[Forumumbri] ancora sull'assassinio di Carlo

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Autore: franco coppoli
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Oggetto: [Forumumbri] ancora sull'assassinio di Carlo
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OMICIDIO GIULIANI:

RESTA IL DUBBIO.

IN QUANTI SU QUEL GIPPONE?



Massimiliano Monai, uno degli indagati per i disordini di piazza Alimonda (era la persona che scagliava una trave contro il Defender dei carabinieri) in un’intervista ad una Tv locale genovese, Telecittà, ha sostenuto che, a suo avviso, quel 20 luglio, sul gippone militare, non c’erano tre carabinieri, bensì quattro.

E’ un’ipotesi che Misteri d’Italia ha già avanzato nella Newsletter n. 37.

Proviamo a riesaminare i dati di fatto che si evincono da una fotografia che ripubblichiamo.

Stando alle deposizioni raccolte dal magistrato, i carabinieri a bordo di quel Defender dovrebbero essere tre.

Al volante del Defender c’era Filippo Cavataio. E’ lui che, mentre sono in corso scontri tra manifestanti e forze nell’ordine, in via Tolemaide, prende a bordo Placanica (è lui stesso ad affermarlo) che ha la maschera antigas rotta e si sente intossicato dai lacrimogeni. C’è da dedurne, quindi, che Cavataio – lui che proviene da Palermo e che non conosce Genova – girasse alla guida del Defender dei carabinieri per la città da solo. E’ possibile?

Poco dopo il gippone si ferma nuovamente per far salire a bordo un altro carabiniere intossicato dai lacrimogeni: è un altro carabiniere semplice, Dario Raffone, 24 anni. Costui sarà identificato solo 24 ore dopo la morte di Carlo Giuliani.

Quindi – stando sempre alle loro deposizioni – al momento dell’uccisione di Carlo Giuliani sul Defender ci sono tre carabinieri: Cavataio, Placanica e Raffone.

Eppure qualcosa non torna.

All’inizio del loro primo verbale, sia Placanica, sia Cavataio parlano di due gipponi dei carabinieri che seguivano il plotone dei carabinieri a piedi, di cui lo stesso Placanica faceva parte. Entrambi affermano che a bordo del primo gippone c’era un’autista ed un colonnello, sul secondo “un’autista (cioè Cavataio. NDR) ed un ufficiale”, il cui grado non è meglio specificato. Quando poi si arriva al momento in cui a bordo del Defender salgono prima Placanica e poi Raffone l’ufficiale è misteriosamente scomparso. Quando e perché l’ufficiale è sceso dal gippone?

Guarda caso, però, un superiore dei tre carabinieri, o forse addirittura due, due marescialli non meglio identificati, saliranno a bordo del Defender subito dopo la tragedia di piazza Alimonda, non appena il gippone avrà lasciato la zona.

A riferirlo ai magistrati è lo stesso Placanica:



“(…) l’ho sentito fermarsi (il gippone. NDR) per far salire un’altra persona; questo collega ci ha offerto copertura con lo scudo, sistemandolo come lunotto posteriore, perché il lancio di pietre continuava. (…) sull’automezzo, nel frattempo, è salito un altro maresciallo”.



Si noti l’espressione “un altro maresciallo”, come se a bordo del Defender ce ne fosse già stato uno.

E’ importante ora osservare la foto che pubblichiamo qui sotto in due versioni.

E’ l’unica foto che ritragga l’interno del gippone.

Esaminandola con attenzione si nota che:







a)     al volante c’è un carabiniere (cioè Filippo Cavataio)


b)    subito dietro si nota distintamente un altro carabiniere che con la mano sinistra si tampona la guancia sinistra. Dal momento che l’unico carabiniere ferito al volto è stato Placanica, costui dovrebbe essere proprio Mario Placanica.


c)     Dal secondo sedile posteriore spunta una mano che non può essere quella di Placanica il quale – se così fosse - verrebbe ad assumere una posizione assolutamente innaturale. Inoltre del proprietario di quella mano si nota anche una scarpa, appoggiata al montante posteriore del Defender. Dal momento che nei suoi verbali Placanica afferma di essersi gettato sul corpo di Raffone per proteggerlo, è probabile che il terzo carabiniere a bordo del gippone - sdraiato sul pianale - sia proprio Dario Raffone.


d)    Resta allora da capire chi è che in quel momento sta impugnando la pistola che si nota nella parte destra della foto. E’ lui il quarto uomo? E se Placanica è davvero il carabiniere più visibile, quello che si tiene la guancia con la mano, allora non può essere lui ad impugnare anche la pistola. E quindi, se ne deduce, che non è stato lui a sparare. Bensì questo misterioso quarto uomo. 




Chi è il quarto uomo?

Un ufficiale dei carabinieri?
Quello che sarebbe dovuto essere a bordo del Defender, come prescrive il regolamento?

francoppoli@???


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