ce l'aspettavamo, eppure non è successo. Siamo
sempre stati tutti d'accordo nel non voler commercializzare questo spazio
libero, sottrarsi al consumo è un altro modo per disertare questo tipo di
mondo.

A Milano ho visto una bici in vetrina, mi ha colpito l'estetica aggressiva
del modello e il fatto che venisse pubblicizzata con lo slogan "illegal
bike". Forse il mercato ha già inventato il prodotto giusto per il ciclista
critico?

Non penso che si siano ispirati a noi. Nelle città americane ci sono i
"messangers", quelli che voi chiamate pony express. Forse quella bicicletta
riprende l'estetica dei ciclisti-postini. Sono molto aggressivi e
spericolati, fanno i duri, hanno i polpacci tatuati...anche loro vengono con
noi il venerdì sera ma si annoiano subito se non ci sono scontri con la
polizia. In America c'è una vera sub-cultura dei ciclisti machos,
organizzano bike-rodeos, gare a lancia in resta, ci sono anche bici con
razzetti sputa fuoco...

Un consiglio per le neonate masse critiche italiane

Concentratevi sul piacere e divertitevi: critical mass serve a dire che non
bisogna aver paura di abbassare lo standard di vita. Si può vivere bene
anche guadagnando meno, spendendo meno, lavorando meno. L'auto è una
macchina che succhia energie, soldi, tempo. La sua funzionalità è
sopravvalutata, la verità è che le auto servono a far girare soldi e
produrre posti di lavoro. Anche l'industria bellica crea lavoro, ma questo
non vuol dire che vada difesa.
[LUCA FAZIO]


_* La rivista del Volontariato,
articolo sul numero di luglio.


_* L'Unione Sarda,
articoli sui numeri del 3 e del 4 agosto;


_* Metro,
articolo nelle due pagine centrali del 7 agosto,
disponibile al link:
<http://www.inventati.org/criticalmass/materia/cm_su_metro.pdf> ;


_* Donna (inserto de La Repubblica);
articolo sul numero del 7 settembre;


_* Come,
articolo sul numero della settimana del 15 settembre;


_ * Carta,
numero di meta' settembre;


_* Il Sole 24 Ore,
articolo sull'inserto culturale del 22 settembre;







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