著者: matilde 日付: 題目: [Cerchio] Fw: [libertari] CARCERE (il potere affascina le donne
maleducate)
giro a voi cosi' allargo il giro per eventuali consigli che mi darete
matilde
----- Original Message -----
From: "matilde" <matilde@???>
To: <libertari@???>
Sent: Sunday, September 15, 2002 12:02 PM
Subject: Re: [libertari] CARCERE (il potere affascina le donne maleducate)
...... > piuttosto ho un problema: uno dei miei carissimi detenuti desidera tanto
> corrispondere con una "fata" (e' un bel tipo, ho una sua foto e la potro'
> far vedere alla fortunata) piu' giovane di me che sto sulla cinquantina,
> perche' - contrariamente a quanto crede il ministro Castelli che dai toni mi > pare tanto freddo e vendicativo, tanto che gli vorrei dire (con tutto il
> rispetto per le sue abilita' professionali) che e' meglio cambi mestiere (lo > dico da orientatrice al lavoro, che tiene conto delle qualita' di ciascuno
> per indirizzare nel modo migliore) perche' un ministro della giustizia deve > innanzitutto essere buono, generoso, gentile, venire incontro alle
> necessita' delle famiglie dei detenuti (genitori, mogli e bambini che
> aspettano fuori e soffrono pene anche loro) trovando soluzioni alternative > alla carcerazione -, dicevo, contrariamente a quello che lui e altri
> pensano, quello che i detenuti cercano di piu' e' calore umano, pace,
> reciproca comprensione e progetti da fare insieme, oltre all'acqua da bere e > al sapone e dentrificio che manca e quelli che non hanno i parenti che li
> possano accudire devono umiliarsi a elemosinare qualche euro a chi scrive
> loro per potersi comprare cose cosi' essenziali per la salute e l'igiene
> personale.
> Ora, io mi sto scervellando su un sistema per far dialogare quelli dentro
> con quelli fuori.
> Una soluzione riguardo il lavoro gia' l'ho in mente e l'ho prospettata dove > mi e' capitato di parlare, che riguarda l'inserimento dei dati sulle
> capacita' personali e aspirazioni in ambito lavorativo con l'aiuto da parte > dei detenuti piu' istruiti a quelli meno capaci di leggere quei libroni
> sulle qualifiche professionali tanto complicati che per trovare quella
> propria giusta ci vuole una giornata, mettendo a disposizione in ogni
> carcere un pc con il programma e-labor - qui nel Lazio nel '99 era la
> Regione che provvedeva al caricamento del programma presso l'Ufficio di
> collocamento, programma che allora si chiamava Ergonline ma era piu' o meno > la stessa cosa e che permetteva di fare lo scarico dei dati in linea a fine > giornata per essere raccolti dal Ministero del lavoro (adesso del welfare,
> ma non mi pare che stia dando risultati allo stato attuale delle cose e
> quindi deve essere capillarmente diffuso e pubblicizzato ai potenziali
> datori di lavoro oltre che all'utenza disponibile all'occupazione). Quindi, > dicevo, raccogliendo con santa pazienza questi dati (e facendo utilizzare al > meglio la giornata a quelli che dicevo piu' capaci di dare assistenza in
> questo senso a chi non e' in grado), si potrebbe avere un quadro preciso per > l'avvio a programmi di qualificazione e inserimento lavorativo sia durante
> lo sconto della pena che all'uscita, invece di sbatterli per strada senza
> arte ne' parte, in mano alla malavita piu' o meno organizzata, e per giunta > sicuramente - viste le condizioni di detenzione - piu' ammalati e
> arrabbiati.
>
> Poi c'e' l'aspetto affettivo. Ve l'ho detto: quelli soli sognano una fata ed > e' un desiderio naturale quello di comunicare con una donna (lo stesso
> dicasi per le donne con gli uomini), ma come fare? Ecco qui non so proprio
> che dire: potremmo mettere su un sito per la disponibilita' a dialogare da
> parte di donne sole a uomini soli in quelle particolari condizioni? Vi
> rendete conto che inferno sia stare anni e anni senza mai toccare una donna, > o un uomo, e non poter nemmeno dialogare immaginandosi atti reciproci
> d'amore? Io non ci posso pensare