Autor: ISIDE Data: Assumpte: [Lecce-sf] Fw: SOPRALLUOGO A CAPO ROSSELLO : AGGIORNAMENTO
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> SOPRALLUOGO A CAPO ROSSELLO : AGGIORNAMENTO
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> Questa mattina, con alcuni rappresentanti del Forum sociale di Agrigento
> abbiamo effettuato un sopralluogo a capo Rossello mentre erano in corso
> le operazioni di recupero delle salme ( oggi sette).
> Abbiamo potuto rilevare il luogoi esatto in cui, secondo testimoni oculari, > si è arenato il peschereccio sul quale si trovavano gli immigrati ( circa
> cento metri dalla riva, ma in acque relativamente basse). In realtà, come
> abbiamo potuto verificare da una osservazione del relitto relativamente
> integro( attualmente in deposito presso un deposito di automobili alle porte > di Agrigento), appare più plausibile che l'imbarcazione sia affondata
> sbattendo
> contro gli scogli sul fondo,sembrerebbe su una secca, piuttosto che sbattere > direttamente contro il grosso scoglio emergente al quale si sono
> successivamente
> aggrappati i superstiti.
> I testimoni oculari hanno confermato un primo avvistamento attorno alle
> 11 di sabato notte, del natante che procedeva a fari spenti, quasi
> nascondendosi
> poi dietro l'isolotto, forse per attendere il momento migliore per lo
> sbarco.
> La tempesta di vento e grandine sarebbe arrivata attorno alle ore dodici,
> e l'affondamento si sarebbe verificato verso le 12 e 30 della notte. Che
> cosa è successo alla macchina dei soccorsi in quella ora e mezza, e
> soprattutto
> prima che scoppiasse il temporale ,dalle 11 alle 12 della notte? Capo
> Rossello
> dista dal porto di Porto Empedoocle un paio di miglia ed un mezzi di
> soccorso,
> se tempestivamente allertati, avrebbe potuto sopraggiungere in meno di venti > minuti.
> Altra perplessità, che vorremmo fugata dalle indagini della magistratura
> riguarda il percorso del peschereccio: appare altamente improbabile che
> la stessa nave più grande abbia prima scaricato a sud di Lampedusa i
> liberiani
> fermati lo stesso sabato in prossimità dell'isola ed abbia poi proseguito
> ( per oltre sei ore) verso le coste siciliane, per effettuare un ulteriore
> trasbordo a dieci o quindici miglia a sud di Capo Rossello. Insomma i
> liberiani
> arrivati a Capo Rossello provenivano dalla stessa nave madre che aveva già
> scaricato gli altri a sud di Lampedusa, oppure un altra nave, che poi si
> è dileguata, è giunta fino in prossimità delle coste siciliane, tanto che
> alcuni testimoni sostengono di avere visto, attorno alle undici di sera,
> un ora e mezzo prima del naufragio, dunque, delle luci in prossimità della
> imbarcazione dei clandestini a luci spente. E se quelle luci, come probabile > non erano della nave madre, quale altro mezzo navigava in prossimità del
> barcone che poi è affondato, prima che scoppiasse il temporale ?
> Forse a qualcuno sembreranno domande oziose, o strumentali, ma oggi abbiamo > assistito al recupero di sette corpi restituiti dal mare. Abbiamo assistito > impotenti anche al consumarsi di questa ennesima tragedia e ci chiediamo
> cosa si sarebbe potuto, e si potrebbe ancora, fare in futuro per evitare
> queste tragedie annunciate.
> Speriamo almeno che a tutti i liberiani venga riconosciuto il diritto di
> asilo. Come ci hanno comunicato dalla Questura, mentre quelli reduci dalla
> tragedia sono stati trasferiti a Siracusa in un vero centro di accoglienza, > agli altri sbarcati a Lampedusa non è stato risparmiato il calvario della
> deportazione e dell'internamento, anche in Calabria ed in Puglia,
> sembrerebbe,
> nei centri di detenzione di Crotone, lamezia e Brindisi. Auspichiamo che
> tutte le associazioni di queste regioni possano intervenire in loro difesa. > Fulvio Vassallo Paleologo
> ASGi Palermo
> ICS ( Consorzio italiano di solidarietà) SICILIA
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