Rif: [RSF] Si può parlare del Nuovo Piano Regolatore General…

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Aihe: Rif: [RSF] Si può parlare del Nuovo Piano Regolatore Generale?
Grazie per questo "lavoretto" che ci regali. Hai ragione da vendere,io =
lo
girer=F2 a pi=F9 persone possibili. Graz


                                                                       =
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                      "Silvia Macchi"                                  =
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                      <s.macchi@???        Per:      <forumroma@in=
ventati.org>, <carta@???>     =20
                      t>                        Cc:                    =
                                    =20
                      Inviato da:               Oggetto:  [RSF] Si pu=F2=
 parlare del Nuovo Piano Regolatore  =20
                      forumroma-admin@in         Generale?             =
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                      ventati.org                                      =
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                      19/09/02 21.46                                   =
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                                    =20





So bene che l'urbanistica =E8 fuori moda (troppe delusioni ci ha dato i=
n
passato) e che la nostra citt=E0 siamo abituati/e a costruircela da sol=
i/e
(con le occupazioni, i centri sociali, i centri donna, ecc.).


Tuttavia sono convinta, forse per deformazione professionale, che il RS=
F
farebbe bene a dare uno sguardino al Nuovo Piano Regolatore Generale,
partorito dall giunta Rutelli e adottato dalla giunta Veltroni (che mam=
me
che ci ritroviamo!).


Per questo mi permetto di mandare in rete qualche riflessione personale=
su
quelli che sono gli obiettivi di fondo di questo piano. Vorrei riuscire=

cos=EC a stimolare la vostra curiosit=E0 e magari convincervi a dare il=
vostro
contributo alla riflessione collettiva che si sta sviluppando in seno a=
l
comitato PRG partecipato (bilanciopartecipato@???). Capire quale =
=E8 la
posta in gioco =E8 per me l'unica strada per arrivare ad articolare una=
serie
di efficaci azioni di resistenza in tutta la citt=E0.


Gli obiettivi del nuovo PRG non sono un mistero. Chiunque pu=F2 consult=
are
sul sito internet del Comune (www.comune.roma.it) la sintesi della
relazione di presentazione del nuovo PRG firmata dall'Assessore Roberto=

Morassut. Nelle prime righe vi si legge


"L'esigenza per il NPRG era quella di definire un sistema urbano che
garantisca un punto di equilibrio tra un'effettiva apertura verso il
sistema dell'economia globale e una salvaguardia delle radici essenzial=
i
dell'identit=E0 storica e civile di Roma."


Vediamo quindi che cosa significa garantire l'apertura della citt=E0
all'economia globale, quali trasformazioni bisogna prevedere se si vuol=
e
che Roma diventi "citt=E0 globale", e quale parte dell'identit=E0 stori=
ca e
civile di Roma (che annovera un buon numero di speculatori e sfruttator=
i
accanto a tantissime brave persone) =E8 compatibili con la citt=E0 glob=
ale.


In estrema sintesi, le citt=E0 globali sono caratterizzate da fenomeni =
di
accentuata "polarizzazione" sociale. Da un lato abbiamo un ristretto nu=
mero
di persone decisamente ricche (in prevalenza uomini bianchi e occidenta=
li)
che svolgono funzioni dirigenziali nelle imprese ad alto profitto (fina=
nza,
nuove tecnologie, ecc.). Dall'altro aumenta costantemente il numero del=
le
persone con reddito basso e precario (in prevalenza donne e immigrati),=
che
lavorano per fornire ogni tipo di servizio alle imprese ad alto reddito=
e
ai suoi managers. Parallelamente si va riducendo la cosiddetta "classe
media", ovvero le persone che dispongono di un reddito decente e
soprattutto garantito.


Come si localizzano queste diverse categorie di persone nella citt=E0
globale?


I ricchi "globali" non sembrano interessati ai sobborghi residenziali
creati per l'alta borghesia (Casal Palocco, Olgiata, ecc.). Alle ampie =
case
con giardino, legate alla citt=E0 da strade veloci (la Cassia bis, la
Cristoforo Colombo) e servite da centri commerciali e sportivi "esclusi=
vi",
i ricchi "globali" preferiscono la residenza in centro storico (o megli=
o
diverse residenze nelle aree centrali di diverse citt=E0 globali) e le
botteghe artigianali di lusso. La loro ricchezza non si traduce in magg=
ior
tempo libero (non pi=F9 weekend passati a tagliare l'erba o a far corre=
re il
cane, ma solo ore ed ore davanti al computer a giocare con titoli ed
azioni). Quindi si accontenteranno di comprare una quantit=E0 minore di=
beni
(ma tutti rigorosamente "su misura") e compreranno invece una gran quan=
tit=E0
di servizi, compresi quelli di uno stuolo di persone di colore che cura=
no
la casa, preparano i pasti, guidano le auto, ecc.


Provate a mettere insieme la domanda immobiliare dei nuovi ricchi "glob=
ali"
e delle imprese ad alto reddito in cui essi lavorano, nonch=E9 quella d=
el
settore turistico che rappresenta una parte rilevante dell'economia di
tutte le citt=E0 globali. Il risultato =E8 un bottino assai ricco per t=
utto il
settore edilizio romano, bottino che pu=F2 essere catturato solo se si
"libera" il centro storico da tutta una serie di restrizioni alla
trasformazione. Leggetevi con cura il capitolo citt=E0 storica delle No=
rme
Tecniche del NPRG (le trovate zippate sul sito del comune): non manca
proprio nulla per facilitare al massimo la cosiddetta "signorilizzazion=
e"
del nostro centro storico, compresa la demolizione e ricostruzione (che=

fine faranno gli abitanti attuali? sembra non interessare nessuno) e de=
i
provvidenziali "ambiti di valorizzazione" (economica, ovviamente).
L'intenzione di offrire il centro storico ai nuovi ricchi "globali" =E8=

talmente palese che non ci si trattiene dal parlare di roof garden (se =
non
ci credete leggete il comma 5 dell'art. 21) mentre ci si dimentica
allegramente di qualsiasi norma che tuteli gli abitanti attuali o che
preveda la realizzazione di abitazioni per cittadini/e a basso reddito =
con
le relative attivit=E0.


Dimenticavo: cosa riceveranno in cambio gli altri cittadini, quelli che=
non
avranno pi=F9 diritto a vivere o frequentare il centro storico? Ben poc=
o.
L'unico caso in cui si prevede un qualche risarcimento =E8 quello degli=

interventi di Nuova Edificazione. In quel caso il proprietario dovr=E0
provvedere "al finanziamento o diretta realizzazione di opere pubbliche=
,
per un importo corrispondente al 25% del valore immobiliare
dell'operazione". Nulla si dice su come verr=E0 fatto questo calcolo e =
su chi
lo far=E0.


Passiamo ora ai nuovi poveri "globali". A parte quelli (o piuttosto que=
lle)
che verranno splendidamente ospitati nella case dei nuovi ricchi "globa=
li"
in cambio dei loro servigi, agli altri rimane da scegliere (si fa per
dire!) tra citt=E0 consolidata, citt=E0 da ristrutturare e citt=E0 dell=
a
trasformazione.


Scorrendo le Norme Tecniche relative alla citt=E0 consolidata, mi sembr=
a di
capire che per questa parte di citt=E0 si prevede il mantenimento e anc=
he la
crescita della funzione abitativa, inframmezzata da attivit=E0 di servi=
zio,
commercio medio-piccolo, strutture alberghiere, parcheggi e autorimesse=
.
Forse sbaglio, ma non posso fare a meno di pensare che per il nuovo PRG=
la
citt=E0 consolidata debba diventare un'enorme struttura di supporto al =
"cuore
signorilizzato" della citt=E0, un'area dove mettere tutto quello che i =
ricchi
"globali" non vogliono a casa loro ma non vogliono neppure troppo lonta=
no o
che comunque non gli d=E0 troppo fastidio avere vicino.


Eppure nelle Norme Tecniche c'=E8 anche la preoccupazione per la carenz=
a di
spazi verdi e servizi pubblici, particolarmente grave nelle aree di
maggiore densit=E0 edilizia. Sembrerebbe ovvio che una serie di aree "l=
ibere"
(ad esempio le aree ferroviarie) fossero destinate a questo scopo. E in=
vece
no, quelle servono per la citt=E0 globale (grandi funzioni culturali de=
llo
spettacolo, congressuali ed espositive, del turismo e del tempo libero)=
.
Per servizi e verde pubblico ci sono gli "Ambiti per Programmi Integrat=
i".
Ma quale =E8 il prezzo da pagare per ottenere ci=F2 che spetterebbe per=
legge
(minimo, e sottolineo minimo, 18 mq di servizi pubblici + 18 mq di verd=
e
attrezzato per abitante)? Metri cubi aggiuntivi (non pi=F9 dell'80%!), =
sconti
sugli oneri concessori, esenzioni ICI, contributi finanziari e pure la
possibilit=E0 di ricostruire altrove (nelle cosiddette "aree di riserva=
a
trasformabilit=E0", ovvero in Agro Romano) tutti i metri cubi che sono =
stati
demoliti e anche qualcosa in pi=F9. Questo =E8 quanto prevede la normat=
iva per
i cosiddetti "Programmi integrati" della citt=E0 consolidata (art.46).
Naturalmente ci=F2 che spetta agli operatori immobiliari =E8 definito i=
n gran
dettaglio, mentre ci=F2 che spetta ai cittadini =E8 estremamente vago.
Naturalmente (e questo =E8 ancor pi=F9 grave) si parla di diradamenti,
demolizioni, trasferimenti di cubature, come se la citt=E0 consolidata =
fosse
piena di edifici vuoti. Lo abbiamo gi=E0 detto per la citt=E0 storica, =
ma vale
la pena di ribadirlo: dove sono le norme che tutelano gli abitanti attu=
ali
o che si preoccupano di garantire la realizzazione di abitazioni per
cittadini/e a basso reddito con le relative attivit=E0? Io non sono riu=
scita
a trovarle, come non sono riuscita a capire come i cittadini e le citta=
dine
possano intervenire nella fase di formazione dei Programmi Integrati.


L'incubo della demolizione-trasferimento finisce quando si passa alla
"citt=E0 da ristrutturare" e alla "citt=E0 della trasformazione". Insom=
ma, in
queste due citt=E0 ci pu=F2 vivere chi vuole, o meglio chi non pu=F2 vi=
vere
altrove. Infatti, se =E8 vero che qui non si rischia di essere mandati =
via
dalle proprie case, =E8 anche vero che a parte le case, spesso di catti=
va
qualit=E0, non c'=E8 molto altro. Ma a questo proposito le Norme Tecnic=
he
sembrano piuttosto rassicuranti: tutto sembra essere previsto per garan=
tire
la "polifunzionalit=E0" dei quartieri periferici (se solo si fosse post=
a
altrettanta attenzione a mischiare le classi sociali oltre alle funzion=
i
urbane!)


Che cosa prevedono di fatto le Norme Tecniche?


Partiamo dalla citt=E0 da ristrutturare. Chi ci abita forse non se era
accorto ma in quella citt=E0 c'=E8 una vera e propria miniera di cubatu=
ra da
realizzare. Tranne poche eccezioni, si pu=F2 ampliare tutto fino a 0,3 =
mq/mq
(circa 1mc/mq per capirci); se si demolisce e ricostruisce si pu=F2 arr=
ivare
a 0,4 mq/mq; se poi il municipio ci regala un programma integrato abbia=
mo
fatto tombola: tutto sale a 0,6 mq/mq, anche se il Comune pu=F2 (non de=
ve!)
utilizzare una parte della cubatura aggiuntiva per la realizzazione di
servizi pubblici locali. E il verde pubblico, quei maledetti giardinett=
i
che ci ostiniamo a volere? Niente paura: ci sono le aree agricole conti=
gue,
che possono servire anche per i servizi pubblici locali. In conclusione=
:
chi ha fatto l'esperienza dei vari articoli 11 o piani di zona 'O' sa b=
ene
come va a finire. La realt=E0 di certi quartieri della periferia romana=
si
commenta da sola.


Ma non dimentichiamo il nostro problema: dove andranno ad abitare i nuo=
vi
poveri "globali", quelli espulsi dalla citt=E0 storica e dalla citt=E0
consolidata e quelli che arriveranno dai nostri domini d'oltremare? Per=

trovare un minimo riferimento alla necessit=E0 di alloggi in locazione =
per
"particolari categorie sociali" (immagino che siano "particolari" perch=
=E9
non si possono comprare casa e neppure pagare affitti che superano di g=
ran
lunga la loro pensione o il loro salario), alla necessit=E0 di alloggi =
"a
prezzi o canoni convenzionati", ecc., bisogna arrivare alla citt=E0 del=
la
trasformazione (devo dire che basterebbe guardare l'ordine con cui si
susseguono le diverse citt=E0 nelle Norme Tecniche per capire quali son=
o gli
obiettivi del nuovo PRG).


Ai nuovi poveri "globali" sono riservate le aree pi=F9 remote del terri=
torio
comunale, quelle che mancano di qualsiasi infrastruttura civile e dove =
oggi
si arriva attraverso strade sgangherate ed intasate, quelle dove non
bisogna ammalarsi perch=E9 l'ospedale =E8 troppo lontano, ecc. Ma quest=
a =E8 una
vecchia storia: niente di nuovo sotto il sole! Qui ci possiamo lanciare=
in
qualche numero, visto che le Norme Tecniche ce li forniscono. Ci sono
cinque tipi di "Ambiti di Trasformazione Ordinaria": ATO residenziali c=
on
meno di 10.000 mq di nuova edificazione; ATO residenziali con pi=F9 di =
10.000
mq; Piani di Edilizia Economica e Popolare (167); ATO integrati (attivi=
t=E0 +
residenze) con meno di 10.000 mq; ATO integrati (attivit=E0 + residenze=
) con
pi=F9 di 10.000 mq. Se non ho sbagliato i conti, si prevede un totale d=
i
circa 2.500.000 mq, di cui 750.000 di Edilizia Economica e Popolare e a=
ltri
350.000 di abitazioni. Quindi in questi quartieri ci sar=E0 spazio per =
circa
28.000 persone, se volete abitare come il "romano medio" ovvero occupar=
e 40
mq a persona, o 44.000 persone, se vi accontentate dei vostri bravi 25 =
mq.
Ovviamente, come tutto in queste nuove Norme Tecniche, questi conti non=

sono certi: i mq da edificare potrebbero aumentare per avere una quota
maggiore di edilizia a prezzi controllati o una quantit=E0 maggiore di
servizi pubblici, naturalmente con i dovuti "incentivi" a costruttori e=

proprietari di aree.


Abbiamo detto che la "polifunzionalit=E0" =E8 un pallino del nuovo PRG.=
Quindi,
nelle vecchie e nuove periferie, i poveri "globali" non saranno soli:
saranno accompagnati dalle "Centralit=E0 Metropolitane e Urbane", ovver=
o da
tutto quello che di cui la citt=E0 globale ha bisogno ma che proprio no=
n
vuole avere davanti agli occhi o in mezzo ai piedi. Non =E8 difficile
immaginare che tipo di attivit=E0 si concentreranno nelle nuove "Centra=
lit=E0":
basta andare a vedere tutto quello che non pu=F2 essere messo nel resto=
della
citt=E0 e il gioco =E8 fatto. Cos=EC ci saranno sicuramente dei bei cen=
tri
commerciali e magari anche qualche bingo per i pi=F9 fortunati, perch=E9=
i
cittadini della citt=E0 globale sono innanzitutto dei "consumatori"
(qualcuno, nell'amministrazione romana, li chiama addirittura "clienti"=
).
Poi ci sar=E0 qualche mega-albergo per i turisti "di massa", perch=E9
l'economia globale si nutre di turismo ma si guarda bene dal pagarne il=

prezzo. Infine ci sar=E0 qualche ministero che intasa "inutilmente" (pe=
r
chi?) la citt=E0 storica (a proposito: vi siete chiesti che cosa prende=
r=E0 il
posto di quei ministeri?) e le universit=E0 che il nuovo PRG - coerente=
mente
con i suoi obiettivi - non ritiene di includere nelle "grandi funzioni
culturali" da inserire nella citt=E0 consolidata n=E9 tanto meno pensa =
che sia
degne di occupare gli "ambiti di valorizzazione" della citt=E0 storica =
(a
quanto pare le universit=E0 pubbliche valorizzano solo i quartieri dei
poveri, che notoriamente sono anche ignoranti, mentre svalorizzano i
quartieri dei ricchi, che non ne hanno bisogno perch=E9 gi=E0 hanno pro=
vveduto
a costruirsi le loro universit=E0 private a due passi da casa).


Che dire d'altro? Vorrei solo ricordarvi, cari concittadini e concittad=
ine,
che o parlate adesso o non parlerete mai pi=F9. Le nuove Norme Tecniche=

riusciranno infatti a togliervi quei pochi spazi di intervento nelle
decisioni pubbliche (io sono un po' fuori moda e continuo a pensare che=
le
decisioni relative alla citt=E0 siano di interesse pubblico) che anche =
la
vecchia legge urbanistica del 1942 (occhio alla data!) vi aveva garanti=
to.


Buona lotta a tutti e a tutte. Silvia Macchi








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