La vittima è il titolare di una fabbrica di serramenti a Erbusco, nel
bresciano. Nel suo Pc era stato piazzato un piccolo ordigno collegato al
sistema di accensione. Un giallo su cui indagano i carabinieri.
BRESCIA - Accende il computer come ogni mattina all'arrivo al lavoro, e la
macchina esplode. Un piccolo ordigno collegato al sistema di accensione del
pc è esploso questa mattina in una fabbrica di serramenti di Erbusco, nel
bresciano.
L'esplosione ha ferito, in modo lieve, Mauro Curioni, 41 anni, proprietario
della ditta. L'uomo aveva appena acceso il pc quando è stato investito dai
frammenti che gli hanno procurato ferite al volto, alle mani e alle braccia.
Il ricovero all'ospedale di Chiari è durato poche ore, questo pomeriggio
l'imprenditore era già tornato nella sua azienda.
Intanto i Carabiniri indagano sull'esplosione. E dai primi accertamenti
emerge la natura dolosa dell'incidente. Secondo le forze dell'ordine il
computer dovrebbe essere stato manomesso in nottata. Qualcuno si è, infatti,
introdotto nell'azienda frantumando una finestra a pianterreno. L'azienda si
trova in una zona abbastanza isolata del bresciano, a cento metri dal
casello autostradale di Rovato. Questo ha permesso all'attentatore di agire
indisturbato.
Ora i carabinieri stanno cercando il movente dell'attentato. Pare, infatti,
che l'imprenditore non avesse mai ricevuto alcun tipo di minaccia. Gli
artificieri sono rimasti sul luogo dell'esplosione tutta la mattina. I resti
del computer sono stati trasferiti nei laboratori del Ris di Parma, che
cercheranno di chiarire modalità e strumenti utilizzati per l'esplosione ed
escludere che ci siano analogie con gli attentati di Unaomber.
(17 SETTEMBRE 2002, ORE 12.15, ultimo aggiornamento alle 18.03)