[Cerchio] Fwd: del sabotaggio

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Aihe: [Cerchio] Fwd: del sabotaggio
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>Testo tradotto dal giornale asturiano "LLAR" - numero 33, settembre 1999.=

Traduzione tratta da "Maltempo" - numero 2, febbraio 2000]=20
>
>=20
>
>Del sabotaggio come una delle belle arti
>
>Un contributo all'attualit=E0 della teoria della pratica del sabotaggio.
>
>1
>
>"Chi rivivr=E0 i violenti vortici di fuoco se non noi
>
>e quelli che crediamo fratelli?
>
>Venite! Novelli amici: questo vi piacer=E0.
>
>Non lavoreremo mai, oh maree di fuoco!"
>
>"Questo mondo esploder=E0
>
>E il vero sentiero. Avanti, In marcia."
>
>A. Rimbaud
>
>L estensione del sabotaggio, l incremento della sua pratica, su maggior o=

minor scala, in lungo e in largo contro il dominio della merce =E8 un dato=
di fatto. L incendio degli sportelli dei bancomat, la messa fuori uso delle=
serrature dei centri commerciali, la distruzione delle vetrine, l incendio=
delle sedi delle agenzie di lavoro temporaneo, e degli uffici di=
collocamento, il sabotaggio alle infrastrutture del capitalismo (TAV,=
dighe, autostrade, imprese di costruzione)... sono pratiche offensive di=
fronte alla colonizzazione della nostra vita da parte del colonialismo=
nella sua forma pi=F9 avanzata - lo spettacolo integrato.
>
>Tutto ci=F2 =E8 messo in pratica da individui stufi di sopravvivere come=

merce (la propria vita ridotta agli imperativi economici) e disillusi dalla=
falsa contestazione (pi=F9 falsa e meno contestataria ogni giorno di pi=F9)=
, partiti e sindacati che vogliono gestire la nostra miseria e integrarci in=
un modo di produzione che ci impedisce qualsiasi partecipazione nelle=
decisioni che ci riguardano direttamente e aiutano a schiavizzarci,=
mutilando qualunque gesto di negazione dell esistente.
>
>Lo spettacolo scrive il canovaccio e distribuisce i ruoli: operaio,=

professore, studente, casalinga, padre, madre, figlio, figlia, disoccupato,=
poliziotto, militare, artista, umanitario, intellettuale... la maggioranza,=
individui che assumono diversi ruoli nel corso delle ventiquattro ore, vede=
la propria esistenza come ancor pi=F9 terribile, ammesso che ci=F2 sia=
possibile. Ognuno con il suo quadro nevrotico-schizoide reagir=E0 agli=
stimoli lanciati dal potere nel modo pre atteso.
>
>Tutta l attivit=E0 sociale =E8 pianificata per rafforzare lo spettacolo=

rallentando cos=EC il suo processo inarrestabile di decomposizione. Come=
non vogliamo sentire lo stridio dei sofferti militantisti di qualsiasi=
organizzazione, che sia chiaro che noi non siamo contro il concetto stesso=
di "organizzazione", ma contro all "organizzazione" concepita come fine in=
s=E9, come cristallizzazione di qualsiasi ideologia e come organo separato,=
rappresentante una classe.
>
>Siamo per l autorganizzazione autonoma degli sfruttati. La storia ci ha=

dimostrato, e questo =E8 qualcosa che coscientemente o incoscientemente=
tutti sanno, con due esempi chiari, che le tradizionali forme, partito=
(rivoluzione russa) e sindacato (rivoluzione spagnola) non sono stati altro=
che due tentativi di gestire il capitalismo e non di superarlo. Alla presa=
del potere non lo si =E8 distrutto, ma esercitato: da un lato la classe dei=
burocrati sostituisce la borghesia e dall altro i dirigenti=
anarco-sindacalisti partecipano al potere borghese chiamando all=
autogestione dello sfruttamento e dell alienazione, mentre le basi=
tentavano di superare nella pratica i rapporti di produzione e i rapporti=
sociali mediante la gestione diretta di tutti gli aspetti della propria=
vita e non solo del lavoro.
>
>Precisamente, entrambe le forme hanno in comune l esaltazione del lavoro=

(comunemente al nazional-socialismo e a tutte le forme politiche del=
capitalismo).
>
>La loro visione quantitativa cercava un aumento della produzione lasciando=

da parte l aumento quantitativo della vita. Questa sconfitta (pratica e=
teorica) delle organizzazioni i tradizionali, che dica no di=
rappresentarci, non =E8 stata assimilata dalla classe lavoratrice (sembra=
che noi sappiamo solo lavorare), e cos=EC si continua senza mantenere=
nessuna possibilit=E0 di controllo sugli aspetti essenziali della nostra=
vita, in un mondo che si sviluppa, non solo senza la nostra partecipazione,=
ma contro di noi.
>
>Per=F2, compagni, la storia non =E8 ciclica, =E8 un processo accumulativo e=

gi=E0 pesa troppo sopra i nostri stanchi corpi.
>
>=20
>
>2
>
>"Mai tennero, coloro che si burlano,
>
>un linguaggio tanto ingannatore."
>
>W. Shakespeare
>
>La contraddizione tra le possibilit=E0 dei mezzi di produzione (l uso di=

alcuni tra essi per il godimento di tutti, dato che la maggior parte =E8=
inutile e dannosa e andrebbe distrutta) e i rapporti di produzione=
(sfruttamento salariato, mercificazione, esclusione di una societ=E0 di=
classe) =E8 arrivato ad un punto di rottura inarrestabile. Allo spettacolo=
riesce meglio falsificare la natura di questa contraddizione, che aumentare=
la produzione mercantile con valore d uso decrescente. Questa inerzia lo=
obbliga a dispiegare ogni mezzo di recupero di qualsiasi movimento reale di=
opposizione e volgere a suo vantaggio la critica spettacolare dello=
spettacolo.
>
>Un ipocrita autocritica indirizzata dalla sua polizia del pensiero=

decomposto (prosituazionisti, quadri, organizzazioni non governative,=
recuperatori, artisti, giornalisti... la cricca di alternativi=
politicamente corretti).
>
>Queste spazzole da cesso della modernit=E0, da buoni preti, sperano che con=

le loro toppe lo sviluppo proprio del sistema ci condurr=E0, manina nella=
manina, in un mondo ideale, pianificato dalla sua falsa coscienza e dal=
putridume del suo cervello incasellato; come se qualche volta ci avessero=
regalato qualche cosa. La sua funzione sociale che =E8 stata denunciata gi=
=E0 da decenni =E8 costata loro pi=F9 di un aggressione, pestaggi e=
assassinii e noi siamo sicuri che non saranno semplici aneddoti. Ci=
ingannano e ci manipolano, non dobbiamo permetterglielo un giorno di pi=F9,=
loro sono i guardiani della chiave delle nostre catene infernali.=
Intrattengono il nostro pensiero con dibattiti senza importanza e ci=
impongono la loro opinione, evitando questioni tanto semplici che li fanno=
tremare di terrore: come vivere meglio? Chi e cosa ce lo impedisce? Domande=
che smaschereranno immediatamente i professionisti della menzogna. La=
coerenza critica e la critica dell incoerenza aiuteranno questa operazione.
>
>=20
>
>3
>
>"L ingiustizia non =E8 anonima,
>
>ha nome e indirizzo."
>
>Bertold Brecht
>
>La teoria situazionista, come critica integrale della totalit=E0 delle=

condizioni di sopravvivenza e del capitalismo mercantil-spettacolare che le=
necessita, =E8 stata confermata nei fatti dalla falsificazione.
>
>Non si pu=F2 combattere l alienazione, mediante forme alienate. Il=

sabotaggio di questo mondo, inizia dalla rottura con i ruoli che ci impone=
il sistema, dal sabotaggio della nostra morte nella vita e dalla negazione=
del ruolo che ci hanno assegnato e disegnato. In questi momenti parlare di=
rivoluzione =E8 "tenere un cadavere in bocca", abbiamo bisogno soltanto di=
guardarci intorno per vedere uno scenario che ci ricorda costantemente la=
sconfitta. Il sabotaggio =E8 quindi un azione che serve da propellente=
contro l irrealt=E0 che ci opprime. Una pratica che non =E8 sfuggita al=
recupero ideologico che l ha trasformata in "terrorismo" (la=
professionalizzazione del sabotaggio che non ha fatto altro che rafforzare=
il sistema, dovuto al suo carattere centralista, gerarchizzato e=
militarista). Oggi, non si propone la creazione di un organizzazione armata=
di questo tipo, ma l attacco diffuso di piccoli gruppi d affinit=E0,=
incontrollabili da parte di una struttura superiore, che si uniscono e si=
sciolgono come le maree lunari. Delle maree che nascono dalla presa di=
coscienza dello stato delle cose e del peggio che ci aspetta a causa degli=
accadimenti.
>
>Nel XIX secolo esisteva una pratica simile che mise in scacco il=

capitalismo incipiente. Al di l=E0 degli attacchi luddisti le "ronde=
proletarie" che per la loro mancanza di struttura rigida e la loro massima=
flessibilit=E0 negli attacchi, resero quasi impossibile la loro repressione=
e il recupero, nelle quali giocano un ruolo principale anche i nascituri=
sindacati. Un gruppo di gente si univa, colpiva e si perdeva nella massa,=
mentre un nuovo gruppo si formava nel suo interno. Questo sabotaggio=
diffuso rese difficile per il nemico di organizzare la repressione, ci=F2=
trasforma questo attacco in un universo di piacere di teppisti illuminati,=
le cui sensazioni sono impossibili da descrivere o comunicare con il povero=
e banale linguaggio delle parole.
>
>Il gioco della sovversione, le cui regole vengono scritte da coloro che vi=

partecipano, diviene un arma efficace contro il capitalismo in tutte le sue=
forme.
>
>C =E8 molto pi=F9 da distruggere che da costruire.
>
>=20
>
>4
>
>"La nostra epoca non ha bisogno di scrivere slogan poetici, ma di=

realizzarli."
>
>Internazionale Situazionista
>
>E dimostrato che piccoli gruppi che attaccano, fanno pi=F9 danno di grandi=

organizzazioni specializzate nella lotta armata. L Angry Brigade continu=F2=
la propria azione quando vennero arrestate delle persone e lo Stato inglese=
dava per disarticolato il movimento. La Kale Borroka (lotta di strada) in=
Euskadi, sulla quale poco tempo fa Jarrai (organizzazione giovanile della=
sinistra nazionalista basca, ndr) dichiar=F2 essere incontrollabile, =E8 un=
altro esempio. Il potere ha difficolt=E0 a reprimere ed eliminare i piccoli=
gruppi che con tutta sicurezza non si conoscono tra di loro, e l unica cosa=
che li unisce =E8 il desiderio di distruzione di un sistema che impedisce=
loro di vivere e li condanna alla sopravvivenza e all incertezza. Non si=
cercano azioni esibizioniste per dare propaganda a qualche sigla o marchio=
d origine. Nel caso delle Asturie, il sabotaggio =E8 stata un arma di=
classe utilizzata innumerevoli volte, soprattutto nei conflitti lavorativi=
con le imprese: Duro Felguera, Hunosa, Naval e Ciata... (aziende e miniere=
asturiane dove, negli anni 90 il sabotaggio =E8 stato determinante nelle=
lotte in corso); ogni persona stufa, al di l=E0 della sua ideologia, lo=
utilizza. Dall impiegato che ruba materiale d ufficio, fino alla=
lavoratrice che danneggia la macchina a cui sta incatenata, passando per l=
uso del plastico come i licenziati di Duro Felguera. Oggi, l esempio sta=
nell incendio degli ETT (imprese di lavoro interinale). La pratica del=
sabotaggio resta limitata a conflitti precisi e molto localizzati, senza=
prospettive globali e semplicemente per risoluzioni parziali, con delle=
rivendicazioni economiche che restano dentro i limiti imposti, dove si=
svolge la logica capitalista. Lo stesso vale per il caso delle ETT un=
attacco che va al di l=E0 della temporalit=E0 di un conflitto in un=
azienda, per=F2 che non mette in discussione la schiavit=F9 salariale, ma=
solo la sua forma pi=F9 estrema, non si vuole porre fine allo sfruttamento,=
bens=EC porre fine alle ETT. Oggi il conflitto =E8 globale e non si risolve=
con lotte parziali, ma con una lotta integrale e con il rifiuto in blocco=
di questa societ=E0. C =E8 da smetterla con la riduzione della nostra vita=
a merce e con il lavoro salariato che ci ammazza e non solo con le ETT.=
Dobbiamo finirla con la societ=E0 di classe e non solo con il fascismo.=
Sviare l attenzione verso obiettivi parziali beneficia soltanto i gestori=
della nostra miseria e quelli che un giorno pretenderanno di gestirla ed=
entrambe sono parte degli obiettivi da sabotare. La pratica del sabotaggio=
diffuso (autonomia senza ostacoli, massima flessibilit=E0,=
autorganizzazione, minimo rischio) fra gli individui affini, apre la=
possibilit=E0 di comunicazione reale, distruggendo quella spettacolare,=
rompendo l apatia e l impotenza dell eterno monologo revoluzionarista.
>
>Rapporti e possibilit=E0 di contatti con altre persone, nella negazione del=

ruolo spettacolare. Sono situazioni effimere che per la loro preparazione e=
sviluppo portano, nella loro essenza, le qualit=E0 della situazione=
rivoluzionaria, che non retroceder=E0 e che sopprimer=E0 le condizioni di=
sopravvivenza. Non cade nell irrimediabile gerarchizzazione alienante che=
porta con s=E9 la specializzazione di ogni gruppo armato di carattere=
autoritario e m=EElitarista, nel quale le masse delegano la loro=
partecipazione negli attacchi. L aumento quantitativo di questa pratica non=
ci arriva dalle mani dei propagandisti dello spettacolo, bens=EC dal=
passeggiare nello scenario del capitalismo e trovare, in questa deriva, i=
bancomat bruciati, le ETT con le vetrine infrante, i fabbri che cambiano le=
serrature di un supermercato... Visioni che ci fanno sbocciare sorrisi=
complici e che ci animano ad uscire quella stessa notte, a giocare con il=
fuoco con il fine di far sorgere gli stessi sorrisi sui volti di=
sconosciuti complici per l affratellamento della distruzione. Non importa=
il numero, ma la qualit=E0 dei gesti: sabotaggi, espropriazioni,=
riduzioni... ci restituiscono parte della vita che ci negano, pen=F2 noi la=
vogliamo tutta.
>
>Compagne e compagni il gioco =E8 vostro e noi ci animiamo alla sua pratica=

quotidiana. Organizzatelo con i vostri complici.
>
>Contro il vecchio mondo in tutte le sue espressioni, per uscire dalla=

preistoria, lanciamo e moltiplichiamo gli attacchi.
>
>=20
>
>Per l abolizione della societ=E0 di classe contro la merce e il lavoro=

salariato stop
>
>Per l anarchia stop
>
>Per il comunismo stop
>
>Pietre e fuoco
>
>Istituto Asturiano di Vandalismo Comparato





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<br><br>
<blockquote type=3Dcite class=3Dcite cite><font face=3D"Times New Roman, Tim=
es">Testo
tradotto dal giornale asturiano "LLAR" - numero 33, settembre
1999. Traduzione tratta da "Maltempo" - numero 2, febbraio
2000]</font><font face=3D"arial" size=3D2> <br><br>
&nbsp;<br><br>
</font><font face=3D"arial" size=3D7><b>Del sabotaggio come una delle belle
arti<br>
</b></font><font face=3D"arial" size=3D2><br>
</font><font face=3D"arial" size=3D5>Un contributo all'attualit=E0 della teo=
ria
della pratica del sabotaggio.<br>
</font><font face=3D"arial" size=3D2><br>
1<br>
<i><br>
"Chi rivivr=E0 i violenti vortici di fuoco se non noi<br><br>
e quelli che crediamo fratelli?<br><br>
Venite! Novelli amici: questo vi piacer=E0.<br><br>
Non lavoreremo mai, oh maree di fuoco!"<br><br>
"Questo mondo esploder=E0<br><br>
E il vero sentiero. Avanti, In marcia."<br>
</i><br>
A. Rimbaud<br><br>
L estensione del sabotaggio, l incremento della sua pratica, su maggior o
minor scala, in lungo e in largo contro il dominio della merce =E8 un dato
di fatto. L incendio degli sportelli dei bancomat, la messa fuori uso
delle serrature dei centri commerciali, la distruzione delle vetrine, l
incendio delle sedi delle agenzie di lavoro temporaneo, e degli uffici di
collocamento, il sabotaggio alle infrastrutture del capitalismo (TAV,
dighe, autostrade, imprese di costruzione)... sono pratiche offensive di
fronte alla colonizzazione della nostra vita da parte del colonialismo
nella sua forma pi=F9 avanzata - lo spettacolo integrato.<br><br>
Tutto ci=F2 =E8 messo in pratica da individui stufi di sopravvivere come
merce (la propria vita ridotta agli imperativi economici) e disillusi
dalla falsa contestazione (pi=F9 falsa e meno contestataria ogni giorno di
pi=F9), partiti e sindacati che vogliono gestire la nostra miseria e
integrarci in un modo di produzione che ci impedisce qualsiasi
partecipazione nelle decisioni che ci riguardano direttamente e aiutano a
schiavizzarci, mutilando qualunque gesto di negazione dell
esistente.<br><br>
Lo spettacolo scrive il canovaccio e distribuisce i ruoli: operaio,
professore, studente, casalinga, padre, madre, figlio, figlia,
disoccupato, poliziotto, militare, artista, umanitario, intellettuale...
la maggioranza, individui che assumono diversi ruoli nel corso delle
ventiquattro ore, vede la propria esistenza come ancor pi=F9 terribile,
ammesso che ci=F2 sia possibile. Ognuno con il suo quadro
nevrotico-schizoide reagir=E0 agli stimoli lanciati dal potere nel modo pre
atteso.<br><br>
Tutta l attivit=E0 sociale =E8 pianificata per rafforzare lo spettacolo
rallentando cos=EC il suo processo inarrestabile di decomposizione. Come
non vogliamo sentire lo stridio dei sofferti militantisti di qualsiasi
organizzazione, che sia chiaro che noi non siamo contro il concetto
stesso di "organizzazione", ma contro all
"organizzazione" concepita come fine in s=E9, come
cristallizzazione di qualsiasi ideologia e come organo separato,
rappresentante una classe.<br><br>
Siamo per l autorganizzazione autonoma degli sfruttati. La storia ci ha
dimostrato, e questo =E8 qualcosa che coscientemente o incoscientemente
tutti sanno, con due esempi chiari, che le tradizionali forme, partito
(rivoluzione russa) e sindacato (rivoluzione spagnola) non sono stati
altro che due tentativi di gestire il capitalismo e non di superarlo.
Alla presa del potere non lo si =E8 distrutto, ma esercitato: da un lato la
classe dei burocrati sostituisce la borghesia e dall altro i dirigenti
anarco-sindacalisti partecipano al potere borghese chiamando all
autogestione dello sfruttamento e dell alienazione, mentre le basi
tentavano di superare nella pratica i rapporti di produzione e i rapporti
sociali mediante la gestione diretta di tutti gli aspetti della propria
vita e non solo del lavoro.<br><br>
Precisamente, entrambe le forme hanno in comune l esaltazione del lavoro
(comunemente al nazional-socialismo e a tutte le forme politiche del
capitalismo).<br><br>
La loro visione quantitativa cercava un aumento della produzione
lasciando da parte l aumento quantitativo della vita. Questa sconfitta
(pratica e teorica) delle organizzazioni i tradizionali, che dica no di
rappresentarci, non =E8 stata assimilata dalla classe lavoratrice (sembra
che noi sappiamo solo lavorare), e cos=EC si continua senza mantenere
nessuna possibilit=E0 di controllo sugli aspetti essenziali della nostra
vita, in un mondo che si sviluppa, non solo senza la nostra
partecipazione, ma contro di noi.<br><br>
Per=F2, compagni, la storia non =E8 ciclica, =E8 un processo accumulativo e =
gi=E0
pesa troppo sopra i nostri stanchi corpi.<br><br>
&nbsp;<br><br>
2<br>
<i><br>
"Mai tennero, coloro che si burlano,<br><br>
un linguaggio tanto ingannatore."<br>
</i><br>
W. Shakespeare<br><br>
La contraddizione tra le possibilit=E0 dei mezzi di produzione (l uso di
alcuni tra essi per il godimento di tutti, dato che la maggior parte =E8
inutile e dannosa e andrebbe distrutta) e i rapporti di produzione
(sfruttamento salariato, mercificazione, esclusione di una societ=E0 di
classe) =E8 arrivato ad un punto di rottura inarrestabile. Allo spettacolo
riesce meglio falsificare la natura di questa contraddizione, che
aumentare la produzione mercantile con valore d uso decrescente. Questa
inerzia lo obbliga a dispiegare ogni mezzo di recupero di qualsiasi
movimento reale di opposizione e volgere a suo vantaggio la critica
spettacolare dello spettacolo.<br><br>
Un ipocrita autocritica indirizzata dalla sua polizia del pensiero
decomposto (prosituazionisti, quadri, organizzazioni non governative,
recuperatori, artisti, giornalisti... la cricca di alternativi
politicamente corretti).<br><br>
Queste spazzole da cesso della modernit=E0, da buoni preti, sperano che con
le loro toppe lo sviluppo proprio del sistema ci condurr=E0, manina nella
manina, in un mondo ideale, pianificato dalla sua falsa coscienza e dal
putridume del suo cervello incasellato; come se qualche volta ci avessero
regalato qualche cosa. La sua funzione sociale che =E8 stata denunciata gi=
=E0
da decenni =E8 costata loro pi=F9 di un aggressione, pestaggi e assassinii e
noi siamo sicuri che non saranno semplici aneddoti. Ci ingannano e ci
manipolano, non dobbiamo permetterglielo un giorno di pi=F9, loro sono i
guardiani della chiave delle nostre catene infernali. Intrattengono il
nostro pensiero con dibattiti senza importanza e ci impongono la loro
opinione, evitando questioni tanto semplici che li fanno tremare di
terrore: come vivere meglio? Chi e cosa ce lo impedisce? Domande che
smaschereranno immediatamente i professionisti della menzogna. La
coerenza critica e la critica dell incoerenza aiuteranno questa
operazione.<br><br>
&nbsp;<br><br>
3<br>
<i><br>
"L ingiustizia non =E8 anonima,<br><br>
ha nome e indirizzo."<br>
</i><br>
Bertold Brecht<br><br>
La teoria situazionista, come critica integrale della totalit=E0 delle
condizioni di sopravvivenza e del capitalismo mercantil-spettacolare che
le necessita, =E8 stata confermata nei fatti dalla=20
falsificazione.<br><br>
Non si pu=F2 combattere l alienazione, mediante forme alienate. Il
sabotaggio di questo mondo, inizia dalla rottura con i ruoli che ci
impone il sistema, dal sabotaggio della nostra morte nella vita e dalla
negazione del ruolo che ci hanno assegnato e disegnato. In questi momenti
parlare di rivoluzione =E8 "tenere un cadavere in bocca", abbiamo
bisogno soltanto di guardarci intorno per vedere uno scenario che ci
ricorda costantemente la sconfitta. Il sabotaggio =E8 quindi un azione che
serve da propellente contro l irrealt=E0 che ci opprime. Una pratica che
non =E8 sfuggita al recupero ideologico che l ha trasformata in
"terrorismo" (la professionalizzazione del sabotaggio che non
ha fatto altro che rafforzare il sistema, dovuto al suo carattere
centralista, gerarchizzato e militarista). Oggi, non si propone la
creazione di un organizzazione armata di questo tipo, ma l attacco
diffuso di piccoli gruppi d affinit=E0, incontrollabili da parte di una
struttura superiore, che si uniscono e si sciolgono come le maree lunari.
Delle maree che nascono dalla presa di coscienza dello stato delle cose e
del peggio che ci aspetta a causa degli accadimenti.<br><br>
Nel XIX secolo esisteva una pratica simile che mise in scacco il
capitalismo incipiente. Al di l=E0 degli attacchi luddisti le "ronde
proletarie" che per la loro mancanza di struttura rigida e la loro
massima flessibilit=E0 negli attacchi, resero quasi impossibile la loro
repressione e il recupero, nelle quali giocano un ruolo principale anche
i nascituri sindacati. Un gruppo di gente si univa, colpiva e si perdeva
nella massa, mentre un nuovo gruppo si formava nel suo interno. Questo
sabotaggio diffuso rese difficile per il nemico di organizzare la
repressione, ci=F2 trasforma questo attacco in un universo di piacere di
teppisti illuminati, le cui sensazioni sono impossibili da descrivere o
comunicare con il povero e banale linguaggio delle parole.<br><br>
Il gioco della sovversione, le cui regole vengono scritte da coloro che
vi partecipano, diviene un arma efficace contro il capitalismo in tutte
le sue forme.<br><br>
C =E8 molto pi=F9 da distruggere che da costruire.<br><br>
&nbsp;<br><br>
4<br>
<i><br>
"La nostra epoca non ha bisogno di scrivere slogan poetici, ma di
realizzarli."<br>
</i><br>
Internazionale Situazionista<br><br>
E dimostrato che piccoli gruppi che attaccano, fanno pi=F9 danno di grandi
organizzazioni specializzate nella lotta armata. L Angry Brigade continu=F2
la propria azione quando vennero arrestate delle persone e lo Stato
inglese dava per disarticolato il movimento. La Kale Borroka (lotta di
strada) in Euskadi, sulla quale poco tempo fa Jarrai (organizzazione
giovanile della sinistra nazionalista basca, <i>ndr</i>) dichiar=F2 essere
incontrollabile, =E8 un altro esempio. Il potere ha difficolt=E0 a reprimere
ed eliminare i piccoli gruppi che con tutta sicurezza non si conoscono
tra di loro, e l unica cosa che li unisce =E8 il desiderio di distruzione
di un sistema che impedisce loro di vivere e li condanna alla
sopravvivenza e all incertezza. Non si cercano azioni esibizioniste per
dare propaganda a qualche sigla o marchio d origine. Nel caso delle
Asturie, il sabotaggio =E8 stata un arma di classe utilizzata innumerevoli
volte, soprattutto nei conflitti lavorativi con le imprese: Duro
Felguera, Hunosa, Naval e Ciata... (aziende e miniere asturiane dove,
negli anni 90 il sabotaggio =E8 stato determinante nelle lotte in corso);
ogni persona stufa, al di l=E0 della sua ideologia, lo utilizza. Dall
impiegato che ruba materiale d ufficio, fino alla lavoratrice che
danneggia la macchina a cui sta incatenata, passando per l uso del
plastico come i licenziati di Duro Felguera. Oggi, l esempio sta nell
incendio degli ETT (imprese di lavoro interinale). La pratica del
sabotaggio resta limitata a conflitti precisi e molto localizzati, senza
prospettive globali e semplicemente per risoluzioni parziali, con delle
rivendicazioni economiche che restano dentro i limiti imposti, dove si
svolge la logica capitalista. Lo stesso vale per il caso delle ETT un
attacco che va al di l=E0 della temporalit=E0 di un conflitto in un azienda,
per=F2 che non mette in discussione la schiavit=F9 salariale, ma solo la sua
forma pi=F9 estrema, non si vuole porre fine allo sfruttamento, bens=EC porr=
e
fine alle ETT. Oggi il conflitto =E8 globale e non si risolve con lotte
parziali, ma con una lotta integrale e con il rifiuto in blocco di questa
societ=E0. C =E8 da smetterla con la riduzione della nostra vita a merce e
con il lavoro salariato che ci ammazza e non solo con le ETT. Dobbiamo
finirla con la societ=E0 di classe e non solo con il fascismo. Sviare l
attenzione verso obiettivi parziali beneficia soltanto i gestori della
nostra miseria e quelli che un giorno pretenderanno di gestirla ed
entrambe sono parte degli obiettivi da sabotare. La pratica del
sabotaggio diffuso (autonomia senza ostacoli, massima flessibilit=E0,
autorganizzazione, minimo rischio) fra gli individui affini, apre la
possibilit=E0 di comunicazione reale, distruggendo quella spettacolare,
rompendo l apatia e l impotenza dell eterno monologo
revoluzionarista.<br><br>
Rapporti e possibilit=E0 di contatti con altre persone, nella negazione del
ruolo spettacolare. Sono situazioni effimere che per la loro preparazione
e sviluppo portano, nella loro essenza, le qualit=E0 della situazione
rivoluzionaria, che non retroceder=E0 e che sopprimer=E0 le condizioni di
sopravvivenza. Non cade nell irrimediabile gerarchizzazione alienante che
porta con s=E9 la specializzazione di ogni gruppo armato di carattere
autoritario e m=EElitarista, nel quale le masse delegano la loro
partecipazione negli attacchi. L aumento quantitativo di questa pratica
non ci arriva dalle mani dei propagandisti dello spettacolo, bens=EC dal
passeggiare nello scenario del capitalismo e trovare, in questa deriva, i
bancomat bruciati, le ETT con le vetrine infrante, i fabbri che cambiano
le serrature di un supermercato... Visioni che ci fanno sbocciare sorrisi
complici e che ci animano ad uscire quella stessa notte, a giocare con il
fuoco con il fine di far sorgere gli stessi sorrisi sui volti di
sconosciuti complici per l affratellamento della distruzione. Non importa
il numero, ma la qualit=E0 dei gesti: sabotaggi, espropriazioni,
riduzioni... ci restituiscono parte della vita che ci negano, pen=F2 noi la
vogliamo tutta.<br><br>
Compagne e compagni il gioco =E8 vostro e noi ci animiamo alla sua pratica
quotidiana. Organizzatelo con i vostri complici.<br><br>
Contro il vecchio mondo in tutte le sue espressioni, per uscire dalla
preistoria, lanciamo e moltiplichiamo gli attacchi.<br><br>
&nbsp;<br>
<b><i><br>
<div align=3D"right">Per l abolizione della societ=E0 di classe contro la
merce e il lavoro salariato stop<br>
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<div align=3D"right">Per l anarchia stop<br>
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<div align=3D"right">Per il comunismo stop<br>
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<div align=3D"right">Pietre e fuoco<br>
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<div align=3D"right">Istituto Asturiano di Vandalismo
Comparato</i></font></blockquote></div>
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