R: [Cerchio] Domanda idiota

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Autor: Linbo
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Assunto: R: [Cerchio] Domanda idiota
Ma a prescindere da questo fatto dell'anno 2000, quante volte si e'
sentito dire siamo nel 1998 pittosto che nel 2002 o chesso' io.
Cioe' e' proprio l'idea di aver costruito qualcosa di bello ma non
essere riusciti a farlo perfetto. O peggio che l'interlocutore non si
renda conto della bellezza che ci circonda, dei progressi fatti che
urtano con quell'idea cosi' barbara e bifolca, ridicola a volte
piuttosto che aberrante.
Poi si osserva intorno e si scopre che
di bello non c'e' un cazzo se non una marea di stronzate che se non le
avessimo sottomano 99 volte su 100 manco ci penseremmo.
Tipo la cravatta, mi son sempre chiesto cazzo serve una cravatta? Tutti
quelli che la indossano se la levano appena possono, allargano il nodo,
se la infilano tra i bottoni della camicia perche' finisce nel piatto,
se la puntano nei pantaloni quasi fosse un'estensione del loro uccello.
Cazzo serve! Spiegatemelo. Piuttosto che altre inutili stronzate tipo i
videogames. Sono belli fino a quando non ci hai speso i milioni pero'
che figata essere arrivato fino in fondo seguendo l'unica strada
possibile provando e riprovando mezzo migliaio di volte sempre la stessa
cosa.
Bha!

On Wed, Sep 11, 2002 at 05:12:09PM +0200, marina wrote:
> Secondo me è colpa di asimov e compagnia. Cioè secondo me nel mille
> nessuno diceva "siamo nel mille e ancora succedonoi certe cose". Ma la
> fantascienza ci ha fatto credere in un mondo futuro diverso e spesso più
> evoluto e migliore e siccome si ambientava questo mondo spesso nel 2000
> adesso ci sembra strano che le auto non volino e tutto il resto. Invece
> siamo sempre sullo stesso grumo di fango a nascere e morire né più né
> meno degli scarafoni.
> Cazzata?
> m
>


Linbo

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Nelle mani dello Stato la forza si chiama
<<diritto>>, nelle mani dell'individuo si
chiama <<delitto>>.
            M. Stirner


E' sempre la societa' che prepara i delitti,
e i malfattori non sono che gli strumenti 
fatali che li adempiono.
            M. A. Bakunin
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