[Cerchio] un'altra Puglia è possibile e necessaria

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Auteur: Ilaria *
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Sujet: [Cerchio] un'altra Puglia è possibile e necessaria

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>Un’altra Puglia è possibile e necessaria
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>Ormai da 15 mesi al potere, il governo Berlusconi ha già fatto ampiamente
>vedere qual è il modello di società che vuole imporre: il modello di una
>società di antico regime, in cui pochi detengono tutto il potere politico
>ed
>economico e vivono nel lusso, mentre larghi strati della società vengono
>privati di tutti i diritti. Presentandosi infatti come “innovatore” (in
>realtà le sue idee in campo economico si fermano alla “mano invisibile” di
>Adam Smith, vecchia di più di 2 secoli e già ritenuta superata dagli
>economisti dell’inizio dell’800), l’Uomo Che Ride vuole fare piazza pulita
>di tutti i diritti conquistati in più di un secolo di lotte, dall’articolo
>18 a quello all’assistenza sanitaria pubblica e gratuita, al diritto allo
>studio, rendendoci tutti dei precari sotto costante minaccia di
>licenziamento, a beneficio dei profitti degli imprenditori.
>Il bilancio di quest’ultimo anno, fra i provvedimenti del governo centrale
>e
>quelli del governo regionale, è spaventoso:
>In molte regioni d’Italia vengono reintrodotti i tickets, e molti farmaci
>ed
>esami una volta gratuiti o a prezzo ridotto già oggi sono stati derubricati
>e bisogna pagarli per intero. Il governatore Fitto, col suo piano di
>riordino ospedaliero pretende, chiudendo interi ospedali e reparti di
>“razionalizzare il sistema sanitario pubblico regionale”, attribuendo
>all’eccessiva spesa pubblica i buchi di bilancio. Peccato però che questi
>buchi siano il frutto del malaffare delle cambiali elettorali ora
>presentate
>all’incasso. Il bel sorriso giovanile del governatore Fitto non può
>nascondere l’evidente disegno di smantellamento della sanità pubblica a
>beneficio di quella privata.
> Meno tasse per tutti ? In omaggio allo slogan del Cavaliere, l’Irpef è
>aumentata in molte regioni. La riforma fiscale in progetto in realtà
>graverà
>maggiormente sulle fasce di reddito da lavoro dipendente ed il minor
>gettito
>non potrà non tradursi in minori servizi pubblici.
>Un milione di nuovi posti di lavoro? A Taranto l’Ilva ha già chiuso due
>cokerie, e si avvia a chiuderne altre, lasciando senza lavoro centinaia di
>persone.
> Il Sud e le Isole sono senz’acqua, non tanto perché piova di meno, ma
>perché la rete idrica è fatiscente e gestita male: i danni all’agricoltura
>e
>i disagi per i cittadini sono insostenibili, e per l’autunno, in seguito
>alla privatizzazione dell’Acquedotto Pugliese, aumenterà anche la bolletta.
>Anziché affidarsi ad una gestione sensata delle risorse esistenti si
>persevera nel prosciugamento delle falde acquifere, favorendone la
>salinizzazione.
>Mai come in questi ultimi mesi le lotte sociali hanno subito repressioni
>continue e vessatorie, dai giorni di Genova agli arresti dei sindacalisti
>Cobas a Taranto, alla chiusura di molti spazi sociali come il Coppola
>Rossa,
>alla stretta liberticida che è seguita all’11 settembre (schedatura dei
>sindacalisti Cgil, perquisizioni, intimidazioni)
>Sul versante immigrazione, il governo ha raggiunto, con la legge Bossi-Fini
>il culmine della sua campagna di criminalizzazione dell’immigrato, che
>viene
>trattato alla stregua di un criminale. Ciò non farà che aumentare la
>situazione di emarginazione degli immigrati, rendendoli facile preda di
>padroni-sfruttatori che cercano manodopera sottopagata e ricattabile, oltre
>che non ridurre per nulla il fenomeno della clandestinità.
>A tutto ciò si aggiungono le infamie sulla giustizia, le leggi ad personam
>per salvare se stesso ed i suoi scherani, il monopolio dell’informazione
>televisiva, il sostegno cieco alla politica estera guerrafondaia di George
>Bush jr., le pagliacciate ed i teatrini da Palazzo.
>Di fronte a tutto questo, c’è poco da ridere. Cancelliamo il sorriso dalla
>faccia del Cavaliere. Manifestiamo per i nostri diritti.
>Presidio il 7 settembre 2002, ore 9, ingresso Fiera Del Levante
>
>[Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio]
>



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