[Cm-crew] cm zena

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Autor: Sano' Marcello
Data:  
Asunto: [Cm-crew] cm zena
grande massi.
per i volantini, vai di fotocopie, se vuoi puoi
partire anche attaccando manifesti dalle parti di
Gastaldi(ps per ora scrivi solo riferimenti, data e
ora sanno troppo di appuntamento-corteo).
io penso che i punti + importanti siano il fatto di
mantenere la CM il piú possibile "casuale" senza
nessun organizzatore, e fare in modo che ognuno
apporti il suo contributo, che puó essere il
volantino(magari da vedere insieme via mail prima di
distribuirlo), dei campanelli da bici, dei fiori,
adesivi, magliette da vendere, etc...
bisognerebbe mantenere un tono politico piu basso
possibile, non deve essere una manifestazione di
piazza, ma un'aggregazione spontanea di ciclisti, una
risposta spontanea alla pressione del traffico, un
fenomeno fisico non controllabile.
La politicitá (ma preferirei dire l'antipoliticitá
(A)!)della CM dovrebbe essere qualcosa che supera il
classico attacco alle istituzioni.
CM dovrebbe essere molto "low profile" e irridente in
quanto a rapporto con le istituzioni ed i media.
per farti invece capire cosa intendo per fenomeno
fisico di aggregazione spontanea ti mando questo pezzo
che parla di Psicogeografia Urbana(non sono pazzo!)


1.MOVIMENTO E TEORIA DEI FLUSSI
La vita, urbana e non, si svolge in grossa parte
attraverso le strade. Per capirne facilmente
l'importanza si calcoli, quanto tempo ogni giorno una
persona comune impiega sulle strade (on th road [J.
Kerouac]), senza contare quanti lavori hanno nelle
strade il loro punto cardine. Oppure si immagini
l'intero globo terrestre spolpato della sua terra,
cancellando tutto ciò che non ä strada, e si otterrà
alla fine l'immagine di un fitto reticolo,
paragonabile a quello costistuito dai vasi sanguigni
nel corpo animale (uguaglianza evidenziata dal fatto
che in entrambi i casi si parla di CIRCOLAZIONE). La
strada ä l'unico mezzo comune su cui possono avvenire
i grossi spostamenti (1), perciò ä indice di
movimento. Movimento viene inteso sia in senso stretto
che in senso lato. Infatti il Movimento ha le sue
manifestazioni nelle strade, o nelle piazze (che sono
sempre da considerarsi elementi stradali). Così il
manifestare, il protestare vengono spesso definiti
come "scendere in piazza". Perdipió, anche le
insurrezzioni cittadine avvengono sempre nelle strade.
Il movimento, come ä stato pió volte dimostrato, ä
anti-identitario, poichä antistatico quindi generatore
di indeterminazione. Studiandolo su una pianta della
città, si possono vedere quali sono le zone che meglio
lo favoriscono, e si noterà anche come il Potere
cerchi di incanalarlo in direzioni diverse (con l'uso
di sensi unici e obblighi direzionali), o addirittura
di bloccarlo (zone a traffico limitato, targhe
alterne). "L avanzata del tolitarismo -come dice
Virilio- ä del tutto assimilabile allo sviluppo della
presa statale sulla circolazione". Bisogna però fare
attenzione a non confondere le zone ad alto movimento
con quelle ad alto traffico. Il traffico, coi suoi
ingorghi e i suoi imbottigliamenti, crea stasi.
Poichä, secondo il principio d'inerzia, qualcosa in
moto mantiene il suo stato a meno che non sia
ostacolato da qualcos'altro, com'ä possibile che corpi
in un contemporaneo movimento si incastrino tra di
loro in modo da non potersi pió muovere? Non ä forse
questo contrario al loro fine (cioä quello di
spostarsi)? Allora il traffico non può che essere un
elemento indotto, e siccome, come ho detto prima, chi
gode maggiormente della stasi e dell'ordine ä il
Potere, ä sicuramente questo che fa si che si formi.
Dallo studio stradale del movimento, si capisce come
gli spostamenti dei corpi formino dei veri e propri
flussi. In tutte le città vi sono strade in cui a
qualsiasi ora del giorno vi ä spostamento (sia
automobilistico che pedonale). Tali flussi, poichä
indici di movimento, hanno un alto potenziale
insurrezionale. Infatti, basta bloccare uno dei flussi
e si avrà il putiferio. La rabbia esplode negli occhi
della gente incollonnata nel traffico. Qui sta,
infatti, l'errore del Potere di tentare di mantenere
la stasi. Bloccare uno dei flussi ä come tantare di
tenere ferma una tigre affamata (infatti durante le
manifestazioni , dove il livello di rabbia ä già alto
di per sä, gli scontri con le FORZE DELL'ORDINE
avvengono quasi sempre quando queste bloccano il
corteo e gli impediscono di proseguire nel suo
movimento). Se canalizzata, l'energia rabbiosa ä in
grado di sbranare il Potere. Su questo punto si può
rilevare anche un errore del Movimento stesso, che con
la manifestazione riesce a interrompere uno
spostamento con un altro, al fine di creare del kaos
nella quotidianità urbana, ma non ä poi in grado di
convogliare l'energia emessa in questa operazione.
Così i manifetanti subiscono essi stessi la rabbia
generata, anzichä farla subire al Potere. Quindi ogni
corteo che non sia in grado di coinvolgere e
direzionare gli altri flussi di movimento, compie in
realtà un azione autolesionista.
2.FLUSSI E MAGNETISMO
Si può anche analizzare lo spostamento stradale da un
punto di vista geomagnetico. Infatti, così come una
carica in moto dà origine ad un campo magnetico, un
corpo di dimensioni maggiori che si sposti su uno
spazio fisico terrestre crea geomagnetismo. Quindi il
flusso spiegato nel primo paragrafo diventa un flusso
geomagnetico. Vediamo, ora, alcuni aspetti di tali
flussi correlati alle strade. Praticamente tutte le
città sono fornite di strade circolari (viali,
circonvallafioni, tangenziali). Lo spostamento lungo
queste strade crea dei vortici centripeti, poichä i
vettori accellerazione di corpi in moto circolare sono
rivolti verso il centro. Così si ha una affluenza di
energia nel punto centrale della città, dove, non a
caso, si trovano spesso gli uffici municipali e gli
organi regolatori. Inoltre, si può osseravare che
quasi tutti i tipi di strade circolari sono a due
carreggiate con sensi di marcia opposti. Questo
fenomeno di spostamenti circolari di verso opposto
crea due tipi di vortici geomagnetici: uno centripeto
e l'altro centrifugo. Cosicchä, mentre il primo fa
affluire le energie direttamente verso le sedi del
Potere, il secondo, essendo proiettato verso
l'esterno, le protegge da eventuali pericoli (tale
barriera fa si che fenomeni come caduta di aerei,
deragliamenti di treni, ecc.. non avvengano nel centro
della città, ma, possibilmente, in periferia). Ciò
testimonia l'attenta manovra addottata per mantenere
sotto controllo gli spostamenti, e cercare, inoltre,
di ottenere da questi il massimo dei vantaggi, che ,
fra l'altro, sono anche di tipo economico. Infatti chi
risiede all'interno del flusso rotatorio, ä, come ho
appena spiegato, maggiormente protetto, un pò come
accadeva nelle città feudali. Qui si aveva una
barriera protettiva di tipo statico (le Mura), ma
bisogna considerare che i pericoli erano allora minori
(forse l' aumentare dei pericoli per una città sono,
addirittura, da collegarsi al progessivo disinteresse
per i fenomeni di tipo geomagnetico, ma qui si rischia
di entrare in argomenti, tipo lo sciamanismo, di cui
non m'interessa trattare in questa sede). Di fatto si
può notare che nelle città abbastanza vecchie, strade
rotatorie si trovano proprio in corrispondenza delle
antiche mura. Così la protezione diventa un lusso,
poichä lo spazio all'interno di un cerchio ä limitato,
e i prezzi delle abitazioni nel centro della città
sono molto alti rispetto alle zone (a rischio) di
periferia. Gli acquirenti sono spesso disposti a
spendere cifre astronomiche proprio per questo motivo,
e non per altri. Infatti, le cosidette "comodità" del
centro sono del tutto vanificate, soprattutto per il
fatto che sia i commerci che le sedi lavorative sono
sempre pió agglomerati in altre zone (centri
commerciali, zone industriali). Naturalmente la
"tendenza verso il centro" avviene, quasi sempre, a
livello inconscio. Infatti la protezione geomagnetica
ä un fenomeno che se uno non lo capisce (cioä lo
assume consciamente), lo percepisce (cioä lo assume
inconsciamente). La speculazione edilizia delle
abitazioni nei centri storici ä da considerarsi anche
come una selezione della gente da proteggere. Infatti
il Potere, come al solito, ritiene SACRIFICABILE la
parte di popolazione che non può permettersi di
spendere quel tot (alto) di capitale per pagare
l'affitto di un'appartamento in centro. Chi vive nei
quartieri o nei borghi di periferia ä considerata
carne da macello.
3.MEZZI DI TRASPORTO PUBBLICO ED INTERZONE
Un cittadino ä mediamente un utente abituale dei
trasporti pubblici. Infatti, tenendo conto che in
molte città i centri storici sono chiusi, il mezzo
pubblico ä, eccetto le autovetture, quello che viene
utilizzato maggiormente per spostarsi sul suolo
cittadino (soprattutto nei mesi invernali, in cui
l'uso di cicli e motocicli ä assai sconsigliato per la
salute). Così si può calcolare una media aritmetica
delle ore di viaggio giornaliere. In una città non
troppo grande come Bologna , per attraversare la città
da parte a parte ci si impiega all'incirca un'ora.
Prenderemo in considerazione questo dato estremo
(perchä mette in contatto due estremi), supponendo che
un Persona X (un Luther Blissett) debba attraversare
la città tutti i giorni per recarsi sul posto di
lavoro. Utilizziamo tale dato, perchä ci ä pió comodo,
ma il ragionamento non ä diverso se si considera un
soggetto che faccia giornalmente un percorso pió
breve, cambiano soltano i tempi, che andranno sommati
fino a giungere alla media del Luther Blissett (se un
Harry Kipper usa l'autobus per 30 min. al giorno,
impegherà 4 giorni per ottenere la media giornaliera
di Luther, il suo TMG (Tempo medio giornaliero) deve
essere sempre moltiplicato per 4 cosicchä i conti
risultino gli stessi). Un po' di conti: Luther impiega
1 ora per giungere sul posto di lavoro, quindi ne
impiegerà un altra per tornare in dietro.-Tot 2 h/g
tenendo conto he ogni tanto si sposta per altri fini
(cinema, spesa, ecc..), supponiamo che impieghi in
questi spostamenti 1.30 ora alla settimana--Tot 2.21
h/g circa il chä significa 808.21 h all'anno (33.6
giorni) che sono 1 anno ogni 10.8 anni
Un Luther ogni dieci anni della sua vita ne impiega
totalmete uno vaggiando. Ma dove era durante questo
anno vissuto su un autobus? In quale zona? E'
impossibile dire il punto preciso dove si trovava,
poichä essendo il mezzo in perpetuo spostamento non si
ä mai trovato in un unico punto determinato (Principio
di Indeterminazione di Heisenberg). L'unica cosa che
possiamo dire ä che si trovava genericamente in un a
zona tra altre due zone (l'abitazione e il posto di
lavoro), che ä quindi un INTERZONA,e il mezzo su chi
si ä spostato (che ä l'unico "sito" che possiamo
delimitare) sarà da considerarsi un MEZZO INTERZONALE
DI TRASPORTO PUBBLICO. L'importanza psicogeografica
dei mezzi interzonali deriva anche dal fatto che, una
volta a bordo, vi si possono compiere due azioni
analitche molto particolari. La prima consiste nel
prendere coscenza, tramite tecniche di
training-autogeno, di tutti i rumori, le voci e gli
spostamenti che avvengono all'interno del mezzo.
Brevemnte: bisogna considerarsi come una prticella
panteistica dello spazio. Poichä non si ä la sola
particella e si ä parte integrante dello spazio,
risulta necessario avvertire tutto ciò che accade in
esso.Una volta raggiunto tale livello di
concentrazione, si può passare alla seconda azione.
Essa consiste nell'effettuare una vera e propria
deriva (notare che ä una deriva nella deriva, poichä
il mezzo di trasporto sta viaggiando), tuffandosi nei
discorsi, negli odori, tra i corpi della gente. Poichä
si ä molto concentrati, e poichä su un autobus
esistono molteplici situazioni ed emozioni
(soprattutto se l'autobus ä abbastanza affollato), si
percepirà un gamma vastissima di senzazioni, forse pió
di quanto sia possibile con una normale deriva.
4.I PROBLEMI DELLA SOSTA
I problemi principali che di solito toccano la
circolazione sono due: il traffico e i parcheggi.
Paradossaslmente questi non fanno parte della
circolazione stessa, poichä il fenomeno "circolazione"
ä legato all'idea di movimento, mentre sia il
parcheggio che il traffico sono due situazioni di
interruzione del movimento. L'origine dei problemi non
ä da attribuire, così, alla circolazione, ma alla
stasi. Come al solito ä la stasi (quindi la fissità
[quindi l'identità]) che non funziona (2). Se STASI =
PROBLEMI URBANI allora per eliminare i problemi
basterebbe perpetrare il movimento ad oltranza. Il
metodo migliore a questo fine ä, senz'altro,
l'incremento del trasporto pubblico sul suolo urbano.
Assicurando una frequenza altissima di Mezzi
Interzonali si andrebbe a creare un flusso motorio
praticamente continuo, che sostituirebbe la
circolazione automobilistica privata interamente,
eliminando così i problemi esaminati.
5.INCIDENTI E MACCHIE ROSSE
Non ä raro che quando due vetture collidono a velocità
pió o meno elevate, oltre a frantumarsi tra di loro,
frantumino anche i conducenti. Questo fenomeno lascia,
a volte, tracce di sangue e resti umani sul terreno
stradale, che si trasformano in un richiamo per la
gente. Infatti, forse per uno sadismo spettacolarmente
indotto, le persone si accumulano velocemente intorno
al luogo del sinistro. Ciò crea uno spostamento
notevole delle linee di interesse, che il cui
controllo, come ben sappiamo, assai desiderato dal
Potere. Questa perdita del monopolio sull'intersse
della gente infastidisce molto chi vuole mantenere
l'ordine. Così sono ancora una volta le Forze
dell'Ordine che disperdono i cappanelli accalcatisi
per vedere qualche macchia di sangue. Per di pió, con
questa tendenza a nascondere (3) gli incidenti per
paura della perdita di controllo si spiega anche come
mai le tracce di sangue lasciate sul selciato
spariscano "misteriosamente". Di fatto, il giorno dopo
un incidente, ä praticamente impossibile trovarne
alcune, e poichä questo sparire non può essere dovuto
al solo fenomeno di assorbimento del suolo (si tenga
presente che bastano poche gocce di pioggia per creare
sull'asfalto quel velo d'acqua, causa del fenomeno di
aquaplaning), si deve dedurre che qualcuno cancelli
volutamente le tracce. Questo qualcuno, naturalmente,
non ä un passante troppo moralista, ma il Potere coi
sui giochi di CONTROLLO.

Con questa breve analisi psicogografica delle strade
si ä voluto sottolineare l'importanza che esse hanno
nel controllo della città e della vita. CONTROLLO
URBANO=Contollo del Traffico+Controllo dei Mezzi
Intrzonali di Trasporto Pubblico+Controllo degli
Incidenti+..... Un Movimento, che si definisca
insurrezionale o, comunque, contro-Potere del
Capitale, non può certo tralasciare l'elemento
stradale. Sarebbe, infatti, pió importante
l'approriamento (naturalmente inteso come esproprio,
quindi liberazione) delle strade, piuttosto che il
tentativo [spesso vano] di arroccarsi e barricarsi in
un posto chiuso, immobile, fisso

NOTE
(1).Gli spostamenti umani urbani (SUU) si possono
classificare in: a)piccoli (gli spostamenti che
avvengono all'interno di un edificio); b) medi (quelli
che avvengono in piccole zone aperte nei pressi degli
edifici, come cortili, giardini, ecc); c) grossi (gli
spostamenti da un edificio all'altro, o da una zona
della citta' all'altra. Tali spostamenti si dicono,
infatti, anche INTERZONALI, per cui i luoghi sui quali
essi si manifestano sono da considerarsi INTERZONE)

(2).Filosoficamente si ä notato pió volte che STASI =
IDENTITA' = FISSITA' = IMMUTABILITA' sono gli elementi
che condizionano negativamente l'esistenza, cercando
di mantenerla uguale (identica) a sÌ stessa, impedendo
ogni evoluzione. Infatti quest'ultima ä possibile solo
attraverso le mutazioni, e il miglior modo per
ffavorirle ä creare delle situazioni di
indeterminazione e movimento. LA CONSEGUENZA DEL
MOVIMENTO E' L'EVOLUZIONE.

(3).Si noti che riguardano gli incidenti vengono
compiute due mosse da parte del potere: 1- Il
tentativo di nasconderli, a causa della paura di
perdere il controllo delle linee d'interesse. 2- Il
mostrarli falsamente (poichä in realtà non vengono
veramente fatti vedere, ma creano solo delle
idee-simulacri nelle teste della gente) compiuto dai
mass-media e finalizzato a incutere il terrore dello
spostamento.


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"if Liberty means anything at all it means the right to tell people what they don't want to hear"
Propagandhi, punk rock band and activists from Canada.

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