[Cm-crew] tre ciodi de fero vecio...

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Val Badia, ciclista arrestato in flagrante. I centauri «lo
                     disturbavano»


                     di Aldo De Pellegrin


                     VAL BADIA. A suo dire, motociclisti e automobilisti 
avrebbero disturbato illegittimamente le sue pedalate domenicali in 
bicicletta. Così aveva deciso di punirli, «in proprio», seminando chiodi lungo
la strada da Longega a San Vigilio di Marebbe. E' stato fermato e arrestato 
dai carabinieri.


MAREBBE. A suo dire, motociclisti ed automobilisti disturbavano 
illegittimamente le sue pedalate domenicali in bicicletta. Così aveva deciso 
di punirli «in proprio», seminando chiodi lungo la strada
da Longega a San Vigilio di Marebbe. E' stato fermato e arrestato dai 
carabinieri.
Il protagonista dell'assurda vendetta, che potrebbe anche costargli assai cara 
sotto il profilo giudiziario, è un quarantatreenne di Livinallongo, Giuseppe 
Crepaz, che da domenica sera si trova rinchiuso nelle carceri mandamentali di 
Via Dante a Bolzano in attesa delle decisioni del magistrato. Domenica 
pomeriggio l'uomo, perfettamente abbigliato da ciclista, aveva inforcato la
sua bici da corsa e aveva raggiunto la Val Badia arrivando fino a Longega. Qui 
aveva preso il bivio per San Vigilio di Marebbe dove sulla provinciale 43, 
agli inizi della salita di Mantana, aveva deciso di mettere in atto la sua 
personale vendetta contro moto e auto. Sceso dalla bici infatti, si era
messo a posizionare certosinamente sull'asfalto, con la punta all'insù, dei 
chiodini a testa larga di circa 1,5 centimetri di lunghezza, che evidentemente 
aveva portato all'uopo con sé. Nel corso di quel lavoro è stato però 
incrociato da una pattuglia della Guardia di finanza che, pensando ad un 
ciclista in difficoltà, si è fermata per chiedergli se avesse bisogno d'aiuto. 
Al diniego del Crepaz i finanzieri si sono però accorti dell'operazione che 
l'uomo stava compiendo ed hanno a loro volta immediatamte avvertito i 
carabinieri di Brunico che sono intervenuti con la pattuglia della stazione di 
Corvara. L'uomo, interrogato sui perchè di un gesto indubbiamente             
pericoloso e sconsiderato, si è giustificato manifestando la sua rabbia ed il 
suo odio contro i motociclisti e gli automobilisti rei, secondo lui, di 
rovinare le pedalate dei cicloturisti. La giustificazione non è stata però, 
evidentemente, presa per buona dai carabinieri che poi, su disposizione del 
magistrato di turno Donatella Marchesini, hanno tratto in arresto il Crepaz,
trasferendolo dopo gli accertamenti di legge, in una cella del carcere di Via 
Dante a Bolzano. Sul suo capo pesa ora una pesante denuncia per attentato alla 
sicurezza dei trasporti, un reato che il Codice penale punisce con la 
reclusione da uno a cinque anni e che, in determinati casi, potrebbe anche 
configurara la mancata concessione dei benefici di legge. All'uomo infatti 
sono stati sequestrati i tre chiodi che aveva appena disseminato e non è 
appurato se quella di Mantana fosse solo la prima o l'ultima di una serie di 
azioni messe in atto anche in altri punti del suo percorso.
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