[Lecce-sf] I: REPRESSIONE AL CAMPO ANTIIMPERIALISTA DI ASSIS…

このメッセージを削除

このメッセージに返信
著者: CTM-Progetti_Italia
日付:  
題目: [Lecce-sf] I: REPRESSIONE AL CAMPO ANTIIMPERIALISTA DI ASSISI

-----Messaggio originale-----
Da: dirittiglobali-request@???
[mailto:dirittiglobali-request@peacelink.it]Per conto di
huambo53@???
Inviato: lunedì 5 agosto 2002 10.51
A: dirittiglobali@???; reddito lavoro;
NetworkcontroG8@???; no-ogm-ra@???; Network
Antikapital
Oggetto: REPRESSIONE AL CAMPO ANTIIMPERIALISTA DI ASSISI


Il "garantismo" dei giornali di regime continua a dare risultati. E' da
giorni che il quotidiano autodenominatosi "Libero" ha iniziato una campagna
forcaiola nei confronti del Campo Antiimperialista in svolgimento ad Assisi.
Sono comparsi articoli sui "terroristi del Partito di Ocalan" e i
"terroristi delle Farc" e naturalmente le veline su altri arrivi sospetti,
fra cui, presumiamo, sia annoverato il compagno Jaime Prieto, antifascista
ancora inseguito da un mandato di cattura del boia Pinochet.
I risultati non si sono fatti attendere.

Ieri 4 agosto, mentre erano in corsi i forum di discussione al campo
antimperialista di Assisi,
verso le ore 13 si è presentata la Digos all'ingresso del Campo dicendo di
avere l'ordine di controllare i documenti del compagno Jaime Prieto compagno
cileno, reo di aver combattuto contro il regime di Pinochet.
Con determinazione i compagni presenti al campo hanno deciso che il compagno
cileno non sarebbe stato consegnato.
E' stato formato un cordone, con tutti i compagni ammassati dietro,
all'ingresso del Campo.
E' incominciata una trattativa col funzionario della Digos.
Il Compagno Prieto ha detto che era disposto a far vedere il suo passaporto
solo all'interno del Campo.
E' stato preparato un tavolo con 4 sedie, una per il compagno Cileno, una
per il funzionario Digos, due per due compagni.
Il funzionario è stato scortato nel Campo dai compagni e fatto accomodare
con tutti i compagni intorno, il compagno Prieto gli ha chiesto prima di far
vedere lui i documenti suoi e poi gli ha mostrato il passaporto tenendolo in
mano e sfogliandolo.
Al termine dell'"operazione" il funzionario ha detto che il compagno doveva
lasciare il Campo
e andare con il documento con lui.
Il Campo ha risposto " da qui non esce nessun compagno" Il funzionario è
stato riaccompagnato fuori dal Campo a ricongiugersi con i suoi colleghi.
Ci è stato detto "prenderemo i provvedimenti del caso".
Il Campo ha continuato i suoi lavori, presidiato da Digos Polizia e 112
sotto un acquazzone ed una grandinata.
Il Compagno Prieto è scomparso fra tuoni, acqua e grandinata sotto gli occhi
dei solerti funzionari.
Solo verso le 18 quelli vestiti uguali, anche se in borghese, sono stati
autorizzati dai compagni a rientrare nel campo, ma invece di Prieto hanno
trovato solo il legale del compagno, che ha chiesto di parlare con il
funzionario dell'ufficio stranieri. Il solito batti e ribatti che però ha
dato il tempo al compagno cileno di entrare nel Sacro Convento di Assisi,
che gode del privilegio dell'extraterritorialità, e chiedere asilo politico.
La situazione è ancora fluida, visto che la questura sta trattando con i
frati la consegna di Prieto, tanto che in nottata ci sono stati momenti di
tensione davanti al Sacro Convento, dove si erano radunati i compagni, in
seguito alla diffusione della notizia, poi smentita, della consegna di
Jaime.
In un momento in cui il governo dell'antennato si accinge a varare il
decreto Bossi-Fini sull'immigrazione, si ripropone con forza la necessità di
combattere non solo le leggi del governo fascista di destra, ma anche quelle
del governo fascista dei sinistri ex di governo.
Infatti questo decreto di espulsione nei confronti del compagno trova la sua
leggittimazione nella legge Turco-Napolitano di sinistra memoria.
E' inutile pensare di sconfiggere i progetti reazionari del capitalismo
internazionale, se non ci si rende conto, che di questo gioco al massacro
della convivenza civile e democratica fa parte tutto lo schieramento
istituzionale, di destra e di sinistra. I giochetti elettoralistici sono
inutili. Solo la risposta autoorganizzata a queste leggi liberticide può
fermare la repressione.
Invitiamo tutti i compagni a mobilitarsi contro la soppressione delle
libertà individuali sancite anche dalla Costituzione e difendiamo il diritto
all'asilo politico.
Mandiamo questo comunicato noi, perchè ai compagni organizzatori del Campo è
stato oscurato il sito e precluso l'accesso ai server.
Pertanto quella che abbiamo mandato è la nostra ricostruzione degli
avvenimenti, visto che ieri eravamo presenti allo svolgimento dei fatti ed
almeno per ora funzioniamo come unità esterna.
Naturalmente cercheremo di tenere aggiornati i compagni, mandando le notizie
man mano che arrivano.
L'Avamposto degli Incompatibili