Mamma mia siamo peggiorati qui. Infatti quei concorsi sono figli della
visione maschile e maschilista... un po' come quando gli uomini dicono che
se fossero donne la darebbero a tutti e starebbero tutto il tempo a toccarsi
le tette...
Bella cosi', andiamo sempre peggio.
Kardaxia.
>From: Linbo <aborrone@???>
>Reply-To: cerchio@???
>To: cerchio@???
>Subject: Re: [Cerchio] Re: basta miss italia/veline
>Date: Mon, 16 Sep 2002 12:39:37 +0200
>>Ogni cosa fai causa degli effetti.
>Bisognerebbe sempre almeno tentare di immaginare quali effetti a corto,
>medio e lungo termine provocano le nostre azioni.
>
>On Mon, Sep 16, 2002 at 12:36:36PM +0200, VAMPIRE SHADOW - FRANZ wrote:
> > Penso che se fossi una ragazza non mi tirerei indietro da quei concorsi,
> > anzi!!!
> >
> > Ci si vende in diversi modi ai padroni ogni giorno; quello è forse il
>modo
> > meno doloroso e più ben retribuito di tutti.
> >
> > Penso che non sia più sfruttamento far ballare una bella ragazza
>piuttosto
> > che farla lavorare in un ambiente quale una fabbrica, malsana e con
>stipendi
> > inferiori a un decimo per un lavoro di otto e più ore al giorno!
> >
> > Se veranno inventati i "velini" statene certi che avrò il piacere di
>provare
> > a farmi sfruttare anch'io!!!
> >
> > VAMPIRE SHADOW - FRANZ
> >
> > ----- Original Message -----
> > From: "Tuula Haapiainen" <Cyberscript@???>
> > To: <cerchio@???>
> > Sent: Monday, September 16, 2002 12:25 PM
> > Subject: [Cerchio] Fw: [redditolavoro:] basta miss italia/veline
> >
> > > > volantino fabbriche/quartieri/centro città
> > > >
> > > > BASTA CON MISS ITALIA E VELINE !
> > > > SOLIDARIETA' CON LA LOTTA DELLE DONNE LAVORATRICI
> > > >
> > > > Dopo il programma TV Veline, la stagione estiva è quasi giunta al
> > termine
> > > > con il concorso di Miss Italia, gara ambita da migliaia di ragazze
>che
> > > > sperano di sfondare nel campo dello spettacolo e della moda.
> > > > A differenza delle partecipanti ai "concorsi di bellezza" del
>periodo
> > del
> > > > dopoguerra, tutte appartenenti a strati modesti di popolazione, oggi
>la
> > > > maggior parte di loro sono giovani universitarie, imprenditrici e
> > > aspiranti
> > > > tali, appartenenti a famiglie privilegiate e in cerca di un
>trampolino
> > di
> > > > lancio per costruire la loro carriera.
> > > > Nell'ambito di questi concorsi si assiste a trattamenti e richieste
> > sempre
> > > > più mortificanti e umilianti fatti a queste giovani, che,
> > > sorprendentemente
> > > > invece, vi si sottopongono ubbidienti e gioiose, facendo spesso
> > > addirittura
> > > > a gara nell'accontentare presentatore e giurìa.
> > > > Seguendo le banali interviste rivolte a queste ragazze, si assiste
>ad
> > > > altrettanto banali risposte, incentrate sulla "ragazza semplice",
>però
> > con
> > > > una "speciale grinta e voglia di sfondare".
> > > > Dietro questo mondo apparentemente armonico e privo di problemi,
>dietro
> > i
> > > > suoi protagonisti che sembrano prendere la vita con leggerezza e
> > > > spensieratezza, prosperano affari economici e si propongono modelli
> > > > ideologici che si cerca di far passare come modelli universali per
>tutti
> > > gli
> > > > strati sociali della popolazione, modelli all'insegna della
>concorrenza
> > > > spietata e dell'obbedienza servile verso chi impersonifica il potere
> > > > economico e politico della classe dominante.
> > > > Gli autori e i promotori di programmi come Veline o Miss Italia,
>cercano
> > > di
> > > > diffondere il messaggio secondo cui le donne emancipate sono quelle
>che
> > > > accettano di vendere la propria immagine facendo ballonzolare le
>proprie
> > > > forme più o meno racchiuse in costumini coreografici e che si
> > sottopongono
> > > > docilmente alle richieste che vengono loro fatte. In questo modo si
> > > riprende
> > > > e amplia anche la tesi reazionaria della propagandista di regime
>Oriana
> > > > Fallaci, sostenuta nel suo "manifesto delle volgarità", vomitato in
> > > seguito
> > > > agli eventi dell'11 settembre, intitolato "Con la rabbia e
>l'orgoglio".
> > > > Questa tesi si ripropone un paragone tra le donne che vivono nei
>paesi
> > > > imperialisti e quelle dei paesi musulmani, secondo la quale
> > > l'emancipazione
> > > > di queste ultime si misurerebbe calcolando i metri e i centimetri di
> > > stoffa
> > > > che ricoprono il loro corpo.
> > > > Modelli culturali come quelli proposti in programmi come Veline e
>Miss
> > > > Italia sono umilianti ed oppressivi per tutte le donne con la
>differenza
> > > che
> > > > le partecipanti a questi concorsi non solo accettano questi modelli
>ma,
> > > pur
> > > > di ottenere ulteriori privilegi, se ne fanno interpreti e complici.
>Il
> > > > messaggio è chiaro: pur di emergere socialmente si deve essere
>disposte
> > a
> > > > tutto, a vendersi e a vendere gli altri. Ma se per le giovani
>rampolle
> > di
> > > > buona famiglia si tratta solo di vendersi in qualche concorso di
> > bellezza,
> > > > per milioni di donne si tratta di un messaggio ben più pesante che
> > finisce
> > > > per giustificare e legittimare p.es. il silenzio e la sottomissione
>alle
> > > > pretese e alle angherie sessuali di capi e padroni sui posti di
>lavoro
> > per
> > > > paura di perdere il posto e che, in ultima analisi, promuove la
>stessa
> > > > prostituzione come inevitabile condizione per molte donne, magari
> > > > extracomunitarie, per cui il "vendersi" non è un trampolino di
>lancio,
> > né
> > > > una scelta, ma una tremenda condizione a cui sono costrette da una
> > società
> > > > razzista ed imperialista.
> > > > Il modello di programmi come Veline e Miss Italia è umiliante ed
> > > oppressivo
> > > > in particolare verso le operaie, le lavoratrici, le disoccupate, il
>cui
> > > > reale modello non può che essere rappresentato dalla lotta per una
>vera
> > > > emancipazione sociale. In questi mesi gli interessi di queste donne
>non
> > > sono
> > > > stati sicuramente rappresentati da miss e aspiranti tali ma da tutte
>le
> > > > donne che si sono impegnate nelle iniziative a difesa dell'articolo
>18,
> > > > dalle donne in lotta delle imprese di pulizia, dalle donne in
>provincia
> > di
> > > > Domodossola, protagoniste in agosto di una protesta contro la
>chiusura
> > > > dell'unico ospedale con il reparto di maternità nel raggio di decine
>di
> > > > chilometri, con la prospettiva di molte madri di rischiare di
>partorire
> > su
> > > > una strada senza alcuna cura e assistenza specialistica per loro e
>per
> > il
> > > > loro bambino.
> > > >
> > > > A livello provinciale vogliamo in particolare portare la nostra
> > > solidarietà
> > > > alle operaie della Gardafilo di Rovereto che ha annunciato la
>chisura
> > > > della fabbrica e sostenere la loro opposizione all'accordo siglato
>da
> > CGIL
> > > e
> > > > CISL con l'azienda, che garantisce la continuità occupazionale solo
>per
> > 25
> > > > operaie su 71, le quali tra l'altro verrebbero trasferite
>all'Aquaspace
> > in
> > > > condizioni peggiorative in quanto sarebbero costrette a fare turni
> > anche
> > > > notturni. Questo accordo è maturato nonostante la richiesta, da
>parte
> > > della
> > > > maggioranza delle operaie, di una garanzia di continuità lavorativa
>per
> > > > tutti i dipendenti della ex Gardafilo.
> > > >
> > > > GRUPPO DONNE DEL COLLETTIVO COMUNISTA A.GRAMSCI - TRENTO
> > > > GRUPPO ISCRITTI AL SINDACATO SLAI-COBAS - TRENTO
> > > > cip. Trento 7/9/02 V.Orti 24.
> > > >
> > > >
> > > >
> > > >
> > > >
> > > >
> > > >
> > > >
> > > > HTTP://WWW.ECN.ORG
> > > > ----------------->
> > > >
> > >
> > >
> > > per cancellarsi dalla lista, andare su
> > https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio
> > >
> >
> >
> > per cancellarsi dalla lista, andare su
>https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio
>
>Linbo
>
>---------------------------------------------
>Intellettuali d'oggi idioti di domani
>ridatemi il cervello che basta alle mie mani,
>profeti molto acrobati della rivoluzione oggi
>faro' da me senza lezione.
> F. De Andre'
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>per cancellarsi dalla lista, andare su
>https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio
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