R: [Lecce-sf] breve sintesi incontro lsf del 23 sett.

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著者: Luigi Pirelli
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題目: R: [Lecce-sf] breve sintesi incontro lsf del 23 sett.
Immagino sia girato in lista, comunque riporto di seguito il risultato
dell'incontro romano sulle iniziative contro la guerra...

M'e' sembrato di capire, o forse mi sbaglio, che ci sia confusione con le
date per quanto riguarda l'iniziativa "mille piazze d'Italia contro la
guerra" prevista per il 5 ottobre e non per il 9 novembre dove la
manifestazione, appunto per le ragioni esposte da Alessando, si terra' a
Firenze.

Nulla toglie che se si riuscisserro a realizzare manifestazioni in mille
piazze anche per novembre, il risultato sul territorio sarebbe decisamente
maggiore.

BeSoS, Luis

-----Messaggio originale-----
Da: forumlecce-admin@???
[mailto:forumlecce-admin@inventati.org]Per conto di Alessandro Presicce
Inviato: martedì 24 settembre 2002 2.06
A: forumlecce@???
Oggetto: Re: [Lecce-sf] breve sintesi incontro lsf del 23 sett.


Cara Katia e tutti,
ero a Galatina mentre si trattava il punto sulla guerra.

Sono molto d'accordo su una mobilitazione forte contro questa nuova
tragedia.
Tuttavia ritengo che la data del 9 novenbre non sia opportuna visto che
molti di noi saranno a Firenze per il Forun Sociale Europeo, appuntamento
prioritario che il movimento tutto si è dato da mesi.

Ricordo per tutti che dal 6 al 10 novembre oltre 30.000 persone ragioneranno
insieme, per la prima volta, di un'altra Europa possibile.

Siamo in ritardo su questo tema e spero che nell'aggiornamento della
riunione se ne possa parlare. Per chi vuole approfondire il tema:
http://www.fse-esf.org

Saluti,
Alessandro

---------------------------------

Resoconto dell'incontro "INIZIATIVA COMUNE CONTRO LA GUERRA", organizzato da
Bastaguerra-socialforum (Coordinamento nazionale per il Forum Sociale
Europeo),allargato a tutte le reti pacifiste- Roma 21 settembre 2002, presso
l'ARCI di Via Goito.


All'incontro hanno partecipato le seguenti associazioni:

ACTIONFORPEACE,ARCI,ASSOPACE,ATTAC,AKAMATA(quotidianogiapponese),APRILE(rivi
sta),ALTRAGRICOLTURA,BEATI COSTRUTTORI DI PACE, BERRETTI BIANCHI, COBAS,
COBAS-SCUOLA, SinCOBAS, CONVENZIONE DONNE CONTRO LE GUERRE, CAMPAGNA
ANTIGUERRAGRECIA, DISOBBEDIENTI ROMA, DONNE IN NERO, EMERGENCYROMA, FIOM,
FORUMAMBIENTALISTA, FORUM III SETTORE, GIOVANI COMUNISTI, GUERRA§PACE
(rivista), LILLIPUT, MARCIAMONDIALE DELLE DONNE, MEGACHIP,RETE PER LA
GLOBALIZZAZIONE DEI DIRITTI, SEGRETERIA SEN. DISIENA per il COMITATO CONTRO
LA GUERRA ALL'IRAQ, P.R.C E FORUMDONNE del PRC.(on.DEIANA), SOCIALISMO2000,
SOCIALFORUM di BRESCIA, di CORREGGIO, di FIRENZE, di GENOVA, di MILANO, di
ROMA, TAVOLA PER LA PACE, TERRANUOVA, UNPONTEPER.

Piu' BASTAGUERRA NAZIONALE E DI ROMA.

I soggetti presenti partecipano quasi tutti al Coordinamento per il Forum
Sociale Europeo e condividono le iniziative di mobilitazione contro la
guerra, già proposte nella riunione del 15 a Firenze

Il carattere della riunione è stato molto operativo dal momento che i
soggetti presenti condividono pienamente l'obiettivo politico comune (unirsi
contro la guerra) e aderiscono quasi tutti all'appello europeo per la
mobilitazione contro la guerra in Iraq (qui sotto di seguito incollato).

Si è discusso su due punti: a) iniziative e proposte contro la guerra in
Iraq;

b) possibilità di realizzare una rete stabile di coordinamento tra i
soggetti presenti ed altri comunque interessati a condividere l'impegno
contro la guerra in modo più continuativo.

Circa il punto a) si è deciso di partecipare e di organizzare assieme
l'iniziativa "mille piazze d'Italia contro la guerra" per il 5 ottobre,
garantendo un coordinamento locale delle iniziative comuni in ore luoghi e
modalità da definire con incontri che verranno appositamente organizzati.

Si è inoltre deciso che si darà il massimo impegno per la riuscita della
grande manifestazione europea di Firenze del 9 novembre che costituisce la
prima manifestazione continentale contro la guerra dopo gli anni '70 e '80.

La discussione politica ha segnalato la necessità di considerare la guerra
all'Iraq come parte della guerra infinita, ( come ne sono parte
l'Afghanistan e la Palestina) e dunque di collegare le iniziative politiche
e di protesta ad una generale opposizione contro la guerra globale e per la
fuoruscita dell'Italia dalla guerra e dalle scelte che ne conseguono ( vedi
l'invio dei mille alpini in Afghanistan a sostituzione del contingente
britannico che andrebbe in Iraq). E' stato ribadito che lo slogan proposto
"No alla guerra, con o senza l'ONU" rappresenta largamente la coscienza
diffusa nel movimento e nelle reti pacifiste : che cioè questa guerra
all'Iraq è il prodotto di scelte di predominio e di guerra unilaterale da
parte degli USA ( e dei suoi alleati ) per il petrolio e non solo, ma che
sussiste il rischio che l'Onu possa offrire una qualche legittimazione o
ultimatum volto non a scongiurare bensì a giustificare la guerra, a causa
delle inaudite pressioni operate dagli USA sia sull'Onu che su tutti gli
Stati . Si ribadisce perciò la necessità. di opporsi alla guerra nel paese e
in Parlamento anche qualora fosse un intervento autorizzato dall'ONU o in
qualunque modo giustificato. La discussione sulle iniziative immediate
contro la guerra si è estesa anche ad altre proposte che allargano il raggio
delle azioni.

- Si è proposto di dare allo sciopero generale del 18 ottobre un forte
significato di opposizione alla guerra e di collegare le tematiche sindacali
al No alle spese militari per riconvertirle in spese sociali, anche in vista
della finanziaria.

- Si è proposto di rilanciare l'iniziativa di lotta e solidarietà per la
Palestina, tenendo conto dell'aggravarsi della situazione già drammatica dei
territori dell'ANP già occupati e bombardati da Israele.


E' stata segnalata la necessità di organizzare una manifestazione nazionale
contro la guerra a Roma, specialmente qualora la situazione precipitasse in
Iraq coi bombardamenti e la messa in pratica della guerra preventiva ("vedi
dottrina Bush").


Alcuni interventi hanno segnalato la necessità di protestare a Roma presso
le sedi della ambasciata U.S.A.- davanti a cui si è proposto di fare un
sit-in permanente a staffetta- e del Ministero della Difesa (ridenominato
della Guerra).


-E' stato proposto di organizzare una presenza significativa al corteo del
28 settembre di Rifondazione a Roma che è dedicato al NO alla guerra e che
si svolge in contemporanea con la manifestazione nazionale a Londra contro
la guerra lanciata dalle Trade Unions; ciò anche con l'eventuale
allestimento di una Tenda per la Pace a piazza del Popolo.


-Alcuni interventi hanno proposto di organizzare iniziative di protesta
attorno alle basi militari e ai "luoghi di guerra" come le fabbriche degli
armamenti. Ad esempio il Genova social forum propone una marcia, nel periodo
subito precedente il Forum europeo di Firenze, che tocchi alcuni luoghi di
guerra significativi nel Nord del paese fino a Firenze . La base militare di
Camp Darby è stata proposta come uno dei luoghi di una protesta nonviolenta.


-Sono state proposte campagne di boicottaggio contro l'economia di guerra,
azioni di disobbedienza civile e iniziative permanenti di controinformazione
attraverso le Tende per la Pace, il coinvolgimento delle scuole, degli
insegnanti e del movimento degli studenti.


-E' stato proposto di costituire i corpi civili di pace , come strumenti
della azione comune dei pacifisti.


Circa il secondo punto si è espressa la volontà collettiva di mettersi in
rete e avviare un percorso comune per una CONVENZIONE CONTRO LA GUERRA, che
rispetti ogni singolarità, senza imporre nessuno stile linguaggio o azione
che non sia concordata e ferma restando l'autonomia di creatività e di
percorso di ciascuna associazione. Si è espressa la volontà di allargare
questo percorso comune, invitando espressamente a farne parte i soggetti
presenti e attivi della società civile che vogliano condividere l'impegno
continuativo del No alla Guerra. A questo fine si è deciso di attivare
incontri e scambi con Pax Cristi, Emergency, la CGIL, il gruppo Abele di Don
Ciotti, Nigrizia di padre Zanotelli ,"il movimento dei girotondi", le Sentin
elle di pace ed altri, poiché il percorso è aperto.

In conclusione si è deciso, dati i tempi rapidi delle decisioni in
Parlamento e poiché Berlusconi riferisce alle Camere il 25 settembre sulla
posizione del governo circa la guerra in Iraq, di indire una Conferenza
stampa a piazza Montecitorio in contemporanea con la seduta alla Camera, per
dare un segno di protesta da parte di questa costituenda Convenzione e
riferire alla stampa quanto già deciso. La Conferenza Stampa viene affidata
organizzativamente al gruppo Bastaguerra che a nome dei partecipanti alla
riunione e del Coordinamento per il ForumSociale Europeo, riporterà le
posizioni comuni e le decisioni assunte. La Conferenza stampa è aperta anche
alle reti che si è deciso di coinvolgere e invitare per un percorso comune.

Nella Ginatempo, Roma 22 settembre.

Incollo qui di seguito l'appello europeo

>APPELLO CONTRO LA GUERRA IN IRAQ
>UNA GRANDE MANIFESTAZIONE EUROPEA IL 9 NOVEMBRE A FIRENZE
>
>Mobilitazioni in tutta Italia il 5 ottobre
>
>L'appello che segue è stato sottoscritto dalle organizzazioni e le reti che
>hanno partecipato alla riunione preparatoria del Forum Sociale Europeo che
>si è tenuta a Bruxelles il 7 e 8 settembre, ed e' stato reso pubblico in
>molti paesi.
>
>Il Forum Sociale Europeo si terra' a Firenze dal 6 al 10 novembre prossimo.
>Sara' il primo incontro continentale di tutti i movimenti sociali che
>partecipano al processo di Porto Alegre e che si battono contro il
>neoliberismo, la guerra e il razzismo.
>
>Nel corso della riunione del Coordinamento italiano per il Forum Sociale
>Europeo, tenuta il 15 settembre a Firenze, l'appello e' stato rilanciato

con
>l'individuazione del percorso di mobiltazioni in Italia.
>--------------------------
>
>APPELLO EUROPEO PER LA MOBILITAZIONE CONTRO LA GUERRA ALL'IRAQ
>
>A TUTTE LE CITTADINE E I CITTADINI EUROPEI E ALLE LORO RAPPRESENTANZE
>FERMIAMO INSIEME LA GUERRA ALL'IRAQ
>No alla guerra senza se e senza ma
>
>Non accettiamo questa guerra e non crediamo che sia inevitabile. C'è una
>opposizione massiccia in ogni paese d'Europa, e in molti paesi sta
>cominciando la mobilitazione per la pace.
>
>Questa guerra sarà una catastrofe innanzitutto per il popolo dell'Iraq e
>anche per i popoli del Medio Oriente. Sarà una guerra senza soluzione che
>può portare a un disastro globale.
>
>Coloro che dimostrano solidarietà con il popolo iracheno non hanno ascolto
>alla Casa Bianca. Ma abbiamo la possibilità di influenzare i Governi
>europei - molti dei quali si oppongono a questa guerra.
>
>Facciamo appello a tutti i capi di Stato europei perchè si dichiarino
>pubblicamente contro questa guerra in ogni caso, a prescindere dalle
>decisioni delle Nazioni Unite, e perchè chiedano a George Bush di
>abbandonare i suoi piani di guerra.
>
>Crediamo che la guerra imminente renda il Forum Sociale Europeo un
>appuntamento ancora più importante, e facciamo appello ai movimenti perchè
>moltiplichino il loro impegno alla partecipazione più ampia al FSE a

Firenze
>dal 6 al 10 di novembre, che sarà una occasione unica per coordinare
>l'iniziativa europea contro la guerra e per dare vita a una grande
>mobilitazione.
>
>Facciamo appello alle cittadine, ai cittadini di Europa e alle loro
>rappresentanze di fare tutto il possibile per costruire il massimo di
>resistenza alla guerra. Manifestazioni di massa sono in programma in

diversi
>paesi europei nelle prossime settimane. Chiediamo a tutti i movimenti in
>ogni paese europeo di seguire questo esempio.
>
>Insieme possiamo fermare questa guerra.
>
>Le reti e le organizzazioni che partecipano al Coordinamento Italiano per

il
>FSE si impegnano a:
>
>- fare del FSE un momento fondamentale di mobiltazione europea contro la
>guerra, per la costruzione di una alternativa a una globalizzazione fondata
>sulla guerra, sulla devastazione, sul saccheggio e sulla violenza contro i
>popoli
>
>- realizzare una grandissima manifestazione europea contro la guerra il 9
>novembre a Firenze durante il FSE
>
>- realizzare un percorso di iniziative unitarie locali, nazionali e
>internazionali, con manifestazioni in tutta Italia il 5 ottobre (invitando
>altre citta' europee a fare lo stesso)
>
>- realizzare tutte le azioni possibili per impedire, fermare e ostacolare

la
>guerra, con forme e modi che saranno discussi nella riunione delle reti
>nazionali promossa da Bastaguerra il 21 settembre a Roma
>
>- fare appello a tutte le forze organizzate (e in particolare alle forze
>sindacali impegnate a preparare lo sciopero generale) a collegare
>strettamente le mobilitazioni in programma all'opposizione alla guerra e a
>lavorare in rete, confidando di poter andare verso una convenzione
>nazionale unitaria contro la guerra.