[Cerchio] Re: immigrazione: due testi utiliRe: [movimento] p…

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Autor: karletto
Data:  
Assunto: [Cerchio] Re: immigrazione: due testi utiliRe: [movimento] precisazioni in merito alla discussione del RSF
Condivido assolutamente i dubbi sollevati da Frisullo e mi associo al suo
interrogativo finale:
<<E se qualcuno, in Italia o negli Usa, avesse
deciso di spacciare per terroristi dei poveri cristi, nell'anniversario
di New York?>>.
Aggiungo che tanto più tale domanda risulta legittima, se si pensa che gli
inquirenti italiani e statunitensi stanno "associando" i presunti
"terroristi di Al Qaeda" al reperimento di materiale radioattivo, idoneo -
si dice - alla costruzione dell'atomica, che sembra stesse navigando "con
loro", diretto verso Tripoli!!!
Non è che i soliti noti stanno già confezionando un nuovo "Stato canaglia",
contro cui indirizzare la loro "guerra permanente antiterrorista", non
appena sarà stata chiusa l'imminente partita con Saddam?!
E cosa c'è di meglio, nel caso, che rispolverare la Libia del famoso
colonnello Gheddafi, tanto più "sospettabile" in quanto da anni "stranamente
silenzioso" ?!?!
D'altronde, ormai è ben chiaro che, dopo le Twin Towers, la realtà sta
davvero superando sempre più alla grande la pur smisurata fantasia di
Hollywood ... do you remember "Sesso e potere" con De Niro e Hoffman ?!?!
Salut
Marco Melotti
____________________________________

----- Original Message -----
From: <dinofrisullo@???>
To: <movimento@???>
Sent: Friday, September 13, 2002 2:01 PM
Subject: immigrazione: due testi utiliRe: [movimento] precisazioni in merito
alla discussione del RSF


> > SENZACONFINE
> Associazione di volontariato antirazzista e luogo d&#8217;incontro fra le
> culture
> 00154 Roma, via di Monte Testaccio 21 &#8211; 06.57302933 &#8211;

339.6504639 &#8211; E-
> mail senzaconfine@???
>
> PAKISTANI &#8220;TERRORISTI&#8221;: FRISULLO: ATTENZIONE ALLE MONTATURE
> E SE FOSSERO POVERI CRISTI?
>
> Secondo Dino Frisullo, segretario di Senzaconfine, &#8220;desta molte
> perplessità il contesto della vicenda dei pakistani di Gela: non
> vorremmo trovarci di fronte a un altro episodio di quella caccia alle
> streghe che ha già condotto in prigione da sei mesi il pakistano Naseer
> Ahmad e altri assai improbabile &#8220;membri di Qaeda&#8221;, o ha fatto

gridare
> al terrorismo per i visitatori di San Petronio a Bologna&#8221;.
>
> Ecco gli elementi che, secondo Frisullo, fanno pensare più a migranti
> clandestini che a terroristi.
> 1. I terroristi, e tanto più quelli della ricca Al Qaeda, viaggiano in
> aereo in business class, come dimostra la vicenda delle Twin Towers, e
> non su un mercantile di ferrovecchio.
> 2. Le modalità del viaggio (biglietto di andata e ritorno, che costa
> meno di un &#8220;sola andata&#8221;, da Karachi a un porto mediterraneo;

imbarco
> su navi greche con false carte d&#8217;ingaggio come marinai; trasbordo in
> altro natante in acque internazionali; sbarco in Europa) sono quelle
> tipiche del traffico di clandestini per lavoro: ad esempio, viaggiarono
> esattamente così molti dei morti pakistani nel &#8220;naufragio

fantasma&#8221; di
> Natale &#8217;96 nel Canale di Sicilia, come risulta dalla ricostruzione
> dello stesso Frisullo sul mensile Narcomafie;
> 3. La parola-chiave in lingua urdu (pakistana) che designerebbe,
> secondo i servizi Usa, i terroristi da contattare in Europa, indicata
> dalle agenzie come &#8220;colui che unisce in matrimonio&#8221;, potrebbe

essere la
> parola &#8220;Dallal&#8221;, che effettivamente in urdu significa

&#8220;sensale,
> mediatore&#8221; in ogni senso, non solo per i matrimoni ma per le case,

gli
> animali ed ogni affare &#8211; e quindi significa anche

&#8220;agente&#8221; nella tratta
> dei clandestini. Se fosse così, i servizi Usa avrebbero preso un
> granchio: tutti i clandestini portano con sé, purtroppo, i riferimenti
> degli agenti ai quali riferirsi per il prosieguo del viaggio in Europa
> e per il saldo del prezzo del viaggio.
> 4. Non è affatto vero che i quindici vengano tutti &#8220;dalla montagna
> pakistana&#8221;, cioè dalle aree più vicine all&#8217;Afghanistan e ai

suoi
> conflitti, come affermano gli inquirenti. Da un esame superficiale dei
> loro cognomi (in genere legati ai clan familiari), chiunque conosca
> minimamente il Pakistan e la sua emigrazione capisce che in maggioranza
> vengono dal Punjab, regione povera ed a forte emigrazione.
> 5. I servizi Usa dicono che alcuni dei nomi erano segnalati
> come &#8220;terroristi&#8221;: del tutto possibile, si tratta di nomi

assai comuni
> in Pakistan. Ci sono più Muhammad Altaf e Khan Nasir in Pakistan di
> quanti Mario Rossi ci siano in Italia. E&#8217; anche strano che
> il &#8220;dirottamento&#8221; della nave e dei suoi passeggeri su Gela sia

ascritto
> a una &#8220;segnalazione dei servizi&#8221; e contemporaneamente ad

un&#8217;iniziativa
> dell&#8217;equipaggio rumeno: o l&#8217;uno o l&#8217;altro.
> 6. Da una prima verifica presso l&#8217;Ambasciata del Pakistan,

effettuata
> dall&#8217;Associazione lavoratori pakistani in Italia, risulta che
> l&#8217;ambasciata sia stata interessata dagli inquirenti solo per la
> verifica delle carte d&#8217;imbarco, ovviamente risultate falsificate

come
> per tutti i clandestini. Com&#8217;è possibile che di un&#8217;indagine di

questo
> livello, condotta per settimane, non sia stata informata

l&#8217;ambasciata e
> quindi il governo di un paese peraltro alleato degli Usa nella

&#8220;guerra
> al terrorismo&#8221;?
>
> &#8220;Potremmo sbagliare &#8211; conclude Frisullo &#8211; ma tutta

questa vicenda
> appare assai sospetta. E se qualcuno, in Italia o negli Usa, avesse
> deciso di spacciare per terroristi dei poveri cristi

nell&#8217;anniversario
> di New York?&#8221;
>
> ........................................