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From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti@???>
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Sent: Sunday, September 01, 2002 6:27 PM
Subject: Acciaio: a Bruxelles con gli europarlamentari per affrontare i
problemi dell'Ilva
> COMUNICATO STAMPA
>
> L'allarme lanciato da PeaceLink sui dazi Usa sta trovando ascolto anche
fra
> gli auroparlamentari.
>
> Infatti due europarlamentari si stanno muovendo sul caso Ilva,
comprendendo
> che per uscire dalla crisi dell'acciaio occorre andare anche a Bruxelles
> oltre che a Roma. Gli onorevoli diessini Enzo Lavarra e Giorgio Napolitano
> hanno infatti scritto al presidente dell'Unione Europea Romano Prodi e al
> commissario Mario Monti per fare presente che "l'acuirsi delle difficoltà
> dipende anche dalla crisi mondiale dell'acciaio provocata dalle scelte
> protezionistiche dell'amministrazione Usa a favore del mercato interno,
che
> stanno determinando una reazione a catena tra i produttori asiatici e dei
> paesi europei".
>
> Questa iniziativa risponde positivamente all'SOS che fin da luglio
> PeaceLink aveva lanciato , facendo presente
> 1) che i dazi protezionistici americani sono alla base del clima di
> incertezza che vive lo stabilimento di Taranto
> 2) che le scelte di disinvestimento di Riva sono collegate
> all'ordinanza della magistratura relativa alle batterie 3-4-5-6 della
> cokeria ma alle prospettive del mercato nazionale e internazionale
> dell'acciaio.
>
> Si veda a tal proposito il comunicato inserito sul sito di PeaceLink il 27
> luglio, all'indirizzo Intenet
> http://www.peacelink.it/webgate/taranto/msg00439.html
>
> A questo proposito PeaceLink sta completando un dossier che distribuirà a
> tutti coloro i quali sono interessati. La ricerca di PeaceLink ha già dato
> risultati interessanti che smentiscono chi minimizza l'impatto dei dazi
> americani sul Gruppo Riva per dirottare tutta l'attenzione sulla cokeria.
A
> conferma dell'incidenza dei dazi americani sull'acciaio del Gruppo Riva
> citiamo l'intervento presso l'Unione Europea compiuto da Fabio Riva -
> figlio del presidente dell'Ilva Emilio Riva - in qualità di vicepresidente
> della Federacciai presso il vice ministro alle Attivita' produttive, l'on.
> Adolfo Urso (Vice Ministro alle Attività produttive con delega al
Commercio
> Estero). In un comunicato dell'agenzia ANSA del 12 marzo si leggeva
> infatti: "La Ue tutelera' la siderurgia europea contro possibili
> distorsioni del mercato. Lo ha assicurato il vice ministro alle Attivita'
> produttive, Adolfo Urso, incontrando oggi il presidente e il vice
> presidente di Federacciai, Giuseppe Pasini e Fabio Riva, e il direttore
> della Federazione, Enrico Badiali. Nel corso dell'incontro, durante il
> quale si e' discusso dei dazi Usa, sono stati espressi - si legge in una
> nota - piena soddisfazione e apprezzamento nei confronti delle azioni che
> la Commissione europea ha in animo di intraprendere con riferimento alla
> tutela del settore".
>
> Questo intervento di Fabio Riva rende evidente che i dazi Usa sono fonte
di
> crisi per l'acciaio. L'Unione Europea ha calcolato i danni sulla
siderurgia
> europea: 2 miliardi e 530 milioni di dollari in meno. Per l'Europa è un
> grande danno e lo è in particolare per l'Ilva di Taranto che è lo
> stabilimento siderurgico più grande d'Europa.
>
> Appare pertanto necessario uscire da una visione localistica dei problemi
> dell'Ilva di Taranto e intervenire sul piano europeo. I girotondi attorno
> alla cokeria - oltre a rivelarsi inutili - hanno sviato l'attenzione.
Hanno
> rivelato la miopia di chi non riesce a vedere il quadro europeo e
> internazionale, come invece hanno saputo fare gli onorevoli Lavarra e
> Napolitano. Diciamo questo a poche ore dallo spegnimento della quarta
> batteria della cokeria, un atto dovuto che Riva - dopo il suo "no"
> all'allungamento dei tempi di cottura del coke - non poteva evitare senza
> venir meno all'ordinanza della magistratura. Finalmente da domani tutte e
> quattro batterie palesemente fuori norma della cokeria saranno ferme e si
> potrà così ragionare sui veri problemi della crisi dell'acciaio e sulle
> possibili soluzioni, senza confondere i problemi della salute dei
tarantini
> con i problemi dell'economia internazionale.
>
> Sarebbe auspicabile che il sindaco convocasse attorno ad un tavolo tutti i
> parlamentari e gli europarlamentari eletti su base locale per evitare che
> l'Europa - di fronte ai superdazi americani sull'acciaio - si accontenti
di
> "compensazioni" che alleggeriscano i dazi americani su prodotti alimentari
> come ad esempio il Prosciutto di Parma. Se così fosse (e così potrebbe
> accadere senza un intervento in sede europea che tuteli l'economia e
> l'occupazione di Taranto) al danno si aggiungerebbe anche la beffa.
>
> Alessandro Marescotti
> Presidente di PeaceLink
>
>
> Alessandro Marescotti
> a.marescotti@???
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