[Cerchio] peppino impastato

Delete this message

Reply to this message
Autore: Khorakhané-Trezzi
Data:  
Oggetto: [Cerchio] peppino impastato
This is a multi-part message in MIME format.

------=_NextPart_000_0098_01C258DC.2DE69210
Content-Type: text/plain;
    charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


riccardo orioles tanto per abbaiare 9/9 ricc@???




"Siamo operaaai, compagni braccianti/ e gente dei quartieri/ Siamo
studenti, pastori saaardi/ divisi fino a ieriii...".
L'inno di Lotta Continua non si sentiva da un pezzo in Sicilia, piu' o
meno dai tempi di Peppino Impastato. Ed e' proprio la lapide in memoria
di Peppino (ucciso dai mafiosi di Cinisi nel 1978, perche' denunciava i
loro intrallazzi) che il sindaco di Isnello, un paesino mafioso vicino
Palermo, ha ordinato di togliere dopo tanti anni. Immediata la risposta
dei compagni: Paolo Liguori, Gad Lerner, Marco Boato, Carlo Rossella,
Enrico Deaglio, Paolo Guzzanti e altri ancora, in tutto una sessantina
di signori fra i cinquanta e i sessant'anni, un po' appesantiti ma
ancora ben decisi, hanno subito organizzato una manifestazione a
Isnello e hanno rimesso a posto con le loro mani la lapide che il
sindaco aveva tolto. "Certo, la vita poi ci ha divisi - ha detto
Straccio - ma noi di uno come Peppino non ci dimenticheremo mai".
"Saremmo degli stronzi se lasciassimo passare una cosa come questa - ha
detto Gad - Peppino sapeva che noi compagni non l'avremmo lasciato mai
solo". "Lotta dura!" ha esclamato l'on.Guzzanti, prima di risalire
sull'auto blu.
(Questa notizia e' completamente inventata. L'unica cosa vera e' che la
lapide l'hanno tolta davvero. E, naturalmente, che Peppino e' ancora
morto).


------=_NextPart_000_0098_01C258DC.2DE69210
Content-Type: text/html;
    charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META content=3D"text/html; charset=3Diso-8859-1" =
http-equiv=3DContent-Type>
<META content=3D"MSHTML 5.00.2920.0" name=3DGENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=3D#ffffff>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><FONT size=3D1>
<P>riccardo orioles tanto per abbaiare 9/9 <A=20
href=3D"mailto:ricc@libero.it">ricc@???</A></P></FONT></FONT></DIV>=

<DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>"Siamo operaaai, compagni braccianti/ e =
gente dei=20
quartieri/ Siamo<BR>studenti, pastori saaardi/ divisi fino a=20
ieriii...".<BR>L'inno di Lotta Continua non si sentiva da un pezzo in =
Sicilia,=20
piu' o<BR>meno dai tempi di Peppino Impastato. Ed e' proprio la lapide =
in=20
memoria<BR>di Peppino (ucciso dai mafiosi di Cinisi nel 1978, perche' =
denunciava=20
i<BR>loro intrallazzi) che il sindaco di Isnello, un paesino mafioso=20
vicino<BR>Palermo, ha ordinato di togliere dopo tanti anni. Immediata la =

risposta<BR>dei compagni: Paolo Liguori, Gad Lerner, Marco Boato, Carlo=20
Rossella,<BR>Enrico Deaglio, Paolo Guzzanti e altri ancora, in tutto una =

sessantina<BR>di signori fra i cinquanta e i sessant'anni, un po' =
appesantiti=20
ma<BR>ancora ben decisi, hanno subito organizzato una manifestazione=20
a<BR>Isnello e hanno rimesso a posto con le loro mani la lapide che=20
il<BR>sindaco aveva tolto. "Certo, la vita poi ci ha divisi - ha=20
detto<BR>Straccio - ma noi di uno come Peppino non ci dimenticheremo=20
mai".<BR>"Saremmo degli stronzi se lasciassimo passare una cosa come =
questa -=20
ha<BR>detto Gad - Peppino sapeva che noi compagni non l'avremmo lasciato =

mai<BR>solo". "Lotta dura!" ha esclamato l'on.Guzzanti, prima di=20
risalire<BR>sull'auto blu.<BR>(Questa notizia e' completamente =
inventata.=20
L'unica cosa vera e' che la<BR>lapide l'hanno tolta davvero. E, =
naturalmente,=20
che Peppino e' ancora<BR>morto).<BR></DIV></FONT></BODY></HTML>

------=_NextPart_000_0098_01C258DC.2DE69210--