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Accolgo l'obiezione che mi ha carinamente rivolto ieri sera Massimiliano =
per dire anch'io, ora che la stanchezza ha lasciato il posto ad una pur =
flebile lucidit=E0, la mia sulla discussione iniziata durante la =
riunione del Gsf.
Premesso che ascoltare le idee degli altri stimola ed arricchisce la =
formulazione delle proprie, io ritengo che una delle domande da porsi =
sia: cos'=E8 che differenzia un forum sociale da un'associazione ? Io mi =
trovo d'accordo su alcune delle risposte date ieri ed in particolare con =
quanto diceva Marco; difatti un forum sociale non deve assolutamente =
perdere di vista ci=F2 che sta all'origine della sua contestazione: il =
volto nuovo del capitalismo attuale che ha assunto il nome di =
globalizzazione neoliberista. Questa va inevitabilmente ad influire su =
tutti gli aspetti della vita dell'uomo: la devastazione ambientale, la =
precarizzazione totale del mondo del lavoro, la guerra permanente, la =
condizione disumana del migrante, l'accessibilit=E0 delle risorse =
riservata a pochi ricchi, la privatizzazione dei servizi necessari a =
sopravvivere. Per farla breve mentre un'associazione si occupa di uno =
soltanto di questi aspetti poich=E8 il suo punto di partenza non =E8 una =
critica radicale e globale dell'esistente e quindi si settorializza, al =
contrario un forum sociale ha il pi=F9 ben gravoso compito di lottare =
contro tutto ci=F2 che =E8 emanazione diretta di questa globalizzazione. =
Ed =E8 per questo che a noi non basta dire che l'acqua =E8 una risorsa =
riservata a pochi privilegiati e negata ad una gende fetta =
dell'umanit=E0, noi vogliamo innanzi tutto mettere in evidenza il =
perch=E8 questo avviene e chiederci cos'=E8 che rende merce un bene =
essenziale come l'acqua e che considera il profitto superiore alla vita =
umana. Ogni volta che noi ci troviamo a fare un ragionamento di questo =
tipo, sull'acqua come sulla guerra o sulla condizione del migrante, ci =
accorgiamo che la radice profonda, che =E8 nostro dovere smascherare, =
non =E8 altri che la globalizzazione. E' stato quindi molto importante =
tornare a ragionare ieri sul senso da dare al nostro agire quotidiano; =
stavamo infatto rischiando di inseguire scadenze ed iniziative, come =
dice Attilio troppe e mal pubblicizzate, perdendo di vista il senso =
complessivo della nostra azione. Altro spunto interessante della =
discussione di ieri =E8 stata la riflessione di Max sulla necessit=E0 di =
rendere i nostri contenuti fruibili ad un pubblico diciamo non esperto =
ma d'altra parte dobbiamo anche chiederci quali sono i soggetti a cui =
sono indirizzate le nostre informazioni. Io non credo che i nostri =
soggetti di riferimanto sia la "gente" in generale; penso che noi =
dobbiamo principalmente rivolgerci a chi subisce sulla propria pelle le =
conseguenze di questa globalizzazione: gli studenti, i lavoratori =
precari, i migranti, disoccupati (di qui il ragionamento sui "luoghi" =
che facevano Emiliano ed Attilio)... cercando di fargli aprire gli occhi =
su ci=F2 che sta all'origine della loro condizione.
Altra questione: il nostro ruolo =E8 davvero solo quello di =
informare?.........
Mi auguro che questo nosto dibattito continui anche il prossimo =
mercoled=EC e che la preparazione di iniziative future sia sempre =
affiancata da un preventivo chiarimento dei perch=E8 e dei come.
Penso d'aver ciarlato abbastenza ed ora al lavoro...ci aspetta un =
autunno ricco di mobilitazioni e battaglie politche...spero.
Saluti resistenti=20
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