Szerző: Katia Lotteria Dátum: Tárgy: [Lecce-sf] Regina pacis
non condividevo e continuo a non condividere il modo di agire di chi
(partiti, gruppi o singoli che siano) organizza manifestazioni e proteste
senza coordinamento, aggregando e aggregandosi sulla base di "parole
d'ordine" di facili emozioni e firmandosi
utopia, rossa, e via dicendo.
penso che non ci sia nulla di male, anzi ritengo che sia indispensabile -
muovendosi nel reale - manifestare i propri dissenso, impegno e lotta,
firmandosi intanto e puntando al creare sul territorio "rete" e quindi
"forza". pensare di poter sovvertire l'ordine delle cose, gridando qualche
slogan 3 o 4 volte l'anno e salutando con la mano i detenuti nei centri, è
si, davvero, solo una velleità settaria, utile esclusivamente alla comunità
o al gruppo che lì si ritrova ma che non incide nella maniera più assoluta
nel destino della gente rinchiusa o negli iter burocratici e legislativi di
cui sono vittime.
trovo, inoltre, assai difficile e stupido comunicare con qualcuno che
nemmeno si sa chi è......di cose da fare ce ne sono davvero tante...di
immigrati che vivono da schifo ne siamo pieni, dentro i centri ma anche e
soprattutto fuori.
fino a che non ci mettiamo tutti in testa che è necessario capire come
stanno le cose ed agire su basi concrete, non cambierà mai nulla per chi nei
centri ci sta.
poi noi forse ci sentiamo meglio, ci sentiamo più puri, più "integri" dopo
un pomeriggio di sit in ma a loro non gliene frega proprio niente di farvi
ciao, ciao con la manina......e, sinceramente, nemmeno a me.
io credo che l'impegno di chi voglia impegnarsi sia quello di non smettere
mai di manifestare dissenso ma anche di programmare una serie di interventi
che incidano in una qualche maniera, che impediscano alla questura di
applicare arbitrariamente delle procedure anomale, alle commissioni di non
esistere, ai giudici d'essere sommari, agli interpreti impreparati, etc,
etc, etc per almeno due pagine.
ma non vorrei annoiarvi.
più siamo ad occuparci di queste cose meglio è ma coordiniamoci,
conosciamoci, diamoci una programmazione d'azione, delle scadenze.
manifestiamo anche ogni giorno ma non facciamo solo questo.
riguardo poi alla frase che leggo: > > siamo quelli che pensiamo che le questioni bisogna risolverle da soli" mi fa davvero incazzare...
ma li leggete i giornali ?
notate l'inesistenza del parlamento? l'approvazioni di leggi assurde, da
regime ?
avete per caso letto la bossi - fini?
vi siete chiesti cosa si potrà fare per arginare le conseguenze pratiche e
terribili che comporterà ? o ritenete che basterà fare un'adunata ogni tanto
da don cesare e giocare ai "bisticci" con i poliziotti citati nella mail di
"utopia" ?
scusate per il tono ma sono davvero stanca e dispiaciuta nel pensare a
quanto sarebbe bello e davvero incisivo se tutte queste persone (40 non sono
poche aggiunte a tante altre) impiegassero la loro energia nel "fare" e nel
"fare rete".
saluti,
katia lotteria,
comitato per la difesa dei diritti degli immigrati, lecce
p.s. pregherei alessandro presicce di inoltrare, se è possibile, anche sulla
lista del centro
salento e del brindisi social forum. grazie.