[Lecce-sf] no war

著者: Silverio Tomeo
日付:
題目: [Lecce-sf] no war

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            20.09.2002
            Fermare la guerra =E8 possibile
            di Vittorio Agnoletto

             La guerra rischia di apparire inevitabile, una compagna non =

            desiderata, ma inseparabile, della nostra vita.
            Non =E8 cos=EC.=20
            Le guerre non sono mai eventi casuali e nell'attuale epoca =
storica=20
            sono parte integrante e costitutiva di questo ordine =
mondiale,=20
            fondato sulla globalizzazione neoliberista che cerca di =
trasformare=20
            il denaro ed il profitto in valori assoluti, unici dei in =
grado di=20
            unificare il Pianeta al di sopra di ogni credo religioso e =
di ogni=20
            confine nazionale. L'industria bellica =E8 il volano di =
questo modello=20
            di sviluppo, le spese militari degli Usa, il Paese leader=20
            dell'attuale globalizzazione, sono aumentate dai 250 mld di =
dollari=20
            del '99 agli attuali 379 mld di dollari, il 40% della spesa =
militare=20
            mondiale, equivalente al 60% del Pil del Brasile, ad oltre =
un terzo=20
            del Pil dell'Italia. Di fronte ad un'economia cos=EC =
strutturata, la=20
            guerra appare, ai pochi oligopoli che governano il mondo, =
come la=20
            soluzione pi=F9 immediata per uscire dalla recessione e per =
tutelare i=20
            propri immensi profitti, senza che alcuna autorit=E0 =
politica ne=20
            moderi gli appetiti insaziabili cercando almeno di renderli=20
            compatibili con i pi=F9 elementari diritti umani di miliardi =
di=20
            persone.
            In questa economia del terrore l'Italia svolge purtroppo un =
ruolo=20
            non secondario: esportiamo armi per circa 150 milioni di =
euro=20
            all'anno; abbiamo quindi contribuito egregiamente ad =
alimentare i=20
            circa 150 conflitti armati che si sono sviluppati nel mondo =
dal 1946=20
            ad oggi.=20
            La guerra non cancella il terrorismo ma anzi rafforza l'odio =
verso=20
            l'occidente di milioni di persone del sud del mondo. =
L'embargo verso=20
            l'Irak non ha certo indebolito Saddam, mentre ha provocato =
la morte=20
            di centinaia di migliaia di di bambini. Non =E8 certo la =
lotta per la=20
            democrazia l'obiettivo della campagna di guerra: gli Usa e i =
Paesi=20
            occidentali non hanno infatti esitato ad allearsi con =
l'Arabia=20
            Saudita, l'Iran e lo stesso Iraq quando si =E8 trattato di =
difendere i=20
            propri interessi. Non possiamo dimenticare come le =
tecnologie=20
            militari e le materie prime necessarie per costruire armi di =

            distruzione di massa siano state vendute a quelle nazioni, =
ed in=20
            particolare all'Iraq, proprio da Paesi occidentali. Infatti =
la=20
            Francia contribu=EC a fornire il materiale necessario alla =
costruzione=20
            di centrali nucleari e gli stessi Usa armarono Saddam negli =
anni 80=20
            perch=E9 contrastasse il potere degli ayatollah iraniani.=20
            La guerra contro l'Iraq serve unicamente a garantire a Bush =
e ai=20
            suoi amici petrolieri il controllo delle fonti energetiche =
del=20
            secondo produttore di greggio al mondo. Ed infatti le =
cancellerie=20
            occidentali, comprese quelle russe ed europee, stanno gi=E0 =
trattando=20
            con Washington l'accesso ai pozzi petroliferi iracheni per =
le=20
            proprie compagnie di bandiera, con il timore di rimanerne =
esclusi,=20
            una volta che questi saranno sotto il controllo diretto, o =
per=20
            interposto governo amico, degli Usa. Il rifiuto della guerra =
ha=20
            certamente un'importantissima valenza etica oltre ad essere =
iscritto=20
            tra i principi fondanti la nostra Costituzione; oggi tale =
posizione=20
            racchiude in s=E9 anche una forte valenza politica: essere =
contro la=20
            guerra globale permanente di Bush significa contrapporsi =
all'attuale=20
            ordine mondiale, agli organismi che ne determinano le =
priorit=E0 e che=20
            ne dominano l'economia; gli organismi della globalizzazione=20
            liberista: Wto, Banca Mondiale, Fondo Monetario =
Internazionale.=20
            Essere contro la guerra =ABsenza se e senza ma=BB significa =
affermare=20
            fin da ora che la nostra opposizione continuer=E0 anche =
qualora l'Onu=20
            decida di porre sotto il proprio ombrello le azioni =
militari. La=20
            realt=E0 infatti =E8 ben diversa dalla formalit=E0 delle =
dichiarazioni=20
            universali: in un mondo unipolare, la straordinaria forza =
militare=20
            ed economica di cui gli Usa dispongono permette loro di =
condizionare=20
            e di ricattare gran parte, se non tutti, i Paesi presenti =
alle=20
            Nazioni Unite e di condizionarne le scelte.=20
            Ma non tutto =E8 deciso, la guerra =E8 evitabile: una forte =
e immediata=20
            mobilitazione dell'opinione pubblica europea pu=F2 mettere =
in=20
            difficolt=E0 i governi nazionali ed impedire una loro =
succube=20
            dipendenza dagli Stati Uniti. Come cittadini del cosiddetto =
primo=20
            mondo siamo oggi di fronte a un bivio: abbiamo la =
possibilit=E0 di=20
            fermare la guerra o di essere corresponsabili di altre =
migliaia e=20
            migliaia di vittime innocenti.
            Non c'=E8 tempo da perdere. Le centinaia di associazioni, le =
reti, i=20
            network che organizzano il Forum Sociale Europeo a Firenze =
dal 6 al=20
            10 novembre hanno lanciato un'appello alle centinaia di =
migliaia di=20
            persone che hanno manifestato sabato a Roma, ai milioni di =
cittadini=20
            che sono scesi in piazza il 23 marzo, a tutte le =
organizzazioni=20
            sociali, sindacali e alle forze politiche che ancora si =
riconoscono=20
            nella Costituzione che =ABripudia la guerra=BB. Realizziamo =
da subito=20
            una campagna unitaria contro la guerra, attiviamo un =
percorso di=20
            iniziative (raccolte di firme, sit-in sotto i consolati,=20
            l'ambasciata e le basi militari Usa.) che culmini con =
mobilitazioni=20
            in ogni citt=E0 d'Italia il 5 ottobre e con un'imponente=20
            manifestazione europea il 9 novembre a Firenze.
            Fermare la guerra =E8 possibile, =E8 la nostra speranza, =E8 =
un dovere=20
            etico e politico per tutti coloro che credono in un =
possibile futuro=20
            per l'umanit=E0.

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=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
20.09.2002<o:p></o:p>

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Fermare la
guerra =E8 possibile<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
di Vittorio Agnoletto<o:p></o:p>

<o:p> </o:p>

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La guerra
rischia di apparire inevitabile, una compagna non =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
desiderata, ma inseparabile, della nostra =
vita.<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 Non =
=E8 cos=EC.
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=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 Le =
guerre
non sono mai eventi casuali e nell'attuale epoca storica =
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sono parte integrante e costitutiva di questo =
ordine
mondiale, <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
fondato sulla globalizzazione neoliberista che =
cerca di
trasformare <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
il denaro ed il profitto in valori assoluti, unici =
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grado di <o:p></o:p>

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unificare il Pianeta al di sopra di ogni credo =
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di ogni <o:p></o:p>

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confine nazionale. L'industria bellica =E8 il =
volano di questo
modello <o:p></o:p>

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di sviluppo, le spese militari degli Usa, il Paese =
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=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
dell'attuale globalizzazione, sono aumentate dai =
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militare <o:p></o:p>

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mondiale, equivalente al 60% del Pil del Brasile, =
ad oltre
un terzo <o:p></o:p>

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del Pil dell'Italia. Di fronte ad un'economia =
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recessione e per
tutelare i <o:p></o:p>

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propri immensi profitti, senza che alcuna =
autorit=E0 politica
ne <o:p></o:p>

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renderli <o:p></o:p>

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compatibili con i pi=F9 elementari diritti umani di =
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persone.<o:p></o:p>

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questa economia del terrore l'Italia svolge =
purtroppo un
ruolo <o:p></o:p>

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ad
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=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
circa 150 conflitti armati che si sono sviluppati =
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dal 1946 <o:p></o:p>

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ad oggi. <o:p></o:p>

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guerra
non cancella il terrorismo ma anzi rafforza l'odio verso =
<o:p></o:p>

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l'occidente di milioni di persone del sud del =
mondo.
L'embargo verso <o:p></o:p>

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certo indebolito Saddam, mentre ha provocato la morte =
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di centinaia di migliaia di di bambini. Non =E8 =
certo la lotta
per la <o:p></o:p>

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gli Usa e i
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l'Arabia <o:p></o:p>

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costruire armi di
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nazioni,
ed in <o:p></o:p>

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particolare all'Iraq, proprio da Paesi occidentali. =
Infatti la <o:p></o:p>

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contribu=EC a fornire il materiale necessario alla costruzione =
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guerra
contro l'Iraq serve unicamente a garantire a Bush e ai =
<o:p></o:p>

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energetiche
del <o:p></o:p>

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secondo produttore di greggio al mondo. Ed
infatti le cancellerie <o:p></o:p>

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occidentali, comprese quelle russe ed europee, =
stanno gi=E0
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con Washington l'accesso ai pozzi petroliferi =
iracheni per
le <o:p></o:p>

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proprie compagnie di bandiera, con il timore di =
rimanerne
esclusi, <o:p></o:p>

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una volta che questi saranno sotto il controllo =
diretto, o
per <o:p></o:p>

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interposto governo amico, degli Usa. Il rifiuto =
della guerra
ha <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
certamente un'importantissima valenza etica oltre =
ad essere
iscritto <o:p></o:p>

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tra i principi fondanti la nostra Costituzione; =
oggi tale
posizione <o:p></o:p>

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racchiude in s=E9 anche una forte valenza politica: =
essere
contro la <o:p></o:p>

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guerra globale permanente di Bush significa =
contrapporsi
all'attuale <o:p></o:p>

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ordine mondiale, agli organismi che ne determinano =
le
priorit=E0 e che <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
ne dominano l'economia; gli organismi della =
globalizzazione <o:p></o:p>

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liberista: Wto, Banca Mondiale, Fondo Monetario
Internazionale. <o:p></o:p>

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Essere
contro la guerra =ABsenza se e senza ma=BB significa affermare =
<o:p></o:p>

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fin da ora che la nostra opposizione continuer=E0 =
anche
qualora l'Onu <o:p></o:p>

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decida di porre sotto il proprio ombrello le azioni
militari. La <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
realt=E0 infatti =E8 ben diversa dalla formalit=E0 =
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dichiarazioni <o:p></o:p>

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forza
militare <o:p></o:p>

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ed economica di cui gli Usa dispongono permette =
loro di
condizionare <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
e di ricattare gran parte, se non tutti, i Paesi =
presenti
alle <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
Nazioni
Unite e di condizionarne le scelte. <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
Ma non tutto =E8 deciso, la guerra =E8 evitabile: =
una forte e
immediata <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
mobilitazione dell'opinione pubblica europea pu=F2 =
mettere in <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
difficolt=E0 i governi nazionali ed impedire una =
loro succube <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
dipendenza dagli Stati Uniti. Come cittadini del =
cosiddetto
primo <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
mondo siamo oggi di fronte a un bivio: abbiamo la
possibilit=E0 di <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
fermare la guerra o di essere corresponsabili di =
altre
migliaia e <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
migliaia di vittime =
innocenti.<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 Non =
c'=E8
tempo da perdere. Le centinaia di =
associazioni, le
reti, i <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
network che organizzano il Forum Sociale Europeo a =
Firenze
dal 6 al <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 10
novembre hanno lanciato un'appello alle =
centinaia di
migliaia di <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
persone che hanno manifestato sabato a Roma, ai =
milioni di
cittadini <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
che sono scesi in piazza il 23 marzo, a tutte le
organizzazioni <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
sociali, sindacali e alle forze politiche che =
ancora si
riconoscono <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
nella Costituzione che =ABripudia la guerra=BB. =
Realizziamo da
subito <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
una campagna unitaria contro la guerra, attiviamo =
un
percorso di <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
iniziative (raccolte di firme, sit-in sotto i =
consolati, <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
l'ambasciata e le basi militari Usa…) che =
culmini con
mobilitazioni <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
in ogni citt=E0 d'Italia il 5 ottobre e con =
un'imponente <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
manifestazione europea il 9 novembre a =
Firenze.<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
Fermare la
guerra =E8 possibile, =E8 la nostra speranza, =E8 un dovere =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
etico e politico per tutti coloro che credono in un
possibile futuro <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
per l'umanit=E0.<o:p></o:p>

<o:p> </o:p>

<o:p> </o:p>

</div>

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