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da Foucault "Sorvegliare e punire"
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Nel corso della polemica antipenale, i fourieristi si spinsero certo =
pi=F9 lontano di tutti gli altri. Essi elaborarono, forse per primi, una =
teoria politica che =E8 nello stesso tempo una valorizzazione positiva =
del crimine. Secondo la loro teoria, se il crimine =E8 un effetto della =
"civilt=E0", =E8 ugualmente, e per questo fatto stesso, un'arma contro =
di essa. Porta in s=E9 ugualmente vigore e avvenire. "L'ordine sociale, =
dominato dalla fatalit=E0 del suo principio repressivo, continua a =
uccidere col boia o con le prigioni coloro la cui robusta natura =
respinge o sdegna le sue prescrizioni, coloro che, troppo forti per =
rimanere chiusi in quelle fasce strette, le rompono e le strappano, =
uomini che non vogliono restare bambini". Non esiste dunque una natura =
criminale, ma giochi di forza che, secondo la classe alla quale =
appartengono gli individui, li condurrebbero o al potere o alla =
prigione: poveri, i magistrati di oggi occuperebbero senza dubbio i =
bagni penali; ed i forzati, se fossero nati bene, "siederebbero nei =
tribunali e vi renderebbero giustizia". In fondo, l'esistenza del =
crimini manifesta felicemente una "incomprimibilit=E0 della natura =
umana"; bisogna vedere in esso piuttosto che una debolezza o una =
malattia, una energia che si erge, una "clamorosa protesta della umana =
individualit=E0", che senza dubbio le d=E0, agli occhi di tutti, quel =
suo strano potere di affascinare. "Senza il crimine che risvegli in noi =
una folla di sentimenti intorpiditi e di passioni quasi spente, noi =
resteremmo pi=F9 a lungo nel disordine, ossia nell'atonia. Pu=F2 dunque =
accadere che il crimine costituisca uno strumento politico che =
risulter=E0 altrettanto prezioso per la liberazione della nostra =
societ=E0, quanto lo =E8 stato per la emancipazione dei Neri. Avrebbe =
questa avuto luogo senza il crimine? ...........
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