Autor: Leonid Ilijc Brezhnev Data: Assumpte: [Cerchio] Fwd: chi sapeva?
> >Il 29 giugno 2001 alcuni ospiti importanti - anche statunitensi -
>incontrano membri della Duma, il Parlamento russo. Visitatori e ospiti
>parlano della bolla finanziaria americana, l'astronomico rialzo azionario
>alla Borsa di Wall Street, e si trovano d'accordo su questo: presto o tardi
>la bolla scoppier=E0, provocando una crisi finanziaria globale. Ma= come? >Quando? Qualcuno, scettico, osserva che il rialzo azionario a New York
>continua da dieci anni. Per interromperlo, dice, ci vorrebbe una guerra, un
>evento bellico, missili lanciati da qualcuno... La signora Tatyana
>Koryagina, economista, ritenuta molto vicina al presidente russo Vladimir
>Putin, replica vivacemente: "Missili e bombe a parte, esistono altre armi,
>molto pi=F9 distruttive". E prosegue: "Gli Usa sono stati scelti come= oggetto >di attacco finanziario perch=E9 il centro finanziario del pianeta =E8= l=EC. >L'effetto sar=E0 massimo. Le onde d'urto della crisi economica si= spanderanno >nel mondo all'istante come l'onda d'urto di una bomba atomica". La Pravda
>citer=E0 queste parole in un articolo di prima pagina del 12 luglio,= dedicato >appunto alla bolla speculativa americana. Mancano meno di tre mesi al
>fatale 11 settembre, all'attacco megaterroristico del World Trade Center a
>New York, a due passi da Wall Street. Alla luce dell'orribile evento, la
>frase della dottoressa Koryagina sembra pi=F9 che una = premonizione >involontaria. Gli USA sono stati scelti: pare il lapsus di qualcuno che sa
>in anticipo. Lo =E8? Sapevano, i russi?
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>Si guardi il lettore da correre alla pi=F9 affrettata delle= conclusioni, >sospettando che i russi, "se sapevano", =E8 perch=E9 "sono stati= loro". >Sapevano qualcosa, =E8 certo.
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>Il 20 agosto, meno di un mese prima dell'11 settembre, il presidente Putin
>ordin=F2 ai servizi segreti russi di avvertire le loro controparti= americane, >"nei pi=F9 forti termini possibili", di imminenti attacchi ad aeroporti= ed >edifici pubblici. Cos=EC almeno ha detto lo stesso Putin in= un'intervista >concessa alla rete televisiva americana MS-NBC (il 15 settembre, a tragedia
>avvenuta).
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>
>Del resto, una strana quantit=E0 di persone sembra che sapessero. Persone= di >condizione assai diseguale. Il 12 agosto, nella prigione di Toronto in cui
>=E8 detenuto per frodi, un certo Delmart "Mike" Vreeland mette per= iscritto >quel che deve avvenire a New York, chiude i foglio in una busta e la
>consegna alle autorit=E0 carcerarie, perch=E9 lo protocollino.
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>
>Vreeland risulta tenente della Marina militare americana e sostiene di aver
>lavorato per l'intelligence della Us Navy. La sua lettera viene aperta il
>14 settembre: Vreeland ha indicato in anticipo l'attacco alle Twin Towers e
>al Pentagono. Il curioso episodio =E8 riportato sul Toronto Star del= 23 >ottobre 2001, che cita gli archivi della Toronto Superior Court dov'= =E8 >traccia del fatto. La Marina americana nega che Vreeland sia mai stato
>addetto all'intelligence. Conferma che =E8 stato arruolato negli anni '80,= e >dimesso per comportamento scorretto. A quale scopo Vreeland ha messo per
>iscritto in anticipo quel che sapeva, l'ha voluto far protocollare dalle
>autorit=E0 carcerarie perch=E9 ci fosse sul suo documento una data= certa >anteriore all'11 settembre, insomma ha voluto preconfezionare una prova da
>poter esibire in un tribunale? Perch=E9 Vreeland sta lottando per non= farsi >estradare negli Stati Uniti: sostiene, davanti ad ogni giudice canadese,
>che la CIA vuole ucciderlo. Uno strano tipo di complottista.
>
>
>Ma gi=E0 un mese prima di "Mike" Vreeland, personaggi molto pi=F9= importanti si >erano comportati come se gi=E0 sapessero. Anzi di pi=F9: come se gi=E0= sapessero >quel che il governo americano avrebbe fatto dopo l'attacco al WTC.
>
>
>Berlino, 11 luglio 2001.
>
>
>Tre alti funzionari statunitensi incontrano nella capitale tedesca membri
>dello spionaggio russo e britannico e li informano che gli Usa progettano
>un attacco militare contro l'Afghanistan. Quando? A ottobre. I tre alti
>personaggi sono Toni Simmons, ex ambasciatore Usa in Pakistan, Karl
>Inderfurth, gi=E0 assistente segretario di Stato per gli affari= dell'Asia >meridionale, e Lee Coldren, che ha lavorato al Dipartimento di Stato come
>esperto del Sud Asia. Sappiamo i loro nomi e il genere d'informazione che
>hanno comunicato dal Guardian (22 settembre 2001), dalla BBC (18
>settembre), e da Interpress Service (16 novembre).
>
>
>E' anche probabile che i tre abbiano riferito quel che negli ambienti
>internazionali qualificati poteva essere gi=E0 un segreto di Pulcinella.
>
>
>Ancora il britannico Guardian, il 26 settembre 2001, a firma Felicity
>Lawrence, rende noto che fin dall'estate 2001 "secondo informazioni non
>confermate, truppe speciali uzbeche e tagike erano in addestramento in
>Alaska e in Montana [..], mentre gli US Rangers stavano addestrando truppe
>speciali in Kirghizistan". Aggiunge che " l'alto funzionario del
>Dipartimento Difesa Usa, dottor Jeffrey Starr ha visitato il Tagikistan in
>gennaio".
>
>
>C'era chi sapeva quel che stava per accadere con tale precisione, da
>puntarvi sopra denaro. Molto denaro.
>
>
>Fra il 6 e il 7 settembre 2001 (mancano quattro giorni all' attacco
>qualcuno, su mercato nanziano New York, acquista 4.744 opzioni "put" della
>United Airlines. Chi acquista opzioni "put" si impegna a vendere un
>determinato numero di azioni, a un prezzo convenuto, entro un termine
>stabilito; in pratica, scommette sul ribasso di quel titolo, per
>guadagnarci. Il 10 settembre, vengono parimenti acquistate 4.516 opzioni
>"put" della American Airlines. Ci=F2 fa stranamente impennare i grafici= delle >compravendita giornaliere l'acquisto di opzioni "put" sulle due compagnie
>aeree in quei giorni =E8 del 600 per cento superiore al normale.= E >nessun'altra compagnia aerea =E8 oggetto di una simile speculazione= al >ribasso. Anche perch=E9 proprio il 10 settembre l'agenzia economica= Reuters >scrive che "si prevede un rialzo per le azioni delle compagnie di volo".
>
>
>Dopo la tragedia, il New York Times e il Wall Street Journal hanno
>abbondantemente parlato di questo caso di insider trading della morte; e
>l'FBI si =E8 affrettata a indagarlo. Anche perch=E9 risalire agli ignoti e= ben >informati speculatori, significava arrivare molto vicino alle menti
>organizzatrici della strage; e la certezza di tutti gli inquirenti era che
>l'inchiesta avrebbe portato a scoprire la rete finanziaria del miliardario
>saudita Bin Laden e di AI-Qaeda, la sua formazione di terroristi globali.
>
>
> Non c'era dubbio che gli autori dell'attentato coincidessero con= gli >autori della speculazione. Invece non =E8 stato cos=EC. L' inchiesta= sulle >opzioni put ha portato gli investigatori su tracce assai lontane da Bin
>Laden, anzi in una direzione diametralmente opposta. Ne riparleremo, perch= =E9 >questo caso (e il silenzio sulle indagini che ne =E8 seguito, dopo= l'apertura >di certe porte sorprendenti) mette gli eventi dell'11 settembre in una
>prospettiva completamente diversa da quella promossa dalle versioni
>ufficiali.
>
>
>11 settembre: =E8 l'alba a New York, solo due ore prima dell'evento.
>
>
> Negli uffici della Odigo, situati nelle immediate vicinanze delle= Torri >Gemelle, gli impiegati sono gi=E0 al lavoro. La Odigo =E8= un'azienda di >"instant messages", Internet, posta elettronica, segnalazioni su
>cercapersone: si lavora 24 ore su 24 ai computer, al software, sui portali
>Internet. La Odigo =E8 in rete con il mondo intero, e smista i= messaggi >elettronici che rimbalzano dai pi=F9 lontani angoli del pianeta. A New= York, >la giornata si annuncia tersa, bellissima. Il primo sole comincia ad
>accendere le facciate a specchio dei grattacieli.
>
>
>Due impiegati della Odigo ricevono sul loro computers un "messaggio di
>testo" che li avverte dell'imminente attacco al World Trade Center. Presto,
>fra poche decine di minuti, dice il messaggio.
>
>
>Il testo completo del messaggio non ci =E8 noto. Secondo il Washington Post= - >che pubblic=F2 la notizia il 26 settembre 2001 - "l'azienda (Odigo) ha= detto >di non poter rivelare il contenuto del messaggio o l'identit=E0 chi lo ha
>spedito, dato che tutto =E8 coperto da segreto istruttorio". Ci=F2 che i
>giornalisti del Washington Post hanno potuto strappare al vicepresidente
>Alex Diamandis =E8 che a ricevere il messaggio sono stati "due addetti
>dell'ufficio di ricerca e sviluppo e vendite internazionali" della Odigo,
>"che ha sede in Israele". Il messaggio =E8 stato inviato da "un altro= utente >circa due ore prima del primo attacco".
>
>
>"Subito dopo gli eventi tragici a New York, i due addetti hanno avvertito
>la direzione del messaggio ricevuto e questa ha allertato i servizi segreti
>di Israele. A sua volta, l'FBI =E8 stata informata".Si pu=F2 risalire a chi= ha >spedito il messaggio? "Colui che l'ha inoltrato non =E8 personalmente
>conosciuto dagli impiegati della Odigo", =E8 la obliqua risposta d
>vicepresidente della ditta. Dietro insistenza, viene fuori per=F2 almeno
>questo: "La ditta in genere protegge la privacy dei suoi utenti. Per=F2 gli
>impiegati hanno registrato il protocollo dell'indirizzo Internet
>dell'inoltrante il messaggio". Inoltre: "I servizi della Odigo comprendono
>un software chiamato People Finder (il Trovagente) che consente agli utenti
>contattarne altri".
>
>
>Sembrerebbe un gioco da ragazzi risalire al bene informato. Specie per
>l'FBI e i servizi segreti israeliani. Ma se hanno scoperto qualcosa di
>concreto, non ne sappiamo nulla: anche su questa notizia =E8 calato il
>silenzio. Un silenzio inspiegabile, a tanti mesi dalla tragedia. Che
>alimenta sospetti e lascia spazio alla disinformazione incontrollata, o a
>maligne leggende urbane.
>
>
>Fra queste, una ha fatto il giro del mondo: migliaia (la voce dice
>quattromila) operatori ebrei, il cui posto di lavoro erano le due Torri,
>quell'11 settembre hanno preso le ferie. Questa voce - che mira chiaramente
>ad agitare lo spettro del complotto ebraico - pare aver origine da notizie
>di stampa su giornali arabi (fonti ben meno credibili del Washington Post)
>e non =E8 stata n=E9 ripresa n=E9 verificata negli Stati Uniti. La sola= notizia >certa riguarda la ZIM: una grossa ditta di trasporti e navigazione
>israeliana, che aveva i suoi uffici al piano 47 della Torre Uno (la prima
>colpita) e che aveva traslocato due settimane prima dell'11 settembre,
>trasferendo i suoi 200 impiegati alla nuova e pi=F9 economica sede= di >Norfolk, Virginia. "Zim workers saved by costcutting", titolava con
>sollievo il Jerusalem Post del 13 settembre 2001: "I lavoratori della ZIM
>salvati dalla riduzione dei costi". Del resto, anche la britannica
>Barcklay's Bank aveva gli uffici nelle Torri, ed aveva traslocato da poco
>.Il Wordl Trade Center,il pi=F9 vasto spazio per uffici del mondo, era= un >porto di mare; aziende che vengono e vanno, che pagano l'affitto per
>qualche mese e poi cambiano sede.
>
>
>Il sospetto va esercitato a mente fredda, senza paranoia e controllando
>bene la credibilit=E0 delle fonti. Come stiamo facendo in queste= pagine. >Tutto ci=F2 che possiamo dire =E8 questo: qualche decina di persone= hanno >mostrato di sapere "prima". E FBI, CIA, servizi israeliani hanno tutti i
>mezzi per scoprire chi sono, e come mai sapevano. Se ci fosse, s'intende,
>la volont=E0 di far luce.