Autore: Aldo Polli Data: Nuovi argomenti: [Cm-crew] cm wheels Oggetto: [Cm-crew] duello
il romanzo e' sull'ecoterrorismo e non parla mai di bici, esclusa questa
paginetta
spero vi piaccia
aldus
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da "I Sabotatori - The Monkey Wrench Gang" di Edward Abbey (Meridiano Zero)
...Smanettando dapprima malamente, il dottor Sarvis riusci' a innestare il
rapporto piu' basso dei dieci disponibili per affrontare la lunga salita di
Iron Avenue.
("Massacrarsi le gambe" sintetizzavano cosi' il concetto quelli che
sapevano usare la bicicletta "per fare riposare il culo.")
Pazzi motociclisti su arroganti bighe di ferro gli sfilavano accanto
sfiorandolo pericolosamente. Egli combatte', eroico e solo, resistendo al
traffico senza l'aiuto di nessuno. Un operaio edile ai controlli di una
betoniera fece suonare la sua tromba subito alle spalle del dottore,
mandandolo quasi a schiantarsi in un tombino. Doc si rifiuto' di imprecare;
continuando a pompare sollevo' una mano, con il medio simbolico rigidamente
teso: *Chinga!* fu la sua risposta diretta. L'autista della betoniera lo
supero', sporgendosi in maniera sconsiderata sulla destra della sua cabina
per esibire dal finestrino un avambraccio da macelleria, pugno e dito:
*Chinga tu madre!* Doc replico' con la nota doppia stoccata napoletana, il
mignolo e l'indice tesi come i rebbi di una forchetta: *Chinga stugatz!*
(Oscenita' innaturale e intraducibile.) Oh-oh! Troppo: questa volta si era
spinto troppo in la'.
Il camionista sterzo' la betoniera verso il bordo del marciapiede facendo
stridere i freni, spalanco' la portiera dal lato di guida e si fiondo'
giu'. Doc zompo' sul marciapiede e pedalo' placidamente tenendo la destra,
seduto dritto come un gentiluomo. Passo' ad un rapporto piu' agile. Il
camionista fece qualche passo per inseguirlo, poi desistette e rimonto' al
suo posto di guida mentre un coro di clacson comincio' a suonare, *tutti
fortissimo*, dietro alla betoniera.
Di nuovo sulla Iron, per un altro chilometro e mezzo la sua rotta piu'
conveniente, Doc si rese spiacevolmente conto di essere seguito.
Un'occhiata alle sue spalle e vide la betoniera guadagnare terreno,
avanzando come Golia. Con il cuore che aumentava i suoi battiti, masticando
disperatamente il suo sigaro analizzo' la situazione. L'angolo che aveva in
mente, un isolato piu' in la' lasciava vedere un lotto vuoto con un
tabellone gigante a due facce piazzato su lunghe gambe di acciaio luccicante.
Doc rallento' un po' la bicicletta, pedalando il piu' vicino possibile al
cordolo, e consenti il passaggio di un paio di automobili. La betoniera non
era incollata alle sue spalle. Doc guardo' ancora una volta indietro e
lancio all'autista un irripetibile insulto calabrese a due rebbi. Il
clacson della betoniera rispose con un urlo carico di rabbia. Doc affretto'
l'andatura passando al sesto rapporto mentre il camion del cemento rombava
sul suo collo.
L'angolo era ancora piu' vicino, concentro' la sua attenzione sulla stretta
apertura del cordolo dove un vialetto sterrato portava ai tabelloni. (Doc e
Bonnie li avevano corretti in precedenza.) Offrendo sportivamente una
possibilita' all'autista, Doc segnalo' con cortesia il cambio di direzione.
Il medio teso, naturalmente.
Il momento arrivo' Doc affronto' la curva con una certa qual grazia, senza
perdere una sola pedalata. Abile e furbo, seduto tranquillamente in
posizione eretta sull'esile sellino della sua bici, passo' tra i pali di
acciaio e sotto il bordo inferiore del tabellone doppio. La punta del suo
cappello sfioro di qualche centimetro la barra d'acciaio orizzontale. La
betoniera lo segui'.
Quando udi' lo schianto, Doc rallento' e giro' su se stesso, verificando il
danno: spettacolare ma non serio. I due tabelloni erano stati abbattuti,
sdraiati sulla cabina e sulla betoniera che ancora miscelava. Dal centro
del groviglio si alzo' uno sbuffo di vapore, che fischiava come un geyser
dal radiatore danneggiato della Unita' 17 della Duke City Reddy-Mix Cement
& Gravel Co.
Doc vide il camionista strisciare dalla cabina nell'ombra dei cartelloni.
Eccetto un naso sanguinante, contusioni e lacerazioni minori e un leggero
stato di shock, l'uomo sembrava essersela cavata con poco. Il lamento
doppleriano delle sirene che si avvicinavano, giungevano sul posto e si
spegnevano con lo sbattere delle portiere. La polizia comincio' i
rilevamenti del caso. Soddisfatto Doc si allontano' pedalando incolume.
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