e mentre la crema del razzismo trevigiano inneggia alla limpieza de sangre...
novelli matamoros figli dell'oscurantismo
figli del vuoto pneumatico culturale
gente come gentilini che non sa cosa sia lavorare se non sfruttare il sudore
altrui
sulle strade della marca trevigiana
si consumano le vite dei ciclisti anziani, i più indifesi
ecco cosa scriveva ieri la Tribuna di 3viso:
Ancora sangue sulle strade trevigiane
tre ciclisti travolti in ventiquattr'ore
a.d.m.
Tre anziani uniti dallo stesso destino: la morte sulle strade della
Marca. In meno di ventiquattr'ore hanno perso la vita Caterina
Milan di Mogliano, Alvise Guglielmin e Oliva Pasetto, entrambi di
Treviso. Troppo sangue sulle strade trevigiane e non solo di
giovani. Caterina Milan, 74 anni, ex bidella delle elementari, è
morta alle 10.30 di venerdì mentre attraversava le strisce pedonali
in sella alla sua bicicletta. L'ha travolta in pieno centro di
Mogliano, all'incrocio tra via don Bosco e il Terraglio, un camion
con targa austriaca. L'autoarticolato sarebbe partito allo scattare
del verde. Dalla sua posizione, l'autista non avrebbe visto la donna
che stava attraversando sulle strisce. Caterina Milan, vedova
Barzan, è deceduta all'arrivo all'ospedale di Treviso. Lascia i figli
Maurizio, 52 anni, e Marcello, 48. Oggi sarà fatta l'autopsia e poi
sarà fissata la data dei funerali.
Si darà domani, alle 10.30, nella chiesa di Monigo l'addio ad Alvise
Guglielmin, il pensionato di 82 anni travolto giovedì a poche centinaia di
metri da casa. L'uomo era uscito attorno alle 11 con la sua bici, diretto
all'ambulatorio medico. A poca distanza da casa, in via Castagnole, è stato
travolto da una Volkswagen Passat, condotta da un trentaseienne di Paese. Si
era fermato per attraversare la strada quando è sopraggiunta
l'auto che l'ha caricato sul cofano. Visentin è morto alle 13 all'ospedale i
Treviso.
Profondo il cordoglio a Mogliano e a Monigo per la morte dei due anziani,
entrambi molto conosciuti. Caterina Milan per molti anni era stata dipendente
comunale. Le due morti ripropongono un tema ormai usurato della pericolisità
delle strade trevigiane.
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"Non aderisco all'opinione di nessun uomo:
ne ho qualcuna per conto mio"
Turgenev