----- Original Message -----
From: "Tuula Haapiainen" <Cyberscript@???>
> E' vero, parlavo soltanto in quel momento della esperienza di M e quindi dal > punto di vista delle donne.
> Cio che ricordi è vero, sono i tradizionali ruoli sociali, maschili (attivi) > e femminili (passivi) dell'ideologia prevalente nel capitalismo..Soltanto,
> che ora cambiando il modo di produzione prevalente stanno cambiando anche la > forma dei ruoli ma non la sostanza..perché la sostanza viene con la
> autonomia economica di tutt'e due i sessi..
e infatti l'autonomia sta scomparendo sia per gli uni sia per le altre e
precipita pure ogni azione libera, e la copula dovrebbe essere la più libera
delle azioni libere, un vero e proprio dispendio generoso e gratuito
> E quindi ha ragione Matilde che la soluzione, in parte, dico io, sarebbe il > reddito di cittadinanaza.
> tuula
il reddito di cittadinanza, pensaci, é il top della non-autonomia: non
dipendi più nemmeno dai mille acquirenti potenziali, non dipendi nemmeno dal
coniuge (che perlomeno conosci e con cui ti sei imprudentemente scelta) ma
direttamente dalla società, che vuol dire da un nessuno alienante e
aggressivo. Già ora l'autonomia economica, grazie alla mediazione
totalizzante del danaro, é pura astrazione (te lo dimostra l'Argentina con i
suoi bancomat serrati a difendere il tuo denaro da te stesso), ma a quel
punto lo stato da mediatore della ricchezza sociale, si convertirebbe in
amministratore della medesima. Diverresti infine un minorenne a vita,
proprio il contrario della supposta autonomia. Fortuna che il problema é
del tutto inattuale, giacché stanno smettendo di pagare pure chi lavora,
figurati chi si limita ad esistere come cittadino