--- Pasquale Martino <martinopas@???> ha
scritto: > Da: "Pasquale Martino"
<martinopas@???>
> A: <Undisclosed-Recipient:;>
> Oggetto: perché_funzionerà_il_referendum
> Data: Wed, 26 Jun 2002 13:24:26 +0200
>
> Perché funzionerà il referendum
>
> Mentre la Cgil si batte per continuare a dare voce,
> attraverso l'iniziativa
> sindacale, ai milioni di lavoratori e lavoratrici
> che sono scesi in lotta il
> 23 marzo e il 16 aprile, la raccolta di firme sui
> referendum per estendere
> la tutela dell'art. 18 (e dell'art. 35 sui diritti
> sindacali) ai dipendenti
> delle aziende con meno di 15 addetti è l'unica
> iniziativa politica che
> faccia da sponda efficace al movimento.
> Berlusconi vuole sopprimere la tutela della "giusta
> causa", sostenendo che
> riguarda una minoranza priviliegiata: il referendum
> vuole estendere a tutti
> la stessa tutela.
> Qualcuno dice che il vero referendum che bisogna
> fare è quello per abrogare
> la legge Maroni. A parte il fatto che le due cose
> non sono in
> contraddizione, la verità è che la legge Maroni
> ancora non esiste, e non
> sarà approvata in tempo utile perché si possano
> raccogliere le firme per un
> referendum da tenersi entro la primavera del 2003;
> nel migliore dei casi, il
> referendum verrebbe fissato nel 2004 e potrebbe
> slittare ulteriormente per
> la concomitanza con le elezioni europee.
> Questo referendum, invece, se le firme saranno
> raccolte entro l'estate,
> dovrà essere fissato nella primavera del 2003: un
> tempo utilissimo per
> rendere ancora più forte la lotta contro il governo
> di destra.
> Qualcuno dice che invece del referendum sull'art. 18
> si dovrebbe presentare
> una analoga proposta di legge di iniziativa
> popolare. A parte il fatto che
> le due cose non sono in contrraddizione, la verità è
> che mai nella storia
> della repubblica una legge di iniziativa popolare è
> stata approvata da un
> parlamento: un precedente scoraggiante...
> Qualcuno dice che questo referendum si potrebbe
> anche perdere. Be' certo.
> Anche il braccio di ferro della Cgil potrebbe essere
> perso, anche le
> prossime elezioni politiche e così via. Tanto
> varrebbe stare fermi e
> aspettare che sia di nuovo Bossi ad affondare la
> Casa delle Libertà. Ma
> succederà davvero?
> Chi non vuol stare in attesa intanto può rafforzare
> la raccolta di firme, in
> assoluta simbiosi con gli scioperi regionali
> proclamati dalla Cgil e con la
> preparazione di un nuovo sciopero generale in
> autunno. Sarà davvero un
> autunno interessante: prepariamolo già questa
> estate.
>
> Pasquale Martino
>
>
>
>
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