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>lucia
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>Inoltro questo intervento, anche perché qui ci sono dei maghi del settore e
>mi piacerebbe conoscere il loro parere.
Lucia, e' tutto vero quello che e' scritto in questo messaggio che hai
forwardato.
Il problema riguardo alla finanza etica e' un problema di scelte piu o
meno radicali che uno fa nella propria vita.
Uno puo' fregarsene e continuare a tenersi il conto in banca, magari
quella che ti da i migliori rendimenti e magari pure fregarsene che il
settore dei fondi di investimento dove piu si guadagna - guarda caso -
sono legati ad imprese che fanno armi o biotech.
Oppure puo' mettersi i soldi su banca etica, che investe in settori
no-profit e credo che, almeno per ora, e'sicuro che lo fa veramente, pero'
- per come la conosco io - si muove sostanzialmente come un impresa
capitalista (e non potrebbe fare altrimenti visto che e' iscritta all'abi,
l'associazione delle banche italiane, come banca popolare), sebbene
mantenga ancora piccole sfumature formali "di movimento".
C'e' poi Mag6, che e' un esperienza a parte, quasi unica e molto legata a
mio parere all'Emilia (non facilmente esportabile quindi). Mag6 infatti
non ha aderito a banca etica e lo spiega sul suo sito
www.mag6.it in un
documento. Mag6 sostanzialmente presta soldi a chi vuol metter su un
attivita (non necessariamente un impresa) che sia fondata sui principi
dell'autogestione. E i soldi li prende da chi li deposita presso di lei,
come socio, dandogli in cambio un tasso qualche punto in piu rispetto a
quello dell'inflazione. Non e' quindi una banca in senso classico, il
rendimento e' scarso (ma il tasso di prestito e' uguale per tutti "grandi"
e "piccoli"), e' sostanzialmente un "qualcosa" di persone che credono in
valori comuni e che pensano che valga la pena rischiare i propri soldi per
qualcosa che a quei valori si ispira. C'e' da dire cmq che hanno un
rientro dei soldi prestati di piu del 90% e che comunque si garantiscono
con fidejussioni (che sono una garanzie personali "formalizzate"..ma non
chiedono garanzie reali, cioe ipoteche su immobili) che chiedono a chi
chiede il prestito e chiedono un business plan (per verificare se
l'attivita ha la possibilita di restituire il prestito).Insomma niente di rivoluzionario, pero' e' un qualcosa "di meglio"
rispetto al non far nulla.
Come dicevo e' una questione di scelte.
magius
ps. se ti interessa a Firenze (Le Piagge) c'e' una sede decentrata di Mag6.
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