[Cerchio] Fw: [movimento] Manifestazione nazionale sabato 6 …

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Autore: Bebe
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Oggetto: [Cerchio] Fw: [movimento] Manifestazione nazionale sabato 6 luglio 2002 alle ore 16 dal Colosseo !!!!!!!!!
piss&love
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Sent: Monday, July 01, 2002 12:42 PM
Subject: [movimento] Manifestazione nazionale sabato 6 luglio 2002 alle ore
16 dal Colosseo !!!!!!!!!


FERMIAMO L'APPROVAZIONE DELLA LEGGE SULLE T


FERMIAMO L'APPROVAZIONE DELLA LEGGE SULLE

TECNICHE DI PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA



In questi giorni il Parlamento sta per approvare la proposta di legge sulle
Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita.

Questa proposta di legge presentata come una legge che vuole regolamentare
questioni tecniche in merito alla procreazione medicalmente assistita
praticata nei centri pubblici e privati autorizzati, in realtà attacca il
diritto all'aborto da parte della donna, garantito dalla legge 194, impone
la famiglia eterosessuale come unico soggetto giuridico in grado di poter
accedere all'uso delle T.P.M.A., disciplina a discapito della salute della
donna l'utilizzo per così dire tecnico delle T.P.M.A.

Nell'introduzione alla legge si afferma che "togliere la vita ad un embrione
è reato contro la persona, come e più della violenza sessuale, perché questa
non recide una vita umana". Si prosegue affermando nell'articolo 1 che
"nell'applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, la
presente legge assicura il diritto a nascere del concepito".
Il concepito diviene così soggetto portatore di diritti.

Con questi articoli il diritto all'aborto viene fortemente attaccato, la
donna non è più responsabile giuridica primaria della procreazione o della
non procreazione, così come riconosciuto dalla legge 194 (sull'interruzione
volontaria di gravidanza ).

Ci chiediamo quindi cosa succederà quando le donne vorranno far valere il
diritto all'aborto. Verranno forse incriminate per omicidio ?

Nell'articolo 4, che disciplina l'accesso alle tecniche, si afferma che "è
vietato il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo
eterologa". Nell'articolo 5, riguardante i requisiti soggettivi per
l'accesso alle T.P.M.A. si afferma che possono accedere alle tecniche solo
coppie di sesso diverso".

Questo significa svilire il senso reale delle T.P.M.A. poiché impedendo
l'uso di gameti esterni alla coppia non si lascia libertà procreativa alle
donne come queste tecniche in realtà permettono. Il tutto in nome di un
assurdo diritto all'identità genetica del concepito ! Significa anche
delineare che solo il modello di famiglia eterosessuale può utilizzare le
T.P.M.A. Lo Stato e la Chiesa sanciscono di nuovo che solo la famiglia
eterosessuale è la famiglia, che single, coppie lesbiche e gay, devono
subire, oltre a quelle che già subiscono, la discriminazione di non poter
accedere all'uso delle T.P.M.A.



Il Governo e il Parlamento, con l'assenso entusiasta della Chiesa Cattolica,
cercano di fermare la Storia. Cercano di arrestare e cancellare le lotte dei
movimenti femministi, dei movimenti sociali e culturali che hanno
determinato di fatto, spesso anche dal punto di vista legislativo, il
diritto della donna di decidere liberamente sul proprio corpo e che hanno
costruito e costruiscono quotidianamente un nuovo modello di famiglia o di
non famiglia.

Con questa legge vogliono (ri)sancire il principio che la donna non ha
libertà di scelta sul proprio corpo, che lo Stato e la Chiesa decidono qual
è il modello di famiglia da "edificare", che bisogna regolare attraverso la
Legge i desideri, i sentimenti, i bisogni delle persone e le relazioni che
vogliono costruire fra loro. Vogliono stabilire il controllo sul corpo della
donna definendolo così come mero contenitore biologico, mentre l'embrione è
anima, mente, corpo.

Ancora una volta vogliono riaffermare che la donna non è un soggetto
pensante ma un soggetto che va pensato, da un punto di vista maschile.

Vogliono, con la motivazione di una presunta Etica Naturale da cui devono
derivare le scelte sessuali, il tipo di famiglia da costruire, e la
sacralità dell'embrione, riprodurre ( è proprio il caso di dire così..) il
modello del Patriarcato come modello maschile dominante fra i generi e
nell'intera società.



Un Patriarcato che si rinnova nella sintesi di interessi politici,
economici, sociali e culturali che disciplinano il controllo sul corpo della
donna, sui modelli di famiglia, sulle scelte sessuali. Per la conservazione
dell'Ordine sociale esistente, dentro e contro le possibilità e gli spazi di
trasformazione.



Invitiamo i compagni e gli uomini tutti a mobilitarsi per fermare
l'approvazione

della legge sulle T.P.M.A.



       .affinché la difesa della libertà di scelta da parte delle donne sia
tutelata e rispettata,  sostenuta al massimo da noi compagni, da noi uomini,
anche per dimostrare finalmente che si può rompere quel muro di omertà e
silenzio che circonda  da sempre  i movimenti femministi e di
autodeterminazione delle donne,




         .perché lottare contro questa legge e la cultura patriarcale,
maschilista, cattolica, che la sostiene non si può, ancora una volta,
delegare alle donne. Anzi può e deve essere una lotta comune, in cui
costruire percorsi di liberazione sociale e culturale, in cui praticare,
autonomamente dalle imposizioni dello  Stato e della Chiesa, le relazioni
sessuali e sociali che desideriamo,




         .affinché la lotta contro questa legge non appartenga solo alle
donne ma anche a quegli uomini, che come noi, consapevoli di appartenere ad
un genere che fa dell'oppressione il modello di relazione fra i generi,
vogliono rigettare questo modello, combatterlo, contrastarlo, e costruire
così altre identità possibili per il genere maschile.  Identità fondate sul
rispetto delle differenze e sulla valorizzazione di esse,
sull'autodeterminazione sul proprio corpo, sulla libertà assoluta di scelta,
per lo sviluppo di nuovi rapporti  sociali, cultural, sessuali, senza
nessuna discriminazione,




. affinché si possa aprire un dibattito reale e costante nel Movimento sul
significato storico, sociale, culturale, politico di questa legge, sul
Patriarcato che la genera, sul Patriarcato che domina e attraversa da
millenni i vari sistemi socio-economici che si sono susseguiti nella storia
umana, sulla necessità di abbatterlo e superarlo a partire da noi, dal
nostro quotidiano, sul maschilismo che pervade gli stessi movimenti di
trasformazione sociale,



.affinché si possa discutere serenamente sul significato sociale e culturale
delle T.P.M.A. e del loro utilizzo, senza doverci difendere dalla
strumentalizzazione che ne fanno Chiesa e Stato,



.affinché venga garantito il libero accesso alle T.P.M.A. a tutte e tutti,
gratuitamente



Mobilitarsi per bloccare questa legge oscurantista significa anche poter
dire che vogliamo, come uomini insieme alle donne o anche non
necessariamente con loro, poter scegliere il modello di famiglia o di non -
famiglia che desideriamo: della famiglia cattolica, socialmente
convenzionale, non ne vogliamo più sapere e questa volta vogliamo gridarlo
anche noi uomini.

Del modello di famiglia che desideriamo costruire, e anche se non ne
vogliamo costruire alcuno, vogliamo deciderlo in prima persona, senza che
nessuna legge e nessuna dottrina possa imporlo a forza di voti parlamentari.




MANIFESTAZIONE NAZIONALE

SABATO 6 LUGLIO 2002 ORE 16

DA PIAZZA DEL COLOSSEO



I compagni del centro sociale occupato autogestito "Macchia Rossa"

Via Pieve Fosciana, 56 / 82

Tel\Fax 0655260306 E Mail: csoamacchiarossa@???



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