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La destra avanza perch=E9 la democrazia arretra, da tempoRicevo da =
Gaetano Bucci e su sua richiesta inoltro.
Alessandro
----- Original Message -----=20
From: Gaetano Bucci=20
To: Alessandro Presicce=20
Sent: Wednesday, July 03, 2002 1:05 AM
Subject: i lavoratori tra cultura di destra e inganni sociali
I Lavoratori tra cultura di destra e inganni sociali.=20
=20
La destra avanza perch=E9 la democrazia arretra, da tempo. Da molto si =
parla di "deficit di democrazia", in un Europa sempre meno sociale e =
democratica e sempre pi=F9 "liberale", che provoca disagi in ceti =
compositi e non pi=F9 rappresentati da partiti di massa in disgregazione =
ovunque, a causa dei mutamenti dei regimi socio-politici e istituzionali =
introdotti da sindacati e governi di una "sinistra" che, cos=EC, perde a =
vantaggio sia della destra populista, che contesta tale =
"modernizzazione" che della destra che la cavalca. =20
La "modernizzazione" come determinante sociostrutturale della =
politicizzazione di destra in atto in Europa, non provoca per=F2 =
ripensamenti n=E9 adeguamenti di analisi nemmeno nel sindacato, dove =
tuttora domina l'ideologia della c.d. "innovazione". Dove anche la =
minoranza della Cgil, che si qualificava di "alternativa", risulta =
ormai subalterna a Cofferati e al "gioco della parti" delle "correnti", =
incapace di autonomia culturale e di analisi. Prova ne sia che nessuno =
sa analiticamente cogliere - nemmeno come verifica dialettica tra tesi e =
antitesi - e culturalmente e politicamente denunciare, come =
l'arroccamento puramente difensivistico sull'art. 18, favorisce gli =
scopi di governo e confindustria nascondendo ai lavoratori che la vera =
posta in gioco =E8 una strategia classista complessiva, di cui il 18 =E8 =
figlio e solo parte conclusiva. Strategia per cui non devono essere le =
norme giuridiche o statuali a regolare le materie economico-sociali, ma =
direttamente il mercato. Come gi=E0 prevedeva la Carta del Lavoro =
elaborata dal PNF nel 1927 e poi trasposta nel codice civile - che da =
sempre le imprese contrappongono alla Costituzione -, che =E8 la base =
del corporativismo che le privatizzazioni (operate anche con gli accordi =
di c.d. "modernizzazione del mercato del lavoro" firmati da Cofferati), =
diffondono col passaggio da sistemi di diritto pubblico a di diritto =
privato. Contro tale "modernizzazione" reazionaria del "Libro bianco", =
"proposta del centrosinistra fatta propria dal centro destra", il =
sindacato non alza barricate, n=E9 politico-culturali, n=E9 di lotta. Un =
inganno sociale. Per non riconoscere il fallimento della linea di =
abbandono dell'anticapitalismo. Per rinvigorire il "centrosinistra" solo =
con una opposizione di facciata, senza proporsi effetti reali nel =
contrastare la linea di un governo reso stabile dal maggioritario voluto =
da "sinistra" e sindacati.=20
E' tale contraddittoriet=E0 che facilita chi vuole assidere ai tavoli =
di trattativa corporativa imbanditi da governo e confindustria, per =
giungere ad un accordo sulla linea di flessibilizzazione e innovazione =
del "Libro Bianco" (che il governo pu=F2 sempre sancire con modifiche al =
18, anche in caso di stralcio), nella prospettiva della sostituzione =
dello "statuto dei lavoratori" con uno "statuto dei lavori". Sulla scia =
dell'adesione dello stesso Cofferati e della "sinistra" alla tanto =
teorizzata "fine del lavoro" e, quindi, sua trasformazione nei c. d. =
"lavori". Un'ideologia che traspone nel campo del lavoro dipendente, =
quella separazione e contrapposizione corporativa degli interessi =
alimentata dalla cultura delle differenze (individuali, sociali o anche =
etniche), diventata referente anche della "sinistra" politica e, con "i =
lavori", di quella sociale e sindacale.=20
Si legittima cos=EC la cultura della destra (diseguaglianze e =
diversit=E0 contro quella dell'uguaglianza) e l'ideologia =
dell'innovazione tecnologica e della "flessibilit=E0" tra i diversi =
"lavori", con la teorizzazione e pratica di una differenziazione e =
divisione degli stessi interessi di classe, nella stessa classe operaia =
vista non pi=F9 come "classe generale" ma come un insieme di =
"mestieranti", come coacervo di mestieri, tenuti ad affidarsi a una =
mediazione corporativa tra interessi diversi, tramite la concertazione =
di vertici sindacali trasformati in sensali o imbonitori che, come in =
altri campi i "vu compra" e i "venditori di tappeti", sono impegnati a =
vendere la "loro" merce, il lavoro, anzi i "lavori". Fuori da ogni =
orizzonte e prospettiva di liberazione del lavoro, in un quadro =
immutabile che d=E0 i lavoratori per definitivamente acquisiti ad uno =
status di "schiavi salariali".=20
=20
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