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Subject: [fori-sociali] 40 genovesi guide dei Black Bloc
da La Repubblica - Il Lavoro
27.06.02
I magistrati ricostruiscono i raid del G8. E emerge una sorpresa
Quaranta genovesi guide dei Black Bloc
MARCO PREVE
Quaranta "guide" genovesi per i blackbloc che devastarono alcuni quartieri
cittadini nella prima giornata di scontri del G8. La loro presenza sarebbe
stata accertata dal lavoro di ricostruzione effettuato dai piemme Anna
Canepa e Andrea Canciani che si occupano del settore violento dei
manifestanti. Nei giorni scorsi, inoltre, i carabinieri dei Ros hanno
consegnato in procura una vera e propria mappa degli spostamenti dei
blackbloc a Genova dalla mattina la pomeriggio del 20 luglio. Il lavoro
investigativo è stato compiuto con diversi strumenti d'indagine. Riprese
televisive dei vari operatori italiani e stranieri presenti in città in quei
giorni, video dall'elicottero e dalla strada di polizia e carabinieri,
fotografie e soprattutto con un numero elevato di testimonianze:
appartenenti alle forze dell'ordine, cittadini, manifestanti pacifici,
giornalisti, resoconti di quelle giornate "scaricati" da vari siti internet
del movimento noglobal e non solo.
Il risultato è la ricostruzione dei movimenti dei principali gruppi di
"black" strada per strada, dal momento della partenza passando attraverso le
separazioni strategiche e le ricomposizioni del bloc.
Tra i momenti fondamentali di questa mappa; la partenza delle tute nere
dall'asilo di Quarto dove molte di loro si erano accampati forzando gli
ingressi e distruggendo locali e attrezzature; il concentramento dei vari
gruppi in piazza Paolo da Novi attorno alle 11.30, all'inizio mischiati alle
associazioni pacifiste come Attac; le scorribande e le razzie nella zona di
Tommaseo e poi verso Marassi; l'assalto al carcere; l'arrivo a piazza Manin
e poi gli ultimi blitz a Castelletto.
Gli scopi di questo lavoro sono molteplici. Capire se il bloc aveva una
strategia d'insieme con gerarchie precise, definire gli episodi, provare a
individuare i responsabili. Quest'ultima parte rappresenta il compito più
difficile. Ma sembra ci siano già alcune risposte sia per i riconoscimenti
dei vandali stranieri che di quelli italiani.
Per quanto riguarda questi ultimi, video, foto e testimonianze avrebbero
permesso di individuare una quarantina di genovesi - ora in via di
identificazione - che parteciparono alle devastazioni e aiutarono i compagni
stranieri a spostarsi nelle strade cittadine.
E intanto è stato fissato al 4 di luglio il primo processo nei confronti di
un black tedesco. Si tratta di un giovane che, nel pomeriggio del 20 luglio,
prima della morte di Carlo Giuliani, mentre con un gruppo di connazionali
percorreva corso Italia diretto a Boccadasse scagliò delle pietre contro i
mezzi dei carabinieri del battaglione Tuscania. I militari lo arrestarono
accusandolo di lancio di pietre e resistenza.
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