This is a multi-part message in MIME format.
------=_NextPart_000_0000_01C22472.F41C1CF0
Content-Type: text/plain;
charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable
DA
www.nonluoghi.it liberta' d'informazione
"Perch=E9 torniamo a Genova=20
(assieme ai poliziotti)..." di carlo gubitosa peacelink
Un anno fa, per conto dell'associazione PeaceLink, assieme ad altri =
"volontari dell'informazione" delle riviste "Altreconomia" e "Nigrizia", =
sono stato a Genova per raccontare la ricchezza dei dibattiti e delle =
proposte del "public forum" che ha chiamato a raccolta la societa' =
civile internazionale, per dire che in alternativa alla politica degli =
otto paesi piu' ricchi del mondo esistono moltissime altre scelte =
possibili, e probabilmente piu' efficaci. Dopo la grande speranza =
rappresentata dal pacifico e colorato "corteo dei migranti" di giovedi' =
19 luglio, ci siamo purtroppo ritrovati a respirare il fumo di =
lacrimogeni proibiti dalle convenzioni internazionali (che hanno =
danneggiato tutti tranne gli "otto grandi"), e abbiamo dovuto salvarci =
dalle varie forme di violenza incontrate per le strade della "citta' =
blindata".=20
La notte di sabato 21 luglio, quando tutto sembrava ormai finito, i =
nostri cellulari sono stati letteralmente bombardati dalle telefonate =
allarmate e preoccupate di amici e conoscenti: "Correte alla scuole di =
via Cesare Battisti, sta accadendo qualcosa di incredibile". Il buio di =
quella notte e' stato reso ancora piu' oscuro da tutta la violenza =
consumata nella scuola Pertini, ribattezzata "scuola Diaz" dai mezzi di =
informazione, che hanno utilizzato il vecchio nome dell'istituto =
riportato sulla facciata.=20
Questo episodio dovra' essere chiarito dalla magistratura nei prossimi =
mesi, ma gia' da oggi puo' essere valutato con dati crudi ed espliciti: =
per effettuare 93 arresti (80 dei quali non sono stati convalidati =
dall'autorita' giudiziaria, che ha disposto misure di custodia cautelare =
solo per uno dei rimanenti tredici arrestati), ci sono stati 62 feriti, =
tre prognosi riservate, polmoni sfondati, arcate dentali mandate in =
frantumi e tanto, troppo sangue, quel sangue che tutte le persone =
presenti a Genova in quei tragici momenti (me compreso) hanno potuto =
vedere sui muri, sui pavimenti, sui termosifoni e sui mobili della =
scuola Pertini.=20
A partire da quei giorni e' iniziato un percorso di ricerca, di =
riflessione e di documentazione. Questo lavoro lento e meticoloso, =
lontano dai tempi rapidi della cronaca e dell'informazione "usa e =
getta", e' partito con una raccolta di testimonianze dettagliate, =
consegnate dall'associazione PeaceLink al segretariato internazionale di =
"Amnesty International", che ha utilizzato questo materiale per il suo =
lavoro di indagine sui fatti di Genova e per il rapporto annuale 2001 =
sul rispetto dei diritti umani nel mondo. La raccolta di dati, =
documenti, immagini, filmati e testimonianze e' continuata per un anno =
intero, e questo lavoro culminera' tra poche settimane con un =
libro-inchiesta che sara' uno strumento in piu' per capire cosa e' =
successo a Genova in quei giorni cosi' intensi e frenetici.=20
Un'altra tappa di questo percorso e' un incontro che PeaceLink, assieme =
alla redazione di "Altreconomia", ha organizzato per il prossimo 14 =
luglio, un incontro pubblico con i ragazzi che hanno vissuto =
direttamente l'esperienza di quella notte: alcuni di loro li abbiamo =
incontrati in questi mesi in giro per l'Italia, con gli altri (anche i =
ragazzi stranieri) abbiamo cercato di metterci in contatto.=20
Molti di loro verranno, e con la loro presenza e le loro testimonianze =
ci faranno capire in un incontro dal vivo molte piu' cose di quelle che =
abbiamo letto sui giornali. E, insieme a loro, abbiamo invitato alcuni =
sindacalisti di polizia, perche' crediamo che sia importante costruire =
nuovi canali di dialogo fra la societa' civile e le forze dell'ordine, e =
stabilire uno spazio di confronto e di approfondimento sul percorso =
storico di democratizzazione e smilitarizzazione della polizia, sulla =
ricerca di nuovi percorsi di formazione e di prevenzione della violenza. =
Questo incontro non sara' una superficiale iniziativa di buonismo, o un =
"lieto fine" forzato dove tutto si risolve con una stretta di mano, ma =
sara' un tentativo intelligente e lucido di dare una risposta ad una =
semplice domanda: cosa potrebbe mettere maggiormente in crisi i =
meccanismi della violenza, ostacolando chi ha tratto vantaggio in questi =
mesi dal conflitto tra cittadini e polizia, tra polizia e magistratura, =
tra magistratura e politica?=20
Forse la cosa piu' "scomoda" e allo stesso tempo piu' efficace da fare, =
e' agire direttamente all'interno del problema, valorizzando i =
poliziotti che, tra l'ostracismo dei colleghi e le critiche generiche di =
un'opinione pubblica poco allenata a distinguere le varie "anime" della =
polizia di stato, si impegnano per affermare l'idea di una polizia meno =
militarizzata e piu' vicina ai cittadini, meno violenta e piu' =
professionale. Non si tratta di "vittime" che incontrano i loro =
"carnefici", ma di un momento per dire le cose che i giornali non hanno =
detto e per descrivere l'esistenza di un'altra polizia, che sta =
lavorando affinche' le cose possano cambiare.=20
Assieme ai ragazzi della scuola e ai rappresentanti della polizia ci =
saranno anche magistrati, sociologi, esponenti del movimento nonviolento =
e giornalisti, accomunati dalla voglia di dare una risposta complessa, =
che puo' nascere solamente dall'incontro tra cittadini, polizia, =
magistratura e politica, ai complessi problemi che hanno portato =
all'attrito tra queste diverse componenti della societa'.=20
Ci incontreremo a Genova non solo per ricordare e raccontare cosa e' =
successo nella notte di quel sabato, ma anche per verificare lo stato di =
attuazione del progetto di legge volto ad introdurre nel percorso =
formativo delle forze dell'ordine la conoscenza del metodo nonviolento e =
delle tecniche comunicative psico-sociali di gestione della piazza, per =
cercare nuove idee, proposte e soluzioni che permettano in futuro di =
isolare e prevenire tutte le forme di violenza che compromettono =
l'incolumita' dei manifestanti pacifici e la dignita' dei poliziotti =
onesti.=20
Il fatto che siano stati proprio i ragazzi feriti ad aver accettato con =
interesse di raccontare se stessi e il proprio vissuto in un incontro =
pubblico a cui parteciperanno esponenti delle forze di polizia da' a =
questa iniziativa un valore aggiunto che fa sperare in un cambiamento =
vero e concreto. Non si tratta di un "incontro tra reduci", ne' di =
vittimismo, ne' della voglia di leccarsi semplicemente le ferite.=20
Si tratta di colpire la violenza dove meno se l'aspetta, con fermezza e =
determinazione ma anche con intelligenza, sbilanciandola e mettendola in =
crisi con la dolcezza di un incontro, fermo ma non rabbioso, indignato =
ma non distruttivo, tranquillo ma non silenzioso, un incontro che =
portera' in una stessa stanza un gruppo di ragazzi pieni di cicatrici e =
alcuni poliziotti che rappresentano la parte piu' attenta e democratica =
delle forze dell'ordine. Questi poliziotti hanno bisogno di sostegno per =
continuare ad andare controcorrente e scardinare dall'interno i =
meccanismi che lasciano spazi aperti alla violenza e quei comportamenti =
sbagliati che danneggiano tutti, non solo chi ha subito violenza =
gratuita.=20
Tra i partecipanti all'incontro ci saranno anche Lorenzo Guadagnucci, il =
giornalista del "Resto del Carlino" uscito in barella dalla Scuola =
Pertini, e Marco Poggi, l'infermiere penitenziario costretto ad =
abbandonare il suo lavoro presso il carcere di Bologna, dopo aver =
denunciato le violenze perpetrate nella caserma di Bolzaneto da quella =
che lui definisce "una minoranza di delinquenti che danneggiano i loro =
colleghi onesti".=20
Una delle cose che mi ha colpito di piu', durante la mia raccolta di =
testimonianze sui fatti di Genova, e' stato sentire Lorenzo che durante =
un incontro pubblico, con il suo corpo marchiato per sempre dalle =
cicatrici e dalle manganellate e con una accusa di associazione a =
delinquere ancora in sospeso, dichiarava fermamente che "io voglio avere =
fiducia nelle forze dell'ordine", facendoti capire che la sua non e' una =
illusione o pia intenzione di una anima bella, ma l'ostinata =
rivendicazione di un diritto che ci spetta in quanto cittadini: il =
diritto di poterci fidare ciecamente della nostra polizia.=20
Probabilmente la polizia in cui crede Lorenzo, e in cui vogliamo poter =
credere tutti, e' quella descritta dal maestro della nonviolenza =
Mohandas Gandhi in uno scritto del 1940, dove Gandhi afferma che "ho =
ammesso che anche in uno stato nonviolento potrebbe essere necessaria =
una forza di polizia. [...] Non ho il coraggio di affermare che potremo =
fare a meno di una forza di polizia come lo affermo riguardo =
all'esercito. [...] La polizia che io concepisco, tuttavia, sara' di =
tipo totalmente diverso da quella oggi esistente. Le sue file saranno =
composte da seguaci della nonviolenza.=20
Questi saranno i servitori e non i padroni del popolo. Il popolo dara' =
loro spontaneamente tutto il suo aiuto e grazie alla reciproca =
collaborazione, essi saranno in grado di far fronte con facilita' ai =
disordini, che saranno peraltro in continua diminuzione. [...] Di fatto =
i poliziotti saranno dei riformatori. Il lavoro della polizia =
riguardera' essenzialmente i ladri e i banditi. I conflitti tra il =
lavoro e il capitale e gli scioperi in uno stato nonviolento saranno =
pochi e sporadici, poiche' l'influenza della maggioranza nonviolenta =
sara' tanto forte da imporre il rispetto delle componenti fondamentali =
della societa'".=20
Il 14 luglio invitiamo a Genova tutti coloro che vorranno condividere =
con noi la speranza in una societa' dove i "poliziotti riformatori", =
seguaci della nonviolenza, possano costruttivamente collaborare con i =
cittadini per risolvere i conflitti tra il lavoro e il capitale, tra gli =
interessi di otto paesi e le necessita' di tutto il mondo, tra la voglia =
di cambiare in meglio e la resistenza al cambiamento. Forse saremo in =
pochi, ma di certo non saremo soli.=20
* Di Carlo Gubitosa * Carlo Gubitosa =E8 segretario dell'associazione =
PeaceLink
www.peacelink.it - info@???=20
------=_NextPart_000_0000_01C22472.F41C1CF0
Content-Type: text/html;
charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable
<html xmlns:o=3D"urn:schemas-microsoft-com:office:office" =
xmlns:w=3D"urn:schemas-microsoft-com:office:word" =
xmlns=3D"
http://www.w3.org/TR/REC-html40">
<head>
<meta http-equiv=3DContent-Type content=3D"text/html; =
charset=3Diso-8859-1">
<meta name=3DProgId content=3DWord.Document>
<meta name=3DGenerator content=3D"Microsoft Word 10">
<meta name=3DOriginator content=3D"Microsoft Word 10">
<link rel=3DFile-List href=3D"cid:filelist.xml@???">
<!--[if gte mso 9]><xml>
<o:OfficeDocumentSettings>
<o:DoNotRelyOnCSS/>
</o:OfficeDocumentSettings>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Print</w:View>
<w:SpellingState>Clean</w:SpellingState>
<w:GrammarState>Clean</w:GrammarState>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:EnvelopeVis/>
<w:DrawingGridHorizontalSpacing>6 pt</w:DrawingGridHorizontalSpacing>
<w:DrawingGridVerticalSpacing>8,15 pt</w:DrawingGridVerticalSpacing>
=
<w:DisplayHorizontalDrawingGridEvery>0</w:DisplayHorizontalDrawingGridEve=
ry>
=
<w:DisplayVerticalDrawingGridEvery>2</w:DisplayVerticalDrawingGridEvery>
<w:Compatibility>
<w:BreakWrappedTables/>
<w:SnapToGridInCell/>
<w:WrapTextWithPunct/>
<w:UseAsianBreakRules/>
</w:Compatibility>
<w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel>
</w:WordDocument>
</xml><![endif]-->
<style>
<!--
/* Font Definitions */
@font-face
{font-family:Tahoma;
panose-1:2 11 6 4 3 5 4 4 2 4;
mso-font-charset:0;
mso-generic-font-family:swiss;
mso-font-pitch:variable;
mso-font-signature:553679495 -2147483648 8 0 66047 0;}
@font-face
{font-family:Verdana;
panose-1:2 11 6 4 3 5 4 4 2 4;
mso-font-charset:0;
mso-generic-font-family:swiss;
mso-font-pitch:variable;
mso-font-signature:536871559 0 0 0 415 0;}
/* Style Definitions */
p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal
{mso-style-parent:"";
margin:0cm;
margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:12.0pt;
font-family:"Times New Roman";
mso-fareast-font-family:"Times New Roman";
color:windowtext;}
a:link, span.MsoHyperlink
{mso-ansi-font-size:9.0pt;
mso-bidi-font-size:9.0pt;
font-family:Verdana;
mso-ascii-font-family:Verdana;
mso-hansi-font-family:Verdana;
color:#000066;
mso-text-animation:none;
text-decoration:none;
text-underline:none;
text-decoration:none;
text-line-through:none;}
a:visited, span.MsoHyperlinkFollowed
{color:purple;
text-decoration:underline;
text-underline:single;}
p
{mso-margin-top-alt:auto;
margin-right:0cm;
mso-margin-bottom-alt:auto;
margin-left:0cm;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:9.0pt;
font-family:Verdana;
mso-fareast-font-family:"Times New Roman";
mso-bidi-font-family:"Times New Roman";
color:black;}
span.SpellE
{mso-style-name:"";
mso-spl-e:yes;}
span.GramE
{mso-style-name:"";
mso-gram-e:yes;}
@page Section1
{size:21.0cm 842.0pt;
margin:2.0cm 42.55pt 2.0cm 2.0cm;
mso-header-margin:36.0pt;
mso-footer-margin:36.0pt;
mso-title-page:yes;
mso-paper-source:0;}
div.Section1
{page:Section1;}
-->
</style>
<!--[if gte mso 10]>
<style>
/* Style Definitions */=20
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:"Tabella normale";
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:"";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:"Times New Roman";}
</style>
<![endif]-->
</head>
<body lang=3DIT link=3D"#000066" vlink=3Dpurple =
style=3D'tab-interval:35.4pt'>
<div class=3DSection1>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'><o:p> </o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D6 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:22.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>DA <a href=3D"
http://www.nonluoghi.it/"><span =
style=3D'mso-ansi-font-size:
22.0pt;mso-bidi-font-size:22.0pt'>
www.nonluoghi.it</span></a> <span
style=3D'mso-spacerun:yes'>=A0</span><span =
class=3DSpellE>liberta’</span> d’<span
class=3DGramE>informazione</span><o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D6 face=3DTahoma><span =
style=3D'font-size:22.0pt;font-family:Tahoma'>"<span
class=3DGramE>Perch=E9</span> torniamo a Genova =
<o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D6 face=3DTahoma><span =
style=3D'font-size:22.0pt;font-family:Tahoma'>(assieme
ai poliziotti)..." </span></font><span class=3DGramE><font size=3D5
face=3DTahoma><span =
style=3D'font-size:16.0pt;font-family:Tahoma'>d</span></font></span><font=
size=3D5 face=3DTahoma><span =
style=3D'font-size:16.0pt;font-family:Tahoma'>i <span
class=3DSpellE>carlo</span> <span class=3DSpellE>gubitosa</span> <span
class=3DSpellE>peacelink</span><o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Un anno fa, per conto dell'associazione <span =
class=3DSpellE>PeaceLink</span>,
assieme ad altri "volontari dell'informazione" delle riviste =
"<span
class=3DSpellE>Altreconomia</span>" e "Nigrizia", sono =
stato a
Genova per raccontare la ricchezza dei dibattiti e delle proposte del =
"public
forum" che ha chiamato a raccolta la <span =
class=3DSpellE>societa'</span>
civile internazionale, per dire che in <span =
class=3DGramE>alternativa</span>
alla politica degli otto paesi <span class=3DSpellE>piu'</span> ricchi =
del mondo
esistono moltissime altre scelte possibili, e probabilmente <span =
class=3DSpellE>piu'</span>
efficaci. Dopo la grande speranza rappresentata dal pacifico e colorato
"corteo dei migranti" di <span class=3DSpellE>giovedi'</span> =
19
luglio, ci siamo purtroppo ritrovati a respirare il fumo di lacrimogeni
proibiti dalle convenzioni internazionali (che hanno danneggiato tutti =
tranne
gli "otto grandi"), e abbiamo dovuto salvarci dalle varie =
forme di
violenza incontrate per le strade della "<span =
class=3DSpellE>citta'</span>
blindata". <o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>La notte di sabato 21 luglio, quando tutto sembrava ormai =
finito,
i nostri cellulari sono stati letteralmente bombardati dalle telefonate
allarmate e preoccupate <span class=3DGramE>di </span>amici e =
conoscenti:
"Correte alla scuole di via Cesare Battisti, sta accadendo qualcosa =
di
incredibile". Il buio di quella notte e' stato reso ancora <span
class=3DSpellE>piu'</span> oscuro da tutta la violenza consumata nella =
scuola <span
class=3DSpellE>Pertini</span>, ribattezzata "scuola Diaz" dai =
mezzi <span
class=3DGramE>di </span>informazione, che hanno utilizzato il vecchio =
nome
dell'istituto riportato sulla facciata. <o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Questo episodio <span class=3DSpellE><span =
class=3DGramE>dovra'</span></span><span
class=3DGramE> </span>essere chiarito dalla magistratura nei prossimi =
mesi, ma <span
class=3DSpellE>gia'</span> da oggi <span class=3DSpellE>puo'</span> =
essere valutato
con dati crudi ed espliciti: per effettuare 93 arresti (80 dei quali non =
sono
stati convalidati dall'<span class=3DSpellE>autorita</span>' =
giudiziaria, che ha
disposto misure di custodia cautelare solo per uno dei rimanenti tredici
arrestati), ci sono stati 62 feriti, tre prognosi riservate, polmoni =
sfondati,
arcate dentali mandate in frantumi e tanto, troppo sangue, quel sangue =
che
tutte le persone presenti a Genova in quei tragici momenti (me compreso) =
hanno
potuto vedere sui muri, sui pavimenti, sui termosifoni e sui mobili =
della
scuola <span class=3DSpellE>Pertini</span>. =
<o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>A partire da quei giorni e' iniziato un percorso di =
ricerca, di
riflessione e di documentazione. Questo lavoro lento e meticoloso, =
lontano dai
tempi rapidi della cronaca e dell'informazione "usa e getta", =
e'
partito con una raccolta di testimonianze dettagliate, consegnate
dall'associazione <span class=3DSpellE>PeaceLink</span> al segretariato
internazionale di "<span class=3DSpellE>Amnesty</span> <span =
class=3DSpellE>International</span>",
che ha utilizzato questo materiale per il suo lavoro <span =
class=3DGramE>di </span>indagine
sui fatti di Genova e per il rapporto annuale 2001 sul rispetto dei =
diritti
umani nel mondo. La raccolta di dati, documenti, immagini, filmati e
testimonianze e' continuata per un anno intero, e questo lavoro <span
class=3DSpellE>culminera'</span> tra poche settimane con un =
libro-inchiesta che <span
class=3DSpellE>sara'</span> uno strumento in <span =
class=3DSpellE>piu'</span> per
capire cosa e' successo a Genova in quei giorni <span =
class=3DSpellE><span
class=3DGramE>cosi'</span></span><span class=3DGramE> </span>intensi e =
frenetici. <o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Un'altra tappa di questo percorso e' un incontro che <span
class=3DSpellE>PeaceLink</span>, assieme alla redazione di "<span
class=3DSpellE>Altreconomia</span>", ha organizzato per il prossimo =
14
luglio, un incontro pubblico con i ragazzi che hanno vissuto =
direttamente
l'esperienza di quella notte: alcuni di loro li <span =
class=3DGramE>abbiamo</span>
incontrati in questi mesi in giro per l'Italia, con gli altri (anche i =
ragazzi
stranieri) abbiamo cercato di metterci in contatto. =
<o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Molti di loro verranno, e con la loro presenza e le loro
testimonianze ci faranno capire in un incontro <span class=3DGramE>dal =
vivo molte</span>
<span class=3DSpellE>piu'</span> cose di quelle che abbiamo letto sui =
giornali.
E, insieme a loro, abbiamo invitato alcuni sindacalisti di polizia, =
<span
class=3DSpellE>perche'</span> crediamo che sia importante costruire =
nuovi canali
di dialogo fra la <span class=3DSpellE>societa'</span> civile e le forze
dell'ordine, e stabilire uno spazio di confronto e <span =
class=3DGramE>di </span>approfondimento
sul percorso storico di democratizzazione e smilitarizzazione della =
polizia,
sulla ricerca di nuovi percorsi di formazione e di prevenzione della =
violenza. <o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Questo incontro non <span class=3DSpellE>sara'</span> una
superficiale iniziativa di <span class=3DSpellE>buonismo</span>, o un =
"<span
class=3DGramE>lieto fine</span>" forzato dove tutto si risolve con =
una
stretta di mano, ma <span class=3DSpellE>sara'</span> un tentativo =
intelligente e
lucido di dare una risposta ad una semplice domanda: cosa potrebbe =
mettere
maggiormente in crisi i meccanismi della violenza, ostacolando chi ha =
tratto
vantaggio in questi mesi dal conflitto tra cittadini e polizia, tra =
polizia e
magistratura, tra magistratura e politica? <o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Forse la cosa <span class=3DSpellE><span =
class=3DGramE>piu'</span></span><span
class=3DGramE> </span>"scomoda" e allo stesso tempo <span =
class=3DSpellE>piu'</span>
efficace da fare, e' agire direttamente all'interno del problema, =
valorizzando
i poliziotti che, tra l'ostracismo dei colleghi e le critiche generiche =
di
un'opinione pubblica poco allenata a distinguere le varie =
"anime"
della polizia di stato, si impegnano per affermare l'idea di una polizia =
meno
militarizzata e <span class=3DSpellE>piu'</span> vicina ai cittadini, =
meno
violenta e <span class=3DSpellE>piu'</span> professionale. Non si tratta =
di
"vittime" che incontrano i loro "carnefici", ma di =
un
momento per dire le cose che i giornali non hanno detto e per descrivere
l'esistenza di un'altra polizia, che sta lavorando <span =
class=3DSpellE>affinche'</span>
le cose <span class=3DGramE>possano</span> cambiare. =
<o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Assieme ai ragazzi della scuola e ai rappresentanti della =
polizia
ci saranno anche magistrati, sociologi, esponenti del movimento =
nonviolento e
giornalisti, accomunati dalla voglia di dare una risposta complessa, che =
<span
class=3DSpellE>puo'</span> nascere solamente dall'incontro tra =
cittadini,
polizia, magistratura e politica, ai complessi problemi che hanno =
portato
all'attrito tra queste diverse <span class=3DGramE>componenti</span> =
della <span
class=3DSpellE>societa'</span>. <o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><span
class=3DGramE><font size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;
font-family:Verdana;color:black'>Ci </span></font></span><font size=3D1
color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>incontreremo a Genova non solo per ricordare e raccontare =
cosa e'
successo nella notte di quel sabato, ma anche per verificare lo stato di
attuazione del progetto di legge volto ad introdurre nel percorso =
formativo
delle forze dell'ordine la conoscenza del metodo nonviolento e delle =
tecniche comunicative
<span class=3DSpellE>psico-sociali</span> di gestione della piazza, per =
cercare
nuove idee, proposte e soluzioni che permettano in futuro di isolare e
prevenire tutte le forme di violenza che compromettono l'<span =
class=3DSpellE>incolumita</span>'
dei manifestanti pacifici e la <span class=3DSpellE>dignita'</span> dei =
poliziotti
onesti. <o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Il fatto che siano stati proprio i ragazzi feriti ad aver
accettato con interesse di raccontare se stessi e il proprio vissuto in =
un
incontro pubblico a cui parteciperanno esponenti delle forze di polizia =
da' a <span
class=3DGramE>questa </span>iniziativa un valore aggiunto che fa sperare =
in un
cambiamento vero e concreto. Non si tratta di un "incontro tra
reduci", <span class=3DGramE>ne' </span>di vittimismo, ne' della =
voglia di
leccarsi semplicemente le ferite. <o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Si tratta di colpire la violenza dove meno se l'aspetta, =
con
fermezza e determinazione ma anche con intelligenza, sbilanciandola e
mettendola in crisi con la dolcezza di un incontro, fermo ma non =
rabbioso,
indignato ma non distruttivo, tranquillo ma non silenzioso, un incontro =
che <span
class=3DSpellE>portera'</span> in una stessa stanza un gruppo di ragazzi =
pieni di
cicatrici e alcuni poliziotti che rappresentano la parte <span =
class=3DSpellE><span
class=3DGramE>piu'</span></span><span class=3DGramE> </span>attenta e =
democratica
delle forze dell'ordine. Questi poliziotti hanno bisogno di sostegno per
continuare ad andare controcorrente e scardinare dall'interno i =
meccanismi che
lasciano spazi aperti alla violenza e quei comportamenti sbagliati che
danneggiano tutti, non solo chi ha subito violenza gratuita. =
<o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Tra i partecipanti all'incontro ci saranno anche Lorenzo =
<span
class=3DSpellE>Guadagnucci</span>, il giornalista del "Resto del
Carlino" uscito in barella dalla Scuola <span =
class=3DSpellE>Pertini</span>,
e Marco Poggi, l'infermiere penitenziario costretto ad abbandonare il =
suo
lavoro presso il carcere di Bologna, dopo aver denunciato le violenze
perpetrate nella caserma di <span class=3DSpellE>Bolzaneto</span> da =
quella che
lui definisce "una minoranza di delinquenti che danneggiano i loro
colleghi onesti". <o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Una delle cose che mi ha colpito di <span =
class=3DSpellE>piu'</span>,
durante la mia raccolta di testimonianze sui fatti di Genova, e' stato =
sentire
Lorenzo che durante un incontro pubblico, con il suo corpo marchiato per =
sempre
dalle cicatrici e dalle manganellate e con <span class=3DGramE>una =
</span>accusa
di associazione a delinquere ancora in sospeso, dichiarava fermamente =
che
"io voglio avere fiducia nelle forze dell'ordine", facendoti =
capire
che la sua non e' una illusione o pia intenzione di una anima bella, ma
l'ostinata rivendicazione di un diritto che ci spetta in quanto =
cittadini: il
diritto di poterci fidare ciecamente della nostra polizia. =
<o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Probabilmente la polizia in cui crede Lorenzo, e in cui =
vogliamo
poter credere tutti, e' quella descritta dal maestro della nonviolenza =
<span
class=3DSpellE>Mohandas</span> <span class=3DSpellE>Gandhi</span> in uno =
scritto
del 1940, dove <span class=3DSpellE>Gandhi</span> afferma che "ho =
ammesso
che anche in uno stato nonviolento potrebbe essere necessaria una forza =
di
polizia. [...] Non ho il coraggio di affermare che potremo fare a meno =
di una
forza di polizia come lo affermo riguardo all'esercito. [...] <span
class=3DGramE>La polizia che io concepisco, tuttavia, <span =
class=3DSpellE>sara'</span>
di tipo totalmente diverso da quella oggi esistente</span>. Le sue file =
saranno
composte <span class=3DGramE>da</span> seguaci della nonviolenza. =
<o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Questi saranno i servitori e non i padroni del popolo. Il =
popolo <span
class=3DSpellE><span class=3DGramE>dara'</span></span><span =
class=3DGramE> </span>loro
spontaneamente tutto il suo aiuto e grazie alla reciproca =
collaborazione, essi
saranno in grado di far fronte con <span class=3DSpellE>facilita'</span> =
ai
disordini, che saranno peraltro in continua diminuzione. [...] Di fatto =
i
poliziotti saranno dei riformatori. <span class=3DGramE>Il lavoro della =
polizia <span
class=3DSpellE>riguardera'</span> essenzialmente i ladri e i =
banditi</span>. I
conflitti tra il lavoro e il capitale e gli scioperi in uno stato =
nonviolento
saranno pochi e sporadici, <span class=3DSpellE>poiche'</span> =
l'influenza della
maggioranza nonviolenta <span class=3DSpellE>sara'</span> tanto forte da =
imporre
il rispetto delle <span class=3DGramE>componenti</span> fondamentali =
della <span
class=3DSpellE>societa'</span>". <o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal =
style=3D'mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Il 14 luglio invitiamo a Genova tutti <span =
class=3DGramE>coloro</span>
che vorranno condividere con noi la speranza in una <span =
class=3DSpellE>societa'</span>
dove i "poliziotti riformatori", seguaci della nonviolenza, =
possano
costruttivamente collaborare con i cittadini per risolvere i conflitti =
tra il
lavoro e il capitale, tra gli interessi di otto paesi e le <span =
class=3DSpellE>necessita'</span>
di tutto il mondo, tra la voglia di cambiare in meglio e la resistenza =
al
cambiamento. Forse saremo in pochi, ma di certo non saremo soli. =
<o:p></o:p></span></font></p>
<p class=3DMsoNormal><b><font size=3D1 color=3Dblack =
face=3DVerdana><span
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;color:black;font-weight:bold=
'>* </span></font></b><font
size=3D1 color=3Dblack face=3DVerdana><span =
style=3D'font-size:9.0pt;font-family:Verdana;
color:black'>Di <span class=3DSpellE>Carlo</span> <span =
class=3DSpellE>Gubitosa</span>
* <span class=3DSpellE>Carlo</span> <span class=3DSpellE>Gubitosa</span> =
=E8
segretario dell'associazione <span class=3DSpellE>PeaceLink</span> =
<b><span
style=3D'font-weight:bold'><a href=3D"
http://www.peacelink.it" =
target=3D"_blank"><span
style=3D'mso-bidi-font-size:12.0pt'>
www.peacelink.it</span></a></span></b=
> - <a
href=3D"
mailto:info@peacelink.it"><span =
style=3D'mso-bidi-font-size:12.0pt'>info@???</span></a>
</span></font></p>
</div>
</body>
</html>
------=_NextPart_000_0000_01C22472.F41C1CF0--