[Badgirlz-list] Pochi divorzi, pochi figli Italia paese immo…

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Autor: autonomen
Data: 2002-08-07 20:36 -000
Assumpte: [Badgirlz-list] Pochi divorzi, pochi figli Italia paese immobile
Da repubblica.it:

Pochi divorzi, pochi figli
Italia paese immobile
Aumenta la speranza di vita: pi=F9 longevi solo francesi e svedesi


BRUXELLES - Divorzi e separazioni sono in aumento, ma non abbastanza da=20
evitare l'ultimo posto nella classifica europea. In compenso, l'Italia =E8=
ai=20
primi posti tra i paesi con il minor numero di nascite. Strutture familiari=
=20
solide e pochi figli. Tiene la famiglia classica (anche se il rapporto=20
annuale dell'Istat ha segnalato che separazioni e divorzi aumentano di anno=
=20
in anno) come del resto avviene in un altro paese profondamente cattolico=20
come l'Irlanda. Ma mentre quest'ultima =E8 in testa alla classifica per le=
=20
nascite, noi siamo agli ultimi posti. Da quanto emerge nel rapporto=20
Eurostat si pu=F2 dire che la famiglia =E8 nello stesso tempo un'istituzione=
=20
solida (in Italia si fanno pochissimi figli fuori dal matrimonio), ma anche=
=20
il fattore principale che rende il paese affetto da un'immobilit=E0 che pare=
=20
congenita.

Pochi divorzi. Sebbene nel 2000 siano ammontati a circa 37.600, il tasso di=
=20
divorzi in Italia =E8 dello 0,7 ogni mille abitanti, basso solo a quello di=
=20
un altro paese a maggioranza cattolica, l'Irlanda. Nel 1980 le rotture=20
furono circa 11.800, con una quota dello 0,2 per mille. L'Ufficio=20
statistico dell'Ue, nei suoi primi risultati sulla raccolta di dati=20
demografici per il 2001 in Europa, stima che la media europea dei divorzi=20
sia ora dell'1,9 per mille. Il paese dove ci si separa di pi=F9 =E8 il=
Belgio=20
(2,9) e sopra la soglia del 2 per mille sono grandi stati come Germania,=20
Francia, Gran Bretagna.

- Pubblicit=E0 -

Pochi figli. Con una media di 1,24 nati per ogni donna nel 2001, le=20
italiane (e i loro compagni) si confermano i meno prolifici dell'Ue, dove=20
la media =E8 di 1,47 con un picco di nascite in Irlanda (1,98). Basso (1,25)=
=20
anche il rapporto fra nascite e donne in Spagna. Nel 1980 l'Italia era=20
sulla stessa linea di altri paesi come Danimarca, Germania, Olanda,=20
Austria, Finlandia, all'epoca tutte con un tasso dell'1,6.

Pochi figli fuori dal matrimonio. In Italia nel 2000, i bambini nati fuori=
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dal matrimonio sono stati il 9,6% del totale. Fra i paesi dell'Ue, solo in=
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Grecia questa quota =E8 risultata inferiore (4,1%) a fronte di un fenomeno=
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che riguarda in media il 28,4% dei piccoli nati nell'Unione. La tendenza ad=
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avere figli senza vincoli matrimoniali =E8 molto spiccata in paesi nordici=
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come la Svezia (55,3%), ma sopra la soglia del 40% =E8 anche la Francia. Da=
=20
notare che nel 1980 quattro paesi (Belgio, Grecia, Spagna e Olanda) avevano=
=20
percentuali pi=F9 basse di quella italiana (4,3%).

Pi=F9 speranza di vita. Eurostat attribuisce all'Italia il secondo posto=20
nella classifica Ue della longevit=E0 dietro a Francia e Svezia. Nel 2001,=
=20
l'aspettativa di vita per le donne italiane =E8 salita a 82,9 anni, di poco=
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inferiore a quella francese (83). Si stima che in Italia, almeno=20
statisticamente, gli uomini possano contare di vivere 76,7 anni, un p=F2=
meno=20
dei francesi (77,5).

Pi=F9 europei immigrati. Al primo gennaio 2002 la popolazione dell'Ue era di=
=20
379,6 milioni di persone e quella della zona euro di 305,2 milioni.=20
L'aumento di 1.560 mila persone registrato dall'Ue l'anno scorso =E8 pari=20
allo 0,4%, un tasso esattamente identico a quello del 2000. Tre quarti di=20
questo incremento =E8 stato assicurato dalla cosiddetta "immigrazione netta"=
=20
di un milione 160 mila persone. Si tratta, specifica l'isituto, del frutto=
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di un calcolo meramente statistico pari alla differenza fra l'aumento della=
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popolazione e il saldo nascite-morti, positivo per 403 mila unit=E0. In=20
Italia questa teorica stima dell'immigrazione (che per=F2 tiene conto anche=
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dei trasferimenti infraeuropei) segnala 2,9 immigrati ogni mille abitanti,=
=20
un tasso inferiore alla media europea di 3,1 per mille.