[Cm-crew] Il numero rende prepotenti

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Autor: adriano&paola
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Assunto: [Cm-crew] Il numero rende prepotenti
Mi scuso con chi nel circuito torinese pu=F2 aver gi=E0 letto questo intervento=
,
redatto prima di iscrivermi a questa lista: mi interessa confrontarmi su
questo argomento e perci=F2 lo sottopongo alla lista.

> Intendiamoci: cosa significa prepotenti?


Non penso che l'ala creativa vada disgiunta da una pi=F9 "prepotente" forma d=
i
dirompente protesta: sono due forme complementari. In fondo di fronte alla
prepotenza di un elemento che all'ultima massa critica torinese ha esordito
con "Minchia! Te lo metto in bocca" e alle rimostranze se n'=E8 andato
sgommando e sputando, o il criminale che a Roma ha tentato di investire i
partecipanti, richiedono una risposta adeguata (e forse su questo sarebbe
opportuno tentare di evitare l'arresto come =E8 avvenuto a Roma, immaginando
strategie di gruppo perch=E9 si evitino le ovvie vendette e la difesa
collettiva dei malcapitati che incolpevoli vengono indicati
dall'automobilista come colpevoli dei danni del loro preziosissimo veicolo)=
:
non sono disponibile a porgere l'altra guancia e qualsiasi forma di
scoutismo anarchico mi sembra altrettanto ideologico e prevaricante di
qualunque ricerca di scontro, contemporaneamente mi sembra ridicolo fare gl=
i
eroi, e stupido operare forme di vandalismo gratuito.

Entrambe le forme - la passeggiata tranquilla e un pi=F9 deciso blocco del
traffico - possono convivere, ripeto. Anzi, credo che una strategia
perseguibile potrebbe mantenere forme blande, ovvero canoniche e allegre
passeggiate per pubblicizzare la presenza di una consapevole massa di
ciclisti, accanto a estemporanei raid di gruppetti anche meno numerosi di
agili bici che nel traffico dell'ora di punta gettano lo scompiglio. Perch=E9
=E8 anche questo il compito della massa critica: in un caso l'interlocutore =E8
l'istituzione a cui bisogna fare male, perch=E9 non si permetta mai pi=F9 di
dire che "Torino non =E8 Amsterdam" (e quindi vi tenete le piste bucate che
finiscono sul nowhere), nell'altro caso ci si rivolge behavioristicamente
agli automobilisti: mostrando la nostra presenza, cosicch=E9 attraverso un
breve disagio possano immaginare un modo differente di interpretare la
guida, pi=F9 rispettosa.

Un esempio: due giorni fa, via Bertola (un "must" ormai della massa critica
torinese), =E8 mattina, ridiscendo caracollando in solitaria - ammetto che
avevo 5 minuti di tempo, perch=E9 ero in anticipo - regolo la mia velocit=E0
sulla bici che sta provenendo nell'altro senso e finisco con l'occupare la
pista ciclabile all'altezza del dehor proprio mentre l'avvenente giovane
ciclista arriva allo stesso punto. Crisi: c'era un auto parcheggiata in
seconda fila. Mi blocco e cos=EC facendo impedisco alla fila di proseguire,
intavolando una molto urbana discussione con gli automobilisti delle prime
auto (- Voi non dovete passare di qui, ma l=EC, dove c'=E8 quell'auto -. Dico
io, e loro: - Ma cosa ne possiamo noi?...) Dopo due minuti, uscito il
parcheggiatore incivile dal solito bar, uno si affaccia e mi chiede per
favore di poter proseguire: mi scuso e mi scanso, non senza prima far
rilevare che devono capire che siamo esasperati dal rischiare la vita
quotidianamente per carenza di strutture e comportamenti delinquenziali.
Saluti e comprensione, magari di facciata, ma non gli era ancora mai
capitato di essere bloccati da un ciclista.
Credo che questa "individual critical mass" torni utile quanto le uscite
secondo regole da boy-scout (mi auguro che mai spuntino gagliardetti e grad=
i
e divise) e anche eventuali futuri auspicabili forme provocatorie capaci di
scompaginare una viabilit=E0 surreale (nel senso pi=F9 deleterio del termine)
senza andare tanto per il sottile per quel che riguarda l'etichetta. E non
significa che debbano sorgere settari sottogruppi di ciclisti dai modi
gentili e urbani, nemici di altri (che finirebbero con il diventare i
black-cycl), che teorizzano solo forme meno condiscendenti di lotta:
ciascuno in momenti diversi pu=F2 aderire a forme differenti di dimostrazione=
.
Su questo credo che si debba iniziare a confrontarci: siamo d'accordo che
dividere in ciclisti buoni e cattivi sulla base di presunti presupposti di
prepotenza =E8 da evitare?

In seguito a questo chiarimento ci si pu=F2 confrontare sulle ipotesi di
iniziative, sui percorsi, sui modi di pubblicizzare le iniziative, sempre
evitando che si creino fazioni: per evitare fallimenti, non =E8 e non deve
diventare un bici social forum.